Impresa e Startup

Italian Lifestyle apre call per startup su moda, food e turismo: grant da 20mila euro

Italian Lifestyle ha aperto la sua nuova call per le startup del settore moda, food e turismo: sul piatto, un grant da 20 mila euro e 12 settimane di accelerazione. Ma vediamo il dettaglio.

Italian Lifestyle, di cosa si tratta

Italian Lifestyle è il programma di accelerazione dedicato alla ricerca di startup e PMI innovative che offrono soluzioni digitali e tecnologie abilitanti alle industrie del turismo, della moda, del food. Il programma di accelerazione è rivolto a progetti imprenditoriali con un grande potenziale d’impresa e una soluzione che apporti innovazione di prodotto e/o di processo alle aziende del territorio attraverso lo sviluppo di Proof of Concepts (PoC) e opportunità di integrazione in ottica Open Innovation.

Il programma è realizzato da Fondazione CR Firenze e Intesa Sanpaolo Innovation Center con Nana Bianca e Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università di Firenze. È possibile candidare i progetti imprenditoriali a vantaggio delle industrie del “lifestyle italiano” entro e non oltre il prossimo 18 febbraio attraverso la piattaforma ufficiale di Italian Lifestyle.

“E’ un grande segnale per il futuro di questa città”, ha affermato Luigi Salvadori, presidente di Fondazione Cr Firenze.

Come funziona il percorso di accelerazione in Italian Lifestyle

Il percorso di accelerazione di Italian Lifestyle è dedicato a startup e PMI innovative che offrano soluzioni digitali e tecnologie abilitanti alle industrie del turismo, della moda e del food. L’11 aprile sarà la data di inizio del programma, edizione 2024, si presenteranno quel giorno i team selezionati che verranno accompagnati per 12 settimane in un percorso di mentorship, networking e formazioneLe startup riceveranno un supporto economico di 20 mila euro per lo sviluppo dei prodotti e la crescita.

Avranno priorità le startup che offrono tecnologie abilitanti nei più innovativi campi di applicazione: intelligenza artificiale, analisi dei big data, blockchain, cloud computing, cyber security, mobile app, realtà aumentata e realtà virtuale, 5G e Internet of Things.

“Lavoreremo insieme ai nostri partner per mettere in piedi un terzo anno del programma, e speriamo di riuscire a fare in modo che sia ancora più efficace, e di dimensioni ancora maggiori, a beneficio dell’economia reale”, ha spiegato Alessandro Balboni, responsabile Innovation Business Development di Intesa Sanpaolo. “E’ molto importante – ha detto – poter lasciare su questo territorio un valore reale aggiunto: è il motivo per cui abbiamo chiesto alle aziende del territorio di poter collaborare, e abbiamo chiesto alle startup di potersi insediare fisicamente sul territorio”.

Secondo Balboni, peraltro, “è complicato creare collaborazioni reali fra una piccola startup e una grande azienda. Le startup devono lavorare con una velocità e un dinamismo propri di quel settore: le grandi aziende hanno tempi più lunghi. C’è una statistica che dice che mediamente una collaborazione efficace fra una startup e un’azienda non può essere inferiore ai 18 mesi. Oggi abbiamo visto risultati concreti anche in tempi più brevi, ed è un ulteriore indicatore dell’efficacia del nostro programma”.

Fra i partner del progetto, Starhotels, Gucci, Cisco, Colorobbia, Ruffino, Pitti Immagine e Gruppo Sanpellegrino che metteranno a disposizione anche in questa edizione del programma i loro manager per cogliere le opportunità di servizi congiunti e nuovi prodotti. Obiettivo finale del programma Italian Lifestyle: rafforzare l’ecosistema dell’innovazione fiorentino, portando nuovi posti di lavoro e attraendo capitali d’investimento.

Alessandro Sordi, cofondatore e amministratore delegato di Nana Bianca, ha sottolineato le opportunità offerte dall’attuale contesto:

“E’ un momento in cui c’è la possibilità che tutto cambi: stanno cambiando le tecnologie di base, cambieranno gli assetti socioeconomici, basta che voi cominciate a lavorare con l’intelligenza artificiale: non a giocare con ChatGpt e basta, se ci provate a lavorare e ragionare capite che qui rischia di cambiare tutto. E io aggiungo: cambiare tutto di nuovo, perché io personalmente l’ho già visto. Nel 2000 avevo Dada, e lì cambiò tutto: le prime dieci aziende del mondo prima non esistevano, sono tutte nate in quegli anni lì, e oggi comandano il mondo. Oggi siamo in un momento come quello”.

Redazione

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