Tecnologia

Il primo tatuaggio nel Metaverso è di un artista italiano

Si chiama Gabriele Pellerone, ha 29 anni e grazie a un visore Oculus ha realizzato il primo tatuaggio nel Metaverso, poi lo ha smembrato e ne ha fatto tramite NFT 5 opere d'arte digitali.

Si chiama Gabriele Pellerone, è un artista e tatuatore italiano ma soprattutto la Storia lo ricorderà (successo dello strumento permettendo) come colui che ha realizzato il primo tatuaggio nel Metaverso. Non parliamo di una texture come quelle che era facile applicare in Second Life ma una vera e propria opera d’arte su pelle, anche se la pelle in effetti non c’è.

Pellerone, che ha un vero e proprio studio virtuale e degli strumenti per disegnare e tatuare nel Metaverso, ha creato la sua opera indossando un visore Oculus e disegnandola sulla pelle di un avatar gender-fluid liberamente ispirato a Metropolis di Fritz Lang. Questo avatar è stato poi “smembrato” in cinque elementi diventati altrettanti NFT acquistabili sul market di Opensea.io come pezzi unici, grazie alla tecnologia blockchain.

L’opera nella sua interezza è già stata esposta nella mostra Dart 2121 al Museo della Permanente di Milano e viaggerà nei prossimi mesi in altre analoghe esibizioni dedicate a NFT e metaverso in programma in Europa, Stati Uniti e Cina.

Gabriele Pellarone, il primo autore di un tatuaggio nel Metaverso, al lavoro
Gabriele Pellarone, il primo autore di un tatuaggio nel Metaverso, al lavoro

La testa a Milano

Abbiamo detto che questa opera d’arte è stata “fatta letteralmente a pezzi” da Gabrielle Pellerone, dopo averla resa il primo tatuaggio nel metaverso di cui abbiamo notizia.

In futuro il tatuaggio sarà una forma d’arte che verrà esposta su sculture digitali visibili a occhio nudo o nella realtà immersiva del metaverso

Gabriele Pellerone

“Questo progetto artistico – racconta Pellerone – mi consente di unire due passioni che stimolano quotidianamente la mia creatività: il tatuaggio e la tecnologia. In futuro il tatuaggio sarà una forma d’arte che verrà esposta su sculture digitali visibili a occhio nudo o nella realtà immersiva del metaverso”. Primo step nel verso di questa vision dell’artista è l’installazione della testa dell’opera (Head ⅕) sul Corso Garibaldi di Milano. L’occasione è data dalla Milano Design Week, in programma dal 9 al 12 giugno nella città meneghina.

Come fare a esporre una testa virtuale in un mondo reale? Semplice: il primo autore di un tatuaggio nel metaverso ha scelto di mostrarla come un oleogramma. L’oleogramma scintillante farà compagnia ai passanti e ai cittadini milanesi all’altezza dell’angolo con via Luchino Visconti.

oleogramma tatuaggio nel metaverso milano rendering
Un rendering di come apparirà l’opera (fonte: Ufficio Stampa)

Quindi, il primo tatuaggio nel Metaverso torna al mondo reale attraverso un’opera d’arte tecnologica. Un giro che rappresenta, secondo Pellerone, “la prima di tante iniziative che vorrei realizzare per portare il tatuaggio oltre i confini della pelle, in un’altra dimensione, quella dell’arte digitale“.

I curiosi che si troveranno passando tra le 10 e le 19 di quei giorni davanti all’opera potranno anche usufruire di visori Oculus per “rivivere la performance con cui Pellerone ha creato quest’opera oppure impugnare essi stessi lo strumento con cui cimentarsi nell’arte del tatuaggio all’interno del metaverso”. Il tutto è reso possibile grazie alla sinergia tra il primo tatuatore del Metaverso, LAB9 (studio di progettazione di Stefano Santomauro e Alessandro Galli che dal 2001 opera nel campo del lighting, concept e visual design) e Stratton Labs (nato con l’obiettivo di connettere artisti, marchi e aziende per progetti realizzati su blockchain).

Gabriele Pellerone, chi è il primo autore di un tatuaggio nel Metaverso

Gabriele Pellerone, 29 anni, è un artista del tatuaggio che in breve tempo si è affermato tra i big del suo settore. Specializzato nel tatuaggio realistico e ritrattistica, coltiva la passione del disegno sin da bambino, tra scritte sui muri e vestiti. È anche un “esploratore di nuove opportunità” e ha visto nel mondo crypto e NFT una nuova forma d’arte.

Enrico Parolisi

Giornalista, addetto stampa ed esperto di comunicazione digitale, si occupa di strategie integrate di comunicazione. Insegna giornalismo e nuovi media alla Scuola di Giornalismo dell'Università Suor Orsola Benincasa. Aspirante re dei pirati nel tempo libero.

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