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Terza dose del vaccino anti-Covid 19, il punto della situazione

Terza dose del vaccino per tutti? É ancora presto per dirlo. Ciò che è certo al momento è che, dallo scorso 27 settembre, le dosi di richiamo “booster” sono destinate a persone di 80 anni e più, al personale e agli ospiti delle RSA e ai sanitari. Terza dose del vaccino anti-Covid anche per le persone con più di 18 anni con elevata fragilità legata a patologie preesistenti. Il richiamo spetterà anche ai cittadini con 60 anni e più.

La situazione vaccinale in Italia
Sono quasi 91 milioni le somministratori di vaccino fatte finora. 45 milioni gli italiani che hanno ottenuto due dosi (l’83% della popolazione con più di 12 anni). Il richiamo (detto anche “booster“) ha interessato un milione e 819mila persone, ovvero il 35 % della popolazione che potenzialmente può essere oggetto della terza dose essendo trascorsi almeno sei mesi dall’ultima iniezione ricevuta. Dunque, l’ulteriore dose interessa chi ha completato il ciclo vaccinale nel mese di maggio.

Addio ad AstraZeneca e al monodose
Come evidente dal report quotidiano del Governo, il vaccino anti-covid maggiormente utilizzato è il Pfizer/BioNTech: la scorsa settimana, su oltre un milione di dosi fatte, 907mila sono state di questa casa farmaceutica. Agli altri 100mila soggetti è stato inoculato il Moderna. Una tendenza che si conferma da diverse settimane.

Bisogna risalire a fine agosto per registrare le ultime somministratori del monodose Janssen (Johnson & Johnson) e di Vaxzevria, ovvero di AstraZeneca, sul quale si sono concentrate le preoccupazioni dei cittadini dopo alcuni casi di trombocitopenia emersi in alcuni soggetti.

“Una combinazione di trombosi e trombocitopenia è stata osservata molto raramente dopo la vaccinazione con Vaxzevria“, si legge in una nota dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), che evidenzia la comparsa di casi di trombosi. “Sono stati riscontrati rari eventi trombotici venosi in sedi inusuali, riconosciuti come possibili effetti indesiderati del vaccino Vaxzevria. Non sono stati confermati fattori di rischio predisponenti poiché la maggior parte dei casi si sono verificati in persone di età inferiore ai 60 anni”.

Vaccinazione eterologa
Come dimostrato da alcune inchieste giornalistiche le dosi di questo vaccino sono finite nel dimenticatoio con il rischio di andare al macero se non dovessero essere utilizzate prima della scadenza del farmaco. In tutta Italia il vaccino AstraZeneca, dunque, è stato progressivamente abbandonato.

Chi sarà sottoposto alla terza dose riceverà vaccini a mRNA, quindi o il Pfizer o il Moderna. Coloro che nei mesi scorsi hanno ricevuto l’AstraZeneca – si tratta perlopiù di persone con più di 65 anni così come personale scolastico e operatori delle forze dell’ordine – proseguiranno con la cosiddetta vaccinazione eterologa che, secondo alcuni studi, comporta una migliore risposta immunitaria se si considera il numero di anticorpi prodotti che quello di contagi evitati dal contatto con altre persone.

La terza dose per gli altri
La medesima Agenzia pubblica specifica che per i soggetti vaccinati con il monodose Johnson & Johnson è “opportuna la somministrazione di una dose booster eterologa con vaccino a mRNA a partire da 6 mesi dalla prima dose”. Dunque, Pfizer o Moderna. In particolare, su quest’ultimo vaccino anti-covid la commissione tecnico ccientifica di AIFA, lo scorso 28 ottobre, ha stabilito di “rendere disponibile la dose booster del vaccino Spikevax (ovvero il Moderna), a distanza di almeno sei mesi dalla seconda dose, in soggetti di età pari o superiore ai 18 anni“.

Ad oggi il vaccino anti-covid è una delle due possibilità per ottenere il Certificato verde o Green pass, il documento che permette di accedere a molti luoghi pubblici o privati aperto al pubblico (cinema, teatri, ristoranti, pizzerie) e sui mezzi di trasporto pubblico a lunga percorrenza. Nei prossimi giorni sono attese notizie più dettagliate sull’estensione della terza dose da parte del Ministero della Salute e del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19.

Alessandro Bottone

Giornalista e copywriter freelance, con Laurea magistrale in 'Comunicazione pubblica, sociale e politica' presso l'Università Federico II di Napoli. Segue la cronaca collaborando con Il Mattino di Napoli e altre testate. Si occupa di comunicazione multimediale, di social network e uffici stampa per conto di associazioni, professionisti e imprese.

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