Economia

Contributo a fondo perduto perequativo, sarà pari al 30% ma non per tutti

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha individuato, con apposito decreto, la percentuale di calo di fatturato richiesta per accedere al contributo a fondo perduto perequativo previsto dal Decreto Sostegni-bis.

Come era già noto, il contributo a fondo perduto perequativo è una misura di emergenza e di supporto nel corso della congiuntura pandemica per i titolari di un’attività economica, i liberi professionisti o i titolari di reddito agrario che abbiamo subito un peggioramento del risultato economico della loro attività economica o commerciale nel periodo compreso tra il 31 dicembre 2019 e il 31 dicembre 2020. 

Nello stesso periodo, non devono aver conseguito ricavi o compensi superiori ai dieci milioni di euro e peggiori di quelli prima della fine del 2019.

Contributo a fondo perduto perequativo: le percentuali

Per accedere al contributo a fondo perduto perequativo, pertanto, è necessario aver registrato un calo di utile pari ad almeno il 30% per coloro che non hanno presentato un monte ricavi/compensi 2019 superiore ai 10 milioni di euro.

Il decreto del Mef, dunque, individua le modalità di calcolo (pari quindi al 30% dello scarto economico) precisando che, alla differenza degli utili 2019-2020 deve essere sottratto anche il totale dei contributi a fondo perduto per l’emergenza epidemiologica da Coronavirus già riconosciuti all’azienda o al professionista dall’Agenzia delle Entrate.

Pertanto, secondo quanto stabilisce il Mef, la proiezione è la seguente:

  • 30% per soggetti con ricavi o compensi fino a 100mila euro,
  • 20% con ricavi o compensi tra 100mila e 400mila euro,
  • 15% con ricavi o compensi tra 400mila e 1 milione di euro,
  • 10% con ricavi o compensi tra un milione e 5 milioni,
  • 5% con ricavi o compensi tra 5 e 10 milioni di euro.

Il contributo a fondo perduto perequativo, inoltre, può essere riconosciuto (e quindi l’istanza può essere trasmessa all’Agenzia delle Entrate) solo se la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 è stata presentata entro il 30 settembre 2021: già questo passaggio permetteva di sapere in anticipo se si possedevano potenzialmente tutti i requisiti oppure non si rientrava nella misura.

Per ottenere il contributo a fondo perduto perequativo, pertanto, occorrerà attendere il provvedimento dell’Agenzia delle entrate che individuerà le modalità di presentazione delle istanze.

Redazione

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