Tecnologia

Bending Spoons acquista Evernote

La software house di Immuni protagonista di un vero e proprio capovolgimento della situazione: appone il vessillo tricolore su un'azienda statunitense

Nel 2023 Evernote (una delle più popolari app di notes scaricabile sui nostri dispositivi) sarà italiana: ad annunciare l’acquisto è Bending Spoons che – nome a parte – è una realtà italiana con sede a Milano. Si tratta di un caso più unico che raro: una software house tricolore perfeziona l’acquisto di una (non certo troppo piccola) realtà statunitense. Non sono resi ancora noti i termini economici dell’accordo, ma quello che sembra certo è che dal prossimo anno sarà Bending Spoon a lavorare sui 250 milioni di utenti attivi sull’app per appunti e memo con l’icona dell’elefante (e che si ispira alla proverbiale memoria dello stesso).

“Ogni giorno, milioni di persone in tutto il mondo si affidano a Evernote per organizzare la propria vita. In quanto tale, Evernote si adatta perfettamente al portafoglio Bending Spoons e siamo lieti di poter servire la sua ampia e fedele base di clienti”

Luca Ferrari, CEO di Bending Spoons

Molti ricorderanno Bending Spoons per aver realizzato Immuni, l’app adottata dallo Stato italiano (con risultati più o meno apprezzabili) per il controllo e tracciamento dei contagi durante la pandemia Covid-19, donata poi a SOGEI. Nel suo portfolio c’è anche la suite di editing video Splice e l’app di editing media basata su Intelligenza Artificiale Remini.

Negli scorsi mesi alcune agenzie di stampa hanno rivelato che Bending Spoons ha raccolto 340 milioni di dollari da investitori che sarebbero stati probabilmente investiti per ulteriori acquisizioni, come l’operazione Evernote conferma. Tra i finanziatori ci sono alcuni nomi famosi, tra cui la star di Hollywood Ryan Reynolds e l’ex CEO di Vimeo Kerry Trainor; addirittura, comparirebbe nell’elenco dei finanziatori anche l’ex Presidente Esecutivo e CEO di Google Eric Schmidt.

“La nostra missione in Bending Spoons è quella di avere un impatto positivo e duraturo sui nostri clienti, sui nostri compagni di squadra e sulla società in generale”.

Luca Ferrari, CEO di Bending Spoons

Questa crescita mette Bending Spoons su un altro livello di gioco, certo. Evernote è un’app di successo e che è già sui dispositivi di molti utenti: almeno 250 milioni quelli attivi, per introiti ricorrenti dichiarati di circa 100 milioni di dollari. Cosa ha fatto maturare quindi ad Evernote, azienda che ha sedi in California, Texas, Washington ma anche in India, Cile e Giappone) la decisione di vendere? Forse i competitor sempre più agguerriti, forse i costi a cui non si faceva fronte. Non è dato saperlo dalle comunicazioni ufficiali, che invece lasciano spazio alla fiducia e soddisfazione reciproca.

“La decisione di accettare l’offerta di Bending Spoons è una tappa strategica nel nostro viaggio per rendere Evernote un’estensione del vostro cervello. La collaborazione con Bending Spoons ci consentirà di migliorare il nostro team e fornire offerte migliori, sia in ambito business che consumer”.

Ian Small, CEO di Evernote

Evernote, coraggiosa nel voler offrire un’alternativa alla classica gestione memo nativa dei sistemi operativi dei nostri device, sembra quindi fiduciosa nel mantenere comunque più o meno invariata la struttura aziendale. Cosa accadrà lo vedremo nell’immediato futuro.

Enrico Parolisi

Giornalista, addetto stampa ed esperto di comunicazione digitale, si occupa di strategie integrate di comunicazione. Insegna giornalismo e nuovi media alla Scuola di Giornalismo dell'Università Suor Orsola Benincasa. Aspirante re dei pirati nel tempo libero.

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