Interviste

Contro l’infodemia, il vademecum psicologico per affrontare il tema della guerra

"E' essenziale avere un vademecum per ricordarsi di passare da ciò è malestante, e che ci incasina ancora di più, a ciò che invece alimenta l’equilibrio psicologico e porta a soluzioni reali e benestanti".

Dopo due anni di pandemia ed emergenza sanitaria, quando finalmente il mondo iniziava a tirare un sospiro di sollievo, la notizia dello scoppio della guerra fra Russia e Ucraina ha lasciato atterriti gli abitanti dell’Eurozona e non solo. In tv, sui giornali, nei webzine e perfino sui social continuano a scorrere immagini di bombe, carri armati, violenze, testimonianze di sopravvissuti, dibattiti politici, manifestazioni per la pace.

Oltre le preoccupazioni per la situazione geopolitica e per le vittime della guerra, nell’aggiornamento quotidiano di notizie cui ognuno è esposto serpeggia strisciante il pericolo dell’infodemia – così come lo si è vissuto con il Covid – in cui in molti casi è impossibile scindere fra una notizia vera e attendibile e una fake news allarmistica. Non solo: il peso psicologico, spesso silente, dello questo scenario di devastazione e violenza che incombe sulle vite di ognuno va affrontato prima che sia troppo tardi e la normale ansia e preoccupazione diventi qualcosa di più.

Per questo motivo, abbiamo chiesto al dott. Bernardo Paoli, psicologo e psicoterapeuta, uno spunto di riflessione. Non solo: il dott. Paoli ha messo a disposizione di tutti, sui suoi canali social, un vademecum (che riporteremo in parte in questo articolo) con 12 buoni consigli su come affrontare psicologicamente il clima di guerra. Ad esempio:

vademecum1 | F-Mag Contro l'infodemia, il vademecum psicologico per affrontare il tema della guerra

Dott. Paoli, cosa potrebbe accade alla nostra psiche di fronte a notizie così devastanti?
“In situazioni di crisi, tutti i nodi vengono al pettine, e ciò che non è stato ancora risolto, metabolizzato, integrato (come si direbbe con un termine psicoterapeutico), torna a galla. Le situazioni al limite – come questa tensione internazionale in cui ci troviamo attualmente immersi – genera in noi reazioni che, se non ben bilanciate, ci spostano rapidamente verso lo squilibrio psicologico. E allora emergono ansie e angosce; aumenta il dialogo interno e il pensiero ossessivo”.

vademecum2 | F-Mag Contro l'infodemia, il vademecum psicologico per affrontare il tema della guerra

Quindi, cosa occorre fare?
Per quanto queste reazioni siano del tutto fisiologiche, sta a noi non alimentarle ulteriormente. Il “feedback loop”, interno ed esterno, va gestito in modo tale da avere, come effetto finale, un aumento di equilibrio e non il contrario. In concreto, pensare ossessivamente alla guerra non porta un contributo reale alla risoluzione del conflitto internazionale. Così come, parlare tutti i giorni, al bar e a lavoro, delle ansie legate alla guerra, non è vero che aiuta a sfogarsi, perché più parli di ciò ti spaventa e più alimenti le tue paure

vademecum3 | F-Mag Contro l'infodemia, il vademecum psicologico per affrontare il tema della guerra

Lei ha scritto il vademecum per dare consigli pratici alle persone…

“E’ essenziale avere un vademecum per ricordarsi di passare da ciò è malestante, e che ci incasina ancora di più, a ciò che invece alimenta l’equilibrio psicologico e porta a soluzioni reali e benestanti. Ad esempio, anziché dare la tua opinione su temi che non conosci in modo approfondito, limitati a parlare solo di ciò che sai davvero bene, così come evita di parlare del conflitto in Ucraina con chi ha solo conoscenze sommarie; ognuno di noi ha una cattedra da cui poter insegnare, ma deve farlo solo e soltanto da quella. Oppure, anziché chiederti ossessivamente che cosa puoi fare per contribuire alla causa dell’Ucraina, compi una piccola azione – molto piccola e molto concreta – come, ad esempio, abbassare di un grado la temperatura del riscaldamento a casa; l’opposto del dubbio non è la ricerca interna del senso di certezza, ma l’azione”.

Federica Colucci

Napoletana, classe 1990, Federica Colucci è giornalista, HR e communication specialist. Già responsabile della comunicazione dell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha come expertise i temi del lavoro, del welfare e del terzo settore. È l'anima e la coordinatrice di F-Mag.

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