Dall’Europa la nuova agenda per l’innovazione
La Commissione Europea ha adottato una nuova agenda europea per l’innovazione per consentire all’Eurozona di cavalcare la nuova onda di innovazioni e startup ad elevatissimo contenuto tecnologico (le così dette “deep tech”). La nuova agenda europea per l’innovazione ha l’obiettivo di supportare i Paesi membri a sviluppare nuove tecnologie per affrontare le sfide sociali più urgenti e a immetterle sul mercato ed è concepita per dare all’Europa un ruolo di protagonista sulla scena mondiale dell’innovazione.
La volontà è quella di rendere l’Eurozona il luogo in cui i migliori talenti lavorano di concerto con le migliori imprese e l’innovazione a elevatissimo contenuto tecnologico prospera e crea in tutto il nostro continente soluzioni innovative pionieristiche che ispireranno il mondo.
La nuova agenda per l’innovazione: le linee guida
Mettendosi alla guida dell’innovazione, in particolare della nuova ondata di innovazioni ad elevatissimo contenuto tecnologico che presuppone attività di ricerca e sviluppo pionieristiche e ingenti investimenti di capitale, l’Europa rafforzerà il suo ruolo di punta nel plasmare le transizioni verde e digitale.
L’innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico rafforzerà la leadership tecnologica dell’Europa e genererà soluzioni innovative alle pressanti sfide sociali, come i cambiamenti climatici e le minacce informatiche.
È probabile che tali innovazioni alimentino e arricchiscano tutti i settori, dalle energie rinnovabili alle agrotecnologie, dall’edilizia alla mobilità e alla salute, rafforzando la sicurezza alimentare, riducendo la dipendenza energetica, migliorando la salute delle persone e rendendo le nostre economie più competitive.
Le gravi conseguenze della guerra in Ucraina hanno reso queste questioni ancora più urgenti e indotto cambiamenti politici strategici per garantire la prosperità e la sicurezza dell’UE.
La nuova agenda dell’innovazione si baserà sullo spirito imprenditoriale degli europei, sull’eccellenza scientifica e sulla forza del mercato unico e delle società democratiche per:
- migliorare l’accesso ai finanziamenti per le start-up e le scale-up europee, ad esempio mobilitando fonti di capitale privato non sfruttate e semplificando le norme in materia di quotazione in borsa;
- migliorare le condizioni in cui gli innovatori possono sperimentare nuove idee in spazi di sperimentazione normativa;
- contribuire alla creazione di “valli regionali dell’innovazione”, che rafforzeranno e collegheranno meglio gli attori dell’innovazione in tutta Europa, anche nelle regioni in ritardo di sviluppo;
- attrarre e trattenere talenti in Europa, ad esempio attraverso la formazione di 1 milione di talenti nell’innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico, sostenendo maggiormente le donne innovatrici e innovando con stock option per i dipendenti delle startup;
- migliorare il quadro politico mediante terminologie, indicatori e serie di dati più chiari, nonché sostenendo gli Stati membri nell’elaborazione e nell’esecuzione delle politiche pubbliche.
Le azioni specifiche
La nuova agenda europea per l’innovazione prevede 25 azioni specifiche nell’ambito di cinque iniziative faro:
– il finanziamento delle scale-up mobiliterà investitori istituzionali e altri investitori privati in Europa affinché investano nelle start-up europee ad altissima tecnologia e traggano i benefici derivanti dalla loro espansione;
– Si faciliterà l’innovazione aprendole la strada mediante spazi di sperimentazione e appalti pubblici, grazie al miglioramento delle condizioni quadro, compresi gli approcci sperimentali alla regolamentazione (ad esempio spazi di sperimentazione normativa, banchi di prova, laboratori viventi e appalti per l’innovazione);
– Accelerando e rafforzando l’innovazione negli ecosistemi europei dell’innovazione in tutta l’Unione Europea si sosterrà la creazione di valli regionali dell’innovazione e si aiuteranno gli Stati membri e le regioni a destinare almeno 10 miliardi di euro a progetti interregionali concreti di innovazione, anche per quanto riguarda l’innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico per le principali priorità dell’Unione. Si sosterranno inoltre gli Stati membri nella promozione dell’innovazione in tutte le regioni attraverso l’uso integrato degli strumenti della politica di coesione e di Horizon Europe;
– Promuovendo, attraendo e trattenendo i talenti nell’innovazione ad altissimo contenuto tecnologico si garantiranno lo sviluppo e il flusso di talenti essenziali nelle tecnologie di punta, all’interno dell’UE e in provenienza da altri paesi, mediante una serie di iniziative, tra cui un sistema di tirocini dell’innovazione per start-up e scale-up, un bacino di talenti europeo per aiutare le start-up e le imprese innovative a reperire talenti fuori dell’UE, un programma di imprenditorialità e leadership femminile e un’iniziativa pionieristica a favore delle stock option per i dipendenti di startup;
– Il miglioramento degli strumenti di elaborazione delle politiche sarà fondamentale per lo sviluppo e l’impiego di serie di dati solide e comparabili e di definizioni condivise (start-up, scale-up) che possano orientare le politiche a tutti i livelli in tutta l’UE e ne garantiscano un miglior coordinamento a livello europeo in seno al forum del Consiglio europeo per l’innovazione.
Partendo dal lavoro sostanziale già svolto per promuovere l’innovazione nell’Unione Europea, la nuova agenda europea per l’innovazione mira ad accelerare lo sviluppo e l’espansione dell’innovazione in tutta l’Unione grazie a un insieme coerente di azioni.
Il quadro generale
La politica dell’innovazione è un settore strategico fondamentale che prevede importanti iniziative e investimenti dell’Unione Europea, cui si aggiungono i lavori sullo Spazio europeo della ricerca (SER), volti a costruire un vero e proprio mercato unico europeo della ricerca e dell’innovazione.
Nel corso degli anni si è ampliato lo strumentario della politica dell’innovazione dell’UE ed è cambiato il panorama istituzionale. Con il suo pilastro “Europa innovativa”, Horizon Europe ha mobilitato strumenti nuovi e preesistenti per sostenere le start-up, le scale-up e le piccole e medie imprese (PMI).
Il Consiglio europeo per l’innovazione (CEI), istituito nel 2021 e dotato di un bilancio di 10 miliardi di euro, mira a sostenere l’innovazione durante l’intero suo ciclo di vita, dalle prime fasi della ricerca alla prova di concetto, al trasferimento tecnologico e al finanziamento e all’espansione delle start-up e delle PMI.
L’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) si è dotato di compiti supplementari istituendo nuove comunità della conoscenza e dell’innovazione (CCI), ad esempio nel settore culturale e creativo, ponendo maggiormente l’accento sulla necessità di affrontare gli squilibri regionali e cercando di aumentare la capacità imprenditoriale e di innovazione degli istituti di istruzione superiore.
Con l’iniziativa europea sull’innovazione di Horizon Europe, l’Unione mira inoltre a creare sistemi dell’innovazione più connessi ed efficienti per sostenere l’espansione delle imprese, incoraggiare l’innovazione e stimolare la cooperazione tra gli attori dell’innovazione nazionali, regionali e locali.