Green

Europa: più stazioni di ricarica per auto elettriche

L'Europarlamento ha deciso: ogni 60 chilometri una stazione di ricarica elettrica per auto. Inoltre novità per i carburanti delle navi e nuovi obiettivi per il risparmio energetico. Tutto per arrivare meglio al 2030.

È una delle principali contestazioni mosse da quanti sono scettici in tema di auto elettriche: le stazioni di ricarica non bastano e rendono praticamente impossibili le lunghe percorrenze.

Ribadendo invece quanto la svolta elettrica sia ritenuta fondamentale a livello comunitario per raggiungere i vari obiettivi prefissati per salvare l’ambiente e garantire un futuro degno di questo nome alle prossime generazioni, l’Unione Europea in queste ore ha approvato due leggi fondamentali e una di queste riguarda proprio le stazioni di ricarica per le auto elettriche.

Le due leggi rientrano nelle azioni per persegure l’obiettivo Fit for 55, la strategia comunitaria che mira a ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% (rispetto al 1990) entro l’anno 2030 – pietra intermedia fondamentale per l’obiettivo finale delle emissioni zero entro il 2050.

L’altra importante decisione presa riguarda invece i combustibili per le navi e i portacontainer. Decarbonizzare i trasporti per gli Europarlamentari (che hanno votato le due leggi rispettivamente con 514 e 555 voti a favore – bizzarra curiosità visto che si parla proprio di Fit for 55) passa quindi in maniera convinta per la decarbonizzazione dei trasporti. Ma vediamo nel dettaglio.

Auto elettriche: stazioni di ricarica ogni 60 chilometri

Più stazioni di ricarica, utilizzo più facile: con queste mosse gli europarlamentari contano di incentivare il passaggio alle auto elettriche. Durante i negoziati con i vari Governi comunitari, l’Europarlamento ha ottenuto che entro il 2026 le stazioni di ricarica per auto elettriche (con una potenza minima di 400kW) siano installate almeno ogni 60 chilomentri (lungo i principali corridoi della rete TEN-T). Non solo, ma la potenza della rete aumenterà a 600kW entro il 2028. Questa distanza raddoppierà (ogni 120 chilometri anziché 60) per autocarri e autobus. Queste stazioni – spiegano dall’Ufficio Stampa dell’Europarlamento – dovrebbero essere installate su metà delle strade principali dell’UE entro il 2028 e con una potenza di uscita da 1.400 kW a 2.800 kW a seconda della strada.

Si guarda anche all’idrogeno: in questo caso i Paesi dell’Unione devono garantire che entro il 2031 le stazioni di rifornimento di idrogeno lungo la rete centrale TEN-T siano distribuite almeno ogni 200 km.

Facilitare la ricarica elettrica

Nell’ottica di agevolare il passaggio all’elettrico, un’altra premura verso gli utenti sarà legata alle modalità di pagamento: stop agli abbonamenti che non dovranno essere necessari per ricaricare l’auto elettrica, inoltre il pagamento deve avvenire in loco usando carta e dispositivi contactless. E, come per i classici distributori di benzina, ci sarà una indicazione chiara del prezzo (kWh, kg o minuto / sessione).

Gli eurodeputati hanno ottenuto anche che, entro il 2027, la Commissione creerà una “banca dati” dell’UE sui carburanti alternativi per fornire ai consumatori informazioni sulla disponibilità, sui tempi di attesa o sui prezzi nelle diverse stazioni.

Svolta green per le navi

In votazione separata, gli europarlamentari varano anche nuove regole per introdurre carburanti marittimi più puliti. Durante i negoziati con il Consiglio, gli europarlamentai hanno ottenuto l’obbligo per le navi di diminuire gradualmente le emissioni di gas a effetto serra riducendone la quantità nel mix energetico che utilizzano del 2% a partire dal 2025 e dell’80% a partire dal 2050 (rispetto al livello del 2020). Ciò si applicherà alle navi di stazza lorda superiore a 5.000 tonnellate, responsabili, in linea di principio, del 90% delle emissioni di CO2.

La riduzione coinvolgerà inoltre tutta l’energia utilizzata a bordo nei porti dell’Unione o tra di essi, il 50% dell’energia utilizzata per le tratte in cui il porto di partenza o di arrivo si trovi al di fuori dell’UE o nelle sue regioni ultraperiferiche.Per ridurre in modo significativo l’inquinamento atmosferico nei porti, a partire dal 2030 le navi portacontainer e le navi passeggeri saranno tenute a collegarsi all’alimentazione elettrica da terra per tutte le loro esigenze di energia elettrica, quando ormeggiate sulla banchina dei principali porti dell’UE.

Nuove norme di risparmio energetico

Il calendario aveva comunque già annunciato che quella dell’11 luglio sarebbe stata, a livello di istituzioni comunitarie, una giornata chiave per l’ambiente e le battaglie a tutela del Pianeta nell’immediato futuro. Sempre l’Europarlamento in queste ore ha adottato (con 471 voti a favore) una legge che prevede la riduzione del consumo di energia primaria e finale.

Stando a quanto legiferato (e che rientra nell’ambito del cosiddetto Green Deal europeo) i Paesi UE dovranno garantire, collettivamente, una riduzione del consumo energetico di almeno l’11,7 % entro il 2030 (rispetto alle proiezioni dello scenario di riferimento fissato al 2020).

Per raggiugere l’obiettivo la normativa prevede l’1,5% di risparmio energetico annuo medio da ora al 2030. Fino al 2025 si dovrà risparmiare l’1,3% ogni anno, percentuale che verrà progressivamente aumentata arrivando al 1,9% entro la fine del 2030.

Edifici pubblici da rifare

Gli obiettivi di risparmio dovranno essere raggiunti attraverso misure locali, regionali e nazionali, in diversi settori, ad esempio la pubblica amministrazione, gli edifici, le imprese, i centri dati e così via. Gli Stati membri dovrebbero inoltre garantire che almeno il 3% degli edifici pubblici sia ristrutturato ogni anno per trasformarli in edifici a energia quasi zero o a emissioni zero.

Enrico Parolisi

Giornalista, addetto stampa ed esperto di comunicazione digitale, si occupa di strategie integrate di comunicazione. Insegna giornalismo e nuovi media alla Scuola di Giornalismo dell'Università Suor Orsola Benincasa. Aspirante re dei pirati nel tempo libero.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button