Smart Mobility and Logistics, la trasformazione digitale dei trasporti
Arriva da Napoli il progetto Smart mobility and logistics che promette di cambiare l'approccio alla fruizione degli spazi cittadini e della mobilità. Con molto riguardo all'ecosostenibilità
Puntare forte sulla mobilità sostenibile ed integrata, con un importante impronta green e digitale. Il sostegno al settore della mobilità e del trasporto, un area di servizi che a Napoli è assai carente, è l’obiettivo che si pone il nuovo polo di eccellenza e innovazione “Smart Mobility and Logistics“.
L’hub è nato dall’accordo di collaborazione tra l’Università degli Studi di Napoli Federico II e Almaviva, gruppo leader italiano nell’innovazione digitale.
Il progetto Smart Mobility and Logistics
Il Polo si propone come nodo nevralgico per imprimere slancio alla trasformazione digitale del mondo dei trasporti, delle infrastrutture e dei servizi, con l’obiettivo di disegnare la mobilità del futuro di terra, mare e aria, di persone e merci, in chiave di sostenibilità ambientale, economica e sociale, sempre più orientata alla sicurezza e all’accessibilità e all’efficienza della gestione.
Non è un caso che il polo nasca a Napoli che oltre ai problemi per un trasporto pubblico non all’altezza della terza città di Italia, ha anche una risorsa che dopo questo anno di pandemia va ripresa: il turismo.
L’ecosistema della mobilità e delle attività turistiche, può rappresentare un fondamentale motore di crescita e una leva di ripresa e l’intesa tra Federico II e Almaviva, aperta alla cooperazione di operatori del settore, associazioni, realtà accademiche e di ricerca, amministrazioni, è all’insegna dell’integrazione dei saperi, del rafforzamento dei processi di trasferimento tecnologico, dello sviluppo di nuove competenze e di nuove opportunità per la filiera produttiva.
Le aree tematiche
Sei le aree tematiche al centro dell’accordo, individuate come principali filoni di ricerca e sviluppo. Smart Road, dedicata a soluzioni di mobilità per una migliore gestione delle strade e del traffico, in ottica di sicurezza e confort. Smart Terminal Hub, orientata a percorsi di trasformazione digitale di porti, aeroporti e stazioni. Smart on Board Services, sulla qualità dei servizi durante il viaggio e le esperienze a bordo di vettori ferroviari di lunga percorrenza. Mobility as a Services per ecosistemi di mobilità tecnologicamente assistiti e in nuovi modelli di business. Logistic & Freight, per un’evoluzione delle piattaforme nella direzione Logistics as a Service. Asset Management & Predictive Maintenance, che pone l’attenzione sulle infrastrutture come asset strategico.
Per il rettore della Federico II Matteo Lorito «l’accordo rappresenta un’occasione per contribuire alla rivoluzione della mobilità utilizzando il patrimonio di conoscenza dell’Ateneo e la sua capacità di creare innovazione, sviluppo economico e formazione di alto livello nei settori tecnologici e manageriali associati alla sostenibilità. L’iniziativa sarà integrata con la neonata task force di Ateneo Sum – Smart and Sustainable Mobility e parte di una serie di progetti anche in grado di rendere le strutture dell’Ateneo sedi di sperimentazione di nuove soluzioni».
«Accademia e industria, ricerca scientifica e competenze tecnologiche in un progetto che punta alla condivisione della conoscenza per la trasformazione digitale della mobilità e della logistica. L’accordo quadro siglato oggi inaugura un percorso di innovazione e crescita per lo sviluppo di un nuovo modello di mobilità e, in prospettiva, di turismo», dichiara invece Alberto Tripi, presidente di Almaviva.