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Il lavoro ai giovani: tutte le misure attive nel 2022 per favorirne l’occupazione

La Commissione Europea ha proclamato ufficialmente il 2022 come Anno europeo dei giovani. Un’iniziativa che sottolinea il ruolo centrale delle nuove generazioni nella costruzione di un futuro migliore e che prevede durante tutto l’anno una serie di eventi e attività coordinate dalla Commissione, a stretto contatto gli Stati membri, le autorità locali e con il coinvolgimento dei giovani e delle organizzazioni giovanili.

Ma quando si parla di giovani non si può non pensare al lavoro o meglio, alla difficoltà di trovare un’occupazione specie per gli under 30.

Il lavoro ai giovani: le agevolazioni

Purtroppo il nostro Paese è ai vertici in Europa per numero di cosiddetti neet, acronimo dall’inglese che individua giovani di età compresa tra 15 e 29 anni che non hanno un’occupazione, né sono inseriti in alcun percorso di studi o formazione. Secondo i dati Istat relativi al 2020, in Italia vi sono oltre 2,1 milioni di neet. Numeri che fanno riflettere e sui quali agire tempestivamente.

Per questo motivo, l’INPS ha comunicato una serie di iniziative per sostenere e promuovere l’accesso al mondo del lavoro e l’occupazione giovanile stabile attraverso una serie di misure, specie sotto forma di sgravi contributivi per i datori di lavoro.

Ecco quali sono:

Agevolazioni per contratti di apprendistato: la Legge di Bilancio 2022 non ha introdotto nuovi incentivi occupazionali generalizzati, ma ha previsto lo stanziamento di alcune risorse per determinate tipologie di incentivi già in vigore l’anno passato. In ambito di occupazione giovanile, in particolare l’Inps conferma lo sgravio contributivo del 100% per tre anni a favore delle microimprese con meno di 9 dipendenti per i contratti di apprendistato di primo livello sottoscritti da under 25. Una misura che non solo intende aiutare l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani, ma anche sostenere i piccoli imprenditori, alleggerendo il loro carico contributivo e quindi riducendo i costi del lavoro.

Bonus lavoro giovani: se l’apprendistato è un passo importante per avvicinare i giovani al mondo del lavoro e completare il loro percorso formativo e professionalizzante, è altrettanto fondamentale cercare di stabilizzare i rapporti lavorativi con contratti a tempo indeterminato.

In questo senso un’altra misura di grande portata è il bonus lavoro giovani o bonus under 36. Ai fini di promuovere l’occupazione giovanile stabile per il biennio 2021-2022 è previsto l’esonero contributivo per i datori di lavoro privati per nuove assunzioni a tempo indeterminato di giovani fino a 35 anni, ovvero per trasformazioni di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. A condizione che i giovani neoassunti non abbiano avuto in precedenza alcun contratto di lavoro stabile né con l’azienda che li assume né con altre.

L’esonero contributivo è previsto nella misura del 100%, per un periodo massimo di 36 mesi, con il limite di 6.000 euro all’anno. Per sostenere in particolar modo i giovani e il mondo del lavoro nel Mezzogiorno, l’agevolazione è valida per 48 mesi in caso di imprenditori o aziende con sede in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Chi può richiedere il bonus lavoro giovani? Tutte le aziende del settore privato; aziende agricole; istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici; enti diventati società di capitali; aziende speciali anche costituite in consorzi.

Sono escluse dal bonus, invece, le pubbliche amministrazioni; le aziende del settore finanziario e assicurativo. Inoltre, l’esonero contributivo non si applica per contratti intermittenti o a chiamata, per contratti di lavoro domestico e per quelli relativi a personale con qualifica dirigenziale.

Welfare per la formazione post diploma: il mondo del lavoro è in rapida e costante trasformazione e oggi più che mai una valida preparazione culturale è uno strumento fondamentale per le sfide professionali che i giovani si troveranno ad affrontare. In uno scenario lavorativo sempre più competitivo e aperto all’innovazione, Inps ha pensato ai giovani nella delicata fase post diploma con strumenti e iniziative per garantire un adeguato supporto alla formazione di qualità. Ogni anno l’Istituto mette a disposizione dei giovani, tramite bandi di concorso, l’accesso a contributi a copertura totale o parziale dei costi per la formazione.

Le offerte formative sono dedicate ai figli o orfani ed equiparati dei dipendenti e dei pensionati iscritti al Fondo credito; alcuni bandi sono rivolti anche ai figli o orfani ed equiparati dei dipendenti e dei pensionati iscritti al Fondo Ipost e alla gestione assistenza magistrale.

Le iniziative di welfare per la formazione dei giovani e i relativi bandi, che sono costantemente pubblicati anche nell’home page del portale inps.it, comprendono: corsi di lingue all’estero; borse di studio per università e Istituti tecnici superiori (Its); contributi per Master di I e II livello e corsi universitari di perfezionamento in Italia e all’estero; master per la creazione di start up (Progetto Archimede); ospitalità presso convitti e collegi di proprietà dell’Inps o convenzionati con il Miur; borse di studio per dottorati di ricerca.

Redazione

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