Innovazione

Turismo e Intelligenza Artificiale, la rivoluzione è iniziata… ma bisogna abbracciare il cambiamento!

La riflessione di Smartpricing sui dati di InsightAce e Osservatorio AI del PoliMi: "Intelligenza artificiale utile per ottimizzazione tempo albergatori"

Abbiamo scritto pochi giorni fa di come ci sono applicazioni di Intelligenza Artificiale che sono destinate a rendere più performante lavorare nel comparto turismo. Il settore turistico italiano si trova di fronte a una trasformazione che alcuni addetti ai lavori non esitano a definire “epocale” grazie all’adozione crescente dell’intelligenza artificiale (AI) nei processi di ufficio.

La ricerca di InsightAce Analytic prevede un notevole aumento del mercato globale dell’AI nel turismo e nell’ospitalità, con un tasso di crescita annuale dell’11,26% fino al 2030. In Italia, l’AI sta già influenzando le dinamiche aziendali. L’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano rileva che il 61% delle grandi imprese ha avviato almeno un progetto basato sull’AI, con un significativo 42% che ne ha più di uno operativo. Anche le piccole e medie imprese stanno seguendo la tendenza, con il 15% che ha intrapreso almeno un progetto (rispetto al 6% del 2021).

Tuttavia, la resistenza all’adozione di queste tecnologie rischia di creare un divario competitivo tra coloro che abbracciano l’innovazione e coloro che rimangono legati a metodologie più tradizionali.

AI e turismo: le criticità da affrontare

Smartpricing in una nota stampa mette sotto la lente d’ingrandimento anche il gap di formazione: il settore turistico ha bisogno di figure preparate ad abbracciare tali tecnologie e quindi il cambiamento. Inoltre, l’efficienza del tempo è diventata una priorità nel settore turistico italiano, mettendo in luce una carenza di personale che ha superato le 30.000 figure professionali solo nella scorsa stagione turistica, secondo le stime di ASSOSOMM. L’adozione di strumenti basati sull’AI diventa quindi essenziale per delegare attività time-consuming e concentrarsi su compiti più strategici, migliorando l’efficienza complessiva del settore.

Luca Rodella, CEO e co-fondatore di Smartpricing (software di revenue management per hotel che utilizza l’AI e il machine learning per migliorare il lavoro degli albergatori, ndr), sottolinea che “l’obiettivo principale degli albergatori nell’adozione di tecnologie basate sull’AI è quello di aumentare il fatturato attraverso una tariffa sempre ottimale e risparmiare tempo prezioso”. L’efficienza derivante dall’utilizzo di queste tecnologie può portare a un risparmio fino a 500 ore di lavoro all’anno, con un aumento medio del 30% nei benefici economici per le strutture. “In un contesto in rapida evoluzione – affermano da Smartpricing – l’innovazione diventa la chiave per il successo nel settore turistico italiano, e l’Intelligenza Artificiale emerge come il fulcro di questa rivoluzione“.

Redazione

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Un Commento

  1. Io Non Abbraccio il Cambiamento, non serve a nulla, AI non Serve nel nostro settore Artistico, Disegno solo in Arte Tradizionale, che anche nella Tradizione crea Cose Nuove e Strumenti Nuovi, Poi Se Arriva un Attacco Hacker o Una Tempesta Solare che Scaglia Delle Potentissime Onde Elettromagnetiche Capaci di Mandare in Black-Out Totale e Mondiale quelli che hanno abbracciato il Cambiamento cosa Faranno? Si Attaccano Al Tram? Slogan: “Chi Si Adatta, SOCCOMBE!” Meglio Abbandonarlo, Quelli che si Adattano Soccombono e i Disadattati ovvero quelli che non si adattano Sopravvivono, è Pura Verità. Se Non mi Ascotlate, Buon Fallimento. Questo non è una Minaccia, ma Un Avvertimento.

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