Interviste

La Transizione 5.0 passa per l’ERP: i vantaggi (e le agevolazioni) spiegati dall’esperta

“Consiglierei alle imprese di valutare attentamente le proprie esigenze e obiettivi aziendali e di scegliere un ERP che sia in grado di soddisfare tali requisiti in modo efficace ed efficiente, come per l’appunto Sap Business One. È importante non dimenticare di considerare l'implementazione e la personalizzazione dell'ERP in modo da massimizzare i benefici aziendali."

Con il piano Transizione 5.0 è possibile accedere ad agevolazioni per software utili nelle imprese, anche gli ERP. Ma andiamo con ordine: siamo ormai approdati alla quinta rivoluzione industriale, che irrompe non solo ridisegnando gli assetti di produzione, adesso più orientati alla sostenibilità ambientale e al risparmio energetico, ma anche trasformando il rapporto fra uomo e macchina in modo sempre più collaborativo e intuitivo.

In questo contesto, gli ERP – acronimo di Enterprise Resource Planning – sono i software che possono realmente dare un supporto alle aziende per affrontare la Transizione 5.0. Per delineare i confini di questa innovazione, abbiamo chiesto qualche chiarimento all’Ing. Daniela Ruggiero, PMO e ERP Senior Consultant in Fortress Lab.

Partiamo da zero: che cosa è un ERP e a cosa serve?
“Un Entrerprise Resource Planning è un software che integra e gestisce i processi aziendali fondamentali, come la contabilità, la gestione delle risorse umane, la produzione, la logistica e la gestione delle forniture. Serve principalmente a ottimizzare l’efficienza e la produttività aziendale, fornendo un’unica piattaforma centralizzata per monitorare e gestire tutte le attività aziendali. Questo tipo di sistema permette di ridurre i tempi di elaborazione, migliorare la precisione dei dati e facilitare la comunicazione e la collaborazione tra i dipartimenti”.

E possono essere utili per affrontare la Transizione 5.0?
“Assolutamente sì. Partiamo da un presupposto: il piano Transizione 5.0 è una strategia del governo voluta per promuovere l’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale delle imprese italiane. Il suo obiettivo principale è favorire l’adozione di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose e la blockchain, per aumentare la competitività delle imprese e stimolare la crescita economica. Nell’epoca della Transizione 5.0, caratterizzata da una spinta verso la sostenibilità e l’innovazione tecnologica, gli ERP emergono come un pilastro fondamentale per guidare le imprese verso una nuova era di efficienza e flessibilità”.

In che modo?
“Questi sistemi integrati consentono alle aziende di gestire in modo efficiente le proprie risorse, allineandosi perfettamente con gli obiettivi di efficienza energetica, sostenibilità e innovazione tecnologica promossi dal Piano Transizione 5.0.  Il Piano Transizione 5.0, parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), mira a catalizzare una trasformazione green e digitale profonda nell’industria italiana: proprio in questo senso gli ERP giocano un ruolo chiave in questo processo, fornendo alle imprese gli strumenti necessari per ottimizzare i processi aziendali, migliorare l’efficienza operativa e adottare pratiche sostenibili”.

Ma sarà molto costoso tutto ciò per le aziende…
“In verità, no! Il Governo ha previsto un plafond che si aggira attorno ai 13 miliardi di euro per il biennio 2024-2025 alle aziende verrà concesso un credito d’imposta automatico, indipendentemente dalle dimensioni dell’impresa, dalla sua localizzazione e dal settore di attività. Saranno agevolati gli investimenti in beni materiali e immateriali, purché si raggiunga una riduzione dei consumi energetici pari almeno al 3%, ma anche quelli in nuovi beni strumentali necessari all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e le spese per la formazione del personale dipendente finalizzate all’acquisizione o al consolidamento di competenze nelle tecnologie per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.

Per cui, le imprese che adottano software ERP conformi alle linee guida del piano Transizione 5.0 possono beneficiare di una maggiore competitività sul mercato e di un miglioramento dell’efficienza operativa”.

Quali sono allora i principali vantaggi che le imprese possono ottenere dall’adozione di un ERP e quale secondo lei meglio si adatta nel contesto del piano Transizione 5.0?
“In generale, gli ERP offrono una serie di vantaggi alle imprese, tra cui la centralizzazione dei dati, l’automazione dei processi, l’ottimizzazione delle risorse e la facilità di gestione delle operazioni aziendali. Inoltre, con funzionalità avanzate come l’integrazione con tecnologie emergenti come l’IA e l’Internet delle cose, gli ERP consentono alle imprese di rimanere competitive in un ambiente aziendale sempre più digitale e sostenibile.

Contribuiscono, infatti, ad una pianificazione produttiva ottimizzata, sfruttando modelli predittivi e simulazioni per migliorare la capacità produttiva e ridurre i tempi di inattività. Inoltre, promuovono una collaborazione senza precedenti tra i vari team aziendali grazie a una gestione integrata e alla condivisione istantanea delle informazioni, consentendo alle imprese di adattarsi rapidamente alle mutevoli esigenze del mercato. Per la mia esperienza, posso sicuramente consigliare una soluzione come SAP Business One che ben risponde a tutte le esigenze elencate ed è conforme alle linee guida del piano Transizione 5.0”.

Quali consigli darebbe alle imprese che stanno considerando l’adozione di un ERP come parte della propria strategia di trasformazione digitale?
“Consiglierei alle imprese di valutare attentamente le proprie esigenze e obiettivi aziendali e di scegliere un ERP che sia in grado di soddisfare tali requisiti in modo efficace ed efficiente, come per l’appunto Sap Business One. È importante non dimenticare di considerare l’implementazione e la personalizzazione dell’ERP in modo da massimizzare i benefici aziendali. Inoltre, le imprese dovrebbero cercare partner esperti e qualificati che possano supportarle durante tutto il processo di adozione e implementazione dell’ERP”.

Federica Colucci

Napoletana, classe 1990, Federica Colucci è giornalista, HR e communication specialist. Già responsabile della comunicazione dell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha come expertise i temi del lavoro, del welfare e del terzo settore. È l'anima e la coordinatrice di F-Mag.

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