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REPowerEU nei Pnrr europei

I deputati vogliono includere le misure di REPowerEU nei piani nazionali di ripresa per favorire l'indipendenza dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione verde.

I futuri Piani nazionali di ripresa e resilienza europei, o le eventuali modifiche agli stessi, dovranno obbligatoriamente prevedere e includere le azioni di REPowerEU. La proposta è del Parlamento europeo che ha adottato il testo legislativo in plenaria il 10 novembre con 471 voti favorevoli, 90 contrari e 53 astensioni. Il voto in plenaria stabilisce la posizione negoziale del Parlmento europeo in vista dei prossimi colloqui con i governi dell’Unione Europea.

L’obiettivo di REPowerEU è quello di puntare al risparmio di energia, all’ottimizzazione nell’utilizzo delle differenti fonti, e di rendere indipendenti i Paesi dell’Eurozona dal gas (russo) verosimilmente a partire dal biennio 2026-2027.

Contrasto alla crisi energetica

L’esplosione del conflitto in Ucraina e le conseguenti ripercussioni a catena sui costi dell’energia sono uno dei temi caldi nelle sedi comunitarie, e l’indipendenza energetica uno degli obiettivi primari che – dove possibile – è diventato ancora più stringente. “L’impennata nei prezzi delle bollette – spiega il correlatore del testo Siegfred Mureşan (del Partito nazionale liberare romeno) – è estremamente dannosa per i cittadini e le imprese più vulnerabili. La nostra indipendenza e sicurezza energetica è fondamentale per superare questa crisi, e il piano REPowerEU ci aiuterà a raggiungere questo obiettivo. La posizione del Parlamento è chiara: vogliamo raggiungere l’indipendenza dai combustibili fossili russi e investire nelle energie rinnovabili e pulite. È anche per questo che il Parlamento insiste su progetti, come quelli transfrontalieri, con un reale valore aggiunto per l’UE.”

Vincolare i Pnrr a REPowerEU

L’intenzione degli europarlamentari è chiara: vincolare il supporto europeo a una spinta verso l’autonomia energetica è una mossa del resto attesa. Gli eurodeputati hanno emendato la proposta originaria della Commissione per “meglio indirizzare le misure dei capitoli di REPowerEU mirate a ridurre le vulnerabilità energetiche nell’UE”. Le nuove regole, fanno sapere da Bruxelles, coprirebbero le misure adottate da febbraio 2022.

Le azioni di REPowerEU inserite nei Pnrr “dovrebbero dare priorità agli investimenti per affrontare la povertà energetica delle famiglie, delle PMI e delle microimprese vulnerabili”, stando a quanto comunicano i deputati.

“Il voto – spiega la presidente dell’Europarlamento Roberta Metsola – dimostra che siamo pronti a utilizzare ogni singolo euro dei fondi comuni dell’UE per aiutare i Paesi membri ad affrontare la crisi energetica”.

Le misure transfrontaliere

Nelle decisioni prese nelle scorse ore, c’è anche la richiesta da parte degli eurodeputati ai Paesi dell’Unione di garantire che “almeno il 35% della loro spesa inclusa nei capitoli di REPowerEU dei PNRR sia stanziato per misure che abbiano una dimensione o un effetto multinazionale“, anche se attuate da un solo Paese e a meno che “la Commissione non conceda una deroga in circostanze specifiche“.

Enrico Parolisi

Giornalista, addetto stampa ed esperto di comunicazione digitale, si occupa di strategie integrate di comunicazione. Insegna giornalismo e nuovi media alla Scuola di Giornalismo dell'Università Suor Orsola Benincasa. Aspirante re dei pirati nel tempo libero.

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