Tecnologia

Il patrimonio immobiliare si digitalizza, ecco come

Il patrimonio immobiliare dello Stato italiano si digitalizza con la piattaforma UpDate: permetterà di dematerializzare totalmente il processo di consegna degli elaborati nelle gare pubbliche

Una nuova piattaforma online per gestire meglio e digitalizzare l’immenso insieme di dati del patrimonio immobiliare dello Stato italiano. È l’innovazione proposta dall’Agenza del Demanio che accelera nel processo di digitalizzazione, seguendo la strada intrapresa dal nuovo Governo Draghi che punta forte sull’innovazione.

Il patrimonio immobiliare in piattaforma

UpDate, questo il nome della piattaforma di condivisione, ha l’obiettivo di arrivare ad un fascicolo digitale, una raccolta strutturata di dati e modelli tridimensionali, totalmente dematerializzata, che tramite la geolocalizzazione, consentirà di digitalizzare tutte le informazioni riguardanti il patrimonio immobiliare pubblico. La piattaforma di condivisione di dati sarà utilizzata sin da subito nell’ambito delle gare gestite come stazione appaltante con l’applicazione del metodo Bim (Building Information Modeling) che permette di dematerializzare totalmente il processo di consegna degli elaborati. L’Agenzia ha adottato già da diversi anni la metodologia Bim, uno strumento fondamentale per costruire un modello di gestione del portafoglio in grado di migliorare significativamente la qualità in fase di progettazione ed esecuzione dei servizi e dei lavori di manutenzione e riqualificazione, assicurando trasparenza e riducendo tempi e costi di realizzazione.

In termini più pratici, UpDate è una piattaforma dati che permette di mettere a disposizione le informazioni, i dati ed i modelli tra operatori e committenza, grazie ad una struttura articolata in quattro spazi virtuali che ricalcano le fasi di elaborazione del servizio. Grazie alla piattaforma sarà quindi possibile ottenere informazioni complete, fruibili e aggiornabili durante le diverse fasi di vita del bene. Gli operatori economici aggiudicatari delle gare potranno infatti accedere alla piattaforma collegandosi al sito www.agenziademanio.it e utilizzando le credenziali Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi) ed in futuro anche con la CIE (Carta di Identità Elettronica).

Il direttore Antonio Agostini si dice molto soddisfatto: «L’Agenzia del demanio ha voluto imprimere una consistente modernizzazione delle attività e della procedure della gestione del patrimonio immobiliare, dando impulso ad investimenti tecnologici e perseguendo una sistematica trasformazione digitale per ambire ad avere un ruolo di operatore di sviluppo in grado di offrire un utile contributo alla ripresa e al rilancio dell’economia, mettendo a disposizione la propria esperienza e il proprio patrimonio, attraverso un’azione di sistema. A questo scopo, nel 2020 all’interno dell’Agenzia ho istituito il Nucleo Opere Digitali (Nod), una struttura trasversale che ha la responsabilità della gestione del processo BIM e del coordinamento dei referenti territoriali. Mi auguro – ha concluso Agostini- che questa tecnologia possa anche contribuire a sostenere il piano Italia Digitale 2030, presentato nell’ultimo Cdm dal Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale Vittorio Colao, per offrire servizi e definire politiche pubbliche basate su dati aggregati e tempestivamente aggiornati».

Dario De Martino

Nato all'ombra del Vesuvio il 18 marzo 1994, dopo la maturità classica e la laurea in scienze politiche alla Federico II diventa giornalista professionista lavorando per il "Roma", la testata più antica del Sud Italia. Sin da giovane racconta il mondo e le sue evoluzioni dall'osservatorio che definisce "privilegiato di una città unica per tanti aspetti e, seppur legata alle sue tradizioni, pronta ad adeguarsi alle nuove velocità del globo".

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