Impresa e Startup

Fondo Imprese in difficoltà, 400 milioni disponibili: al via le domande

A partire dal 13 dicembre sarà possibile effettuare la richiesta per il Fondo Imprese in difficoltà. La misura, già attivata lo scorso settembre, è stata introdotta con l’art. 37 del Decreto Sostegni Bis. Con la sua seconda edizione, sono stati riaperti i termini per poter fare domanda fino al 29 aprile 2022.

Sarà possibile effettuare le domande utilizzando la piattaforma informatica, che sarà raggiungibile dal sito web dell’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia.

Fondo Imprese in difficoltà, come funziona

Abbiamo rispettato l’impegno preso di riaprire i termini per la richiesta di un finanziamento agevolato, secondo quanto prevede l’articolo 37“, dichiara il ministro Giorgetti, che aggiunge: “Il Mise, con tutte le sue strutture e all’interno delle normative di legge esistenti, sta lavorando con il massimo impegno alla ricerca di soluzioni concrete e realizzabili per sostenere le imprese che si trovano in difficoltà anche a causa dell’emergenza Covid.

Non esiste una ricetta unica che si può applicare a tutte le situazioni – sottolinea il ministro –  perché ogni azienda ha sue specificità,  problematiche e attività economico-produttive diverse. Il nostro obiettivo è far uscire dalle crisi le aziende attraverso il lavoro e non con politiche meramente assistenziali, che possono andar bene nel breve periodo ma non possono diventare la strada maestra e prioritaria”.

Il Fondo Imprese in difficoltà prevede la concessione di finanziamenti agevolati per sostenere il rilancio e la continuità dell’attività di imprese che operano sul territorio nazionale e che si trovano anche in amministrazione straordinaria.

Si tratta di un ulteriore strumento messo a disposizione dal Ministero per accompagnare il rilancio di imprese con un numero pari o superiore a 250 dipendenti, o che abbiano un fatturato superiore ai 50 milioni di euro e un bilancio superiore ai 43 milioni, che si trovano per l’emergenza Covid in momentanea difficoltà economico-finanziaria.

La concessione del finanziamento, che sarà rimborsabile in 5 anni, è vincolata alla presentazione di un piano industriale che, oltre alla continuità produttiva, tuteli i lavoratori dell’azienda.

Come avevamo anticipato, per rientrare nelle imprese idonee ad ottenere i finanziamenti del Fondo Grandi Imprese è necessario:

  • versare in una situazione di temporanea difficoltà finanziaria dovuta alla congiuntura pandemica e determinata dalla presenza di flussi di cassa prospettici inadeguati a far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate;
  • presentare prospettive di ripresa dell’attività;
  • essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese;
  • avere una sede legale e operativa ubicata sul territorio nazionale;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero dello sviluppo economico;
  • non essere destinatarie di una sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni;
  • non avere condanne per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda.

Il Fondo Imprese in difficoltà finanzia piani di ripresa che devono, obbligatoriamente, contenere:

  • le azioni che si intendono porre in essere per sostenere la ripresa o la continuità dell’attività d’impresa;
  • le prospettive di collocazione dell’impresa sul mercato, fornendo elementi giustificativi sullo stato di difficoltà temporaneo e sulla capacità di rimborso integrale del finanziamento eventualmente concesso;
  • le azioni che saranno individuate per ridurre gli impatti occupazionali connessi alla situazione di temporanea difficoltà finanziaria;
  • le esigenze di liquidità per il prosieguo dell’attività, nonché le eventuali ulteriori azioni che si intendono intraprendere ai fini di una eventuale operazione di ristrutturazione aziendale, ivi inclusi la cessione o rilevazione dell’impresa o di suoi asset.

Le agevolazioni del Fondo Imprese in difficoltà sono concesse nella forma di finanziamento agevolato da restituire in cinque anni. L’importo complessivo non può essere superiore, alternativamente:

  • al doppio della spesa salariale annua dell’impresa proponente per il 2019 o per l’ultimo esercizio disponibile, compresi gli oneri sociali e il costo del personale che lavora nel sito dell’impresa ma che figura formalmente nel libro paga dei subcontraenti. Nel caso di imprese create a partire dal 1°gennaio 2019, l’importo massimo del finanziamento non può superare i costi salariali annui previsti per i primi due anni di attività;
  • al 25 per cento del fatturato totale dell’impresa proponente nel 2019.

L’importo del finanziamento concesso alla singola impresa o al gruppo di imprese beneficiare non può, in ogni caso, eccedere, 30 milioni di euro.

Redazione

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