Economia

Mutui e prestiti per famiglie più difficili nel 2024: le previsioni Bankitalia (che però salva le PMI)

Bankitalia prevede un lieve aumento della domanda di prestiti da parte delle imprese nel trimestre in corso, mentre la richiesta delle famiglie per l'acquisto di abitazioni dovrebbe rimanere stabile.

Un’analisi del credito bancario nel contesto italiano rivela prospettive differenziate per le società e le famiglie nel primo trimestre del 2024: secondo il report di Bankitalia, le previsioni per l’Italia indicano un possibile allentamento dei criteri di offerta sui prestiti alle società non finanziarie e, al contempo, un irrigidimento per quelli destinati alle famiglie. In altre parole: se da un lato prestiti e mutui saranno più difficili per le famiglie, dall’altro le previsioni indicano una maggiore liquidità per le aziende.

Le previsioni sull’economia

L’indagine, condotta da Bankitalia, sottolinea che la domanda di credito da parte delle imprese ha continuato a diminuire per il quarto trimestre consecutivo sul finire del 2023. Tale tendenza è influenzata dall’aumento dei tassi di interesse, dalla contrazione degli investimenti fissi e da una maggiore dipendenza dall’autofinanziamento. Allo stesso modo, la richiesta di finanziamenti da parte delle famiglie ha registrato una diminuzione, con una marcata flessione per quelli finalizzati all’acquisto di abitazioni, in calo dall’inizio del 2022.

Nel contesto attuale, Bankitalia prevede un lieve aumento della domanda di prestiti da parte delle imprese nel trimestre in corso, mentre la richiesta delle famiglie per l’acquisto di abitazioni dovrebbe rimanere stabile. Nel quarto trimestre del 2023, infatti, i criteri di offerta per i prestiti alle imprese sono rimasti stabili, nonostante un aumento della percezione del rischio. La riduzione dei margini applicati dalle banche sui prestiti meno rischiosi è stata una risposta alla crescente pressione concorrenziale.

Per quanto riguarda i prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, i criteri di offerta sono rimasti invariati, ma i termini e le condizioni sono stati rese più favorevoli, sempre a causa della maggiore competizione tra le banche. Al contrario, le politiche di offerta relative al credito al consumo hanno subito un irrigidimento nel complesso nel quarto trimestre del 2023.

Il report della Banca Centrale Europea (BCE) di gennaio, noto come Bank Lending Survey, indica un moderato inasprimento degli standard di credito per i prestiti alle imprese nel quarto trimestre del 2023, con un ulteriore irrigidimento previsto nel primo trimestre del 2024. La domanda di prestiti, sia da parte di imprese che di famiglie, ha continuato a diminuire, seppur in modo meno marcato rispetto al trimestre precedente, con le condizioni di credito bancario che si sono inasprite maggiormente nel settore immobiliare e delle costruzioni rispetto ad altri settori.

Romolo Napolitano

Giornalista professionista dal 2011 è stato, non ancora trentenne, caporedattore dell’agenzia di informazione videogiornalistica Sicomunicazione. Ha lavorato 3 anni negli Stati Uniti in MSC. Al suo ritorno in Italia si è occupato principalmente di uffici stampa e comunicazione d'impresa. Attualmente è giornalista, copywriter e videomaker freelance. Si occupa, tra le altre cose, di tecnologie, nautica e sociale.

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