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Alluvione Centro Italia, dal 15 giugno al via ammortizzatori sociali per dipendenti e autonomi

Alluvione Centro Italia, al via gli ammortizzatori sociali per i lavoratori dipendenti e per gli autonomi colpiti dal maltempo che ha vessato il Centro Italia nelle scorse settimane: dal 15 giugno, attraverso il portale dell’INPS, sarà possibile fare un’unica richiesta per ottenere il sussidio di ristoro.

Alluvione Centro Italia, i sussidi per i dipendenti

Per fornire sostegno ai lavoratori dipendenti del settore privato e alle imprese colpite dall’Alluvione Centro Italia dello scorso maggio, sarà possibile presentare domanda per accedere all’ammortizzatore unico previsto dal decreto-legge n. 61 del 1° giugno 2023 a partire dal 15 giugno.

Nella circolare 53/2023 sull’Alluvione Centro Italia, tra i destinatari degli ammortizzatori sociali si segnalano:

  • i lavoratori del settore privato, residenti o domiciliati in zone alluvionate e quelli operanti in aziende costrette a sospendere l’attività lavorativa per l’emergenza meteorologica;
  • i dipendenti del settore privato che risiedono o sono domiciliati in uno dei comuni alluvionati e non possono recarsi al lavoro a causa dei gravi eventi atmosferici;
  • i lavoratori agricoli, residenti, domiciliati o operanti in uno dei Comuni colpiti; i lavoratori agricoli che, alla data del 1° maggio 2023, pur non avendo ancora un rapporto di lavoro attivo, risultano assunti entro e non oltre il 31 agosto 2023 e sono impossibilitati a svolgere l’attività; per questa categoria, il sostegno sarà riconoscibile a decorrere dalla data di assunzione.

La misura è incompatibile con tutti i trattamenti di integrazione salariale. I datori di lavoro che, avendo già inoltrato domanda per tali prestazioni, volessero optare per il sostegno legato all’emergenza alluvionale, potranno richiedere alla Struttura Inps territorialmente competente l’annullamento dell’originaria istanza e presentare domanda per l’accesso al nuovo sostegno.

Le domande per la misura destinata all’Alluvione Centro Italia, che dovranno essere sempre presentate sempre dai datori di lavoro anche nei casi di impossibilità a recarsi al lavoro da parte del dipendente, vanno trasmesse tramite il sistema della Comunicazione Bidirezionale, all’interno del Cassetto Previdenziale del Contribuente / Contatti, sotto la voce ‘Cigo- Cigs – Solidarietà’, selezionando l’apposito oggetto ‘Ammortizzatore Unico’.

Alluvione Centro Italia, i ristori per gli autonomi

Sempre dal 15 giugno prossimo, la misura per l’Alluvione Centro Italia prevede che anche i lavoratori autonomi potranno richiedere il riconoscimento dell’indennità una tantum disposta dal Legislatore. Lo comunica l’Inps, con la circolare 54/2023, nelle quali l’ente fornisce indicazioni sulle misure di sostegno disposte.

Nel dettaglio, per i lavoratori autonomi è prevista un’indennità una tantum pari a 500 euro per ogni periodo di sospensione dell’attività lavorativa non superiore a 15 giorni, entro un importo massimo erogabile di 3.000 euro.

Fra i beneficiari della misura Alluvione Centro Italia rivolta agli autonomi vi sono:

  • i collaboratori coordinati e continuativi, dottorandi, assegnisti di ricerca e i medici in formazione specialistica;
  • i titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale;
  • i lavoratori autonomi e professionisti, compresi i titolari di attività di impresa.

Le domande dovranno essere presentate esclusivamente in via telematica entro il 30 settembre 2023. Potranno essere trasmesse dal portale Inps, accedendo alla sezione ‘Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche’ e individuando, tra i sostegni e i sussidi, la voce ‘Indennità una tantum in favore dei lavoratori autonomi che hanno sospeso l’attività lavorativa nei Comuni indicati nell’allegato 1 del DL 61/2023, a seguito degli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1 maggio 2023’.

In alternativa, sarà possibile presentare domanda attraverso gli Istituti di Patronato o tramite il servizio di Contact Center multicanale, telefonando al numero verde 803.164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06.164.164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Redazione

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