Impresa e Startup

Giorgetti: banca dati MISE per ricognizione puntuale mondo imprenditoriale

Il Ministro Giorgetti annuncia una banca dati del MISE per rilevare le esigenze del tessuto imprenditoriale ed economico.

Se la pandemia da Coronavirus ha mutato l’ecosistema del mondo economico e imprenditoriale italiano, rendendo la sopravvivenza di alcune imprese e alcuni settori una sfida ardua, è arrivato il momento che il Ministero dello Sviluppo Economico corra ai ripari e conti i danni.

Da questa consapevolezza sembra essere partito il Ministro Giancarlo Giorgetti che, nel corso dell’evento dell’ISTAT “Situazione e prospettive delle imprese regionali”, ha annunciato la creazione di una banca dati del tessuto imprenditoriale italiano con lo scopo di effettuare una ricognizione che sia il più puntuale possibile.

Non solo dati relativi alla ripresa economica e alla ripartenza, che auspichiamo avvenga al più presto, ma soprattutto la necessità di avere un indicatore quali-quantitativo sui bonus, ristori, benefici e misure usufruite dal mondo imprenditoriale, per valutarne gli effetti a medio – lungo termine.

La sfida di Giorgetti: i dati al centro

Sembra incredibile, eppure – secondo le parole del Ministro – allo stato attuale il MISE, sebbene sia il principale interlocutore in materia di imprese e sviluppo economico, non dispone di una banca dati che contenga le indicazioni circa i beneficiari delle misure contenute nel Decreto Ristori, nel Decreto Rilancio e nel Decreto Sostegni. Banca dati che dovrebbe essere, comunque, posseduta dal MEF e dall’Agenzia delle Entrate che ha erogato le misure in questione. Ma probabilmente non contiene tutte le informazioni cui anela il MISE.

Alle soglie dell’approvazione della nuova tornata di aiuti con il DL Sostegni Bis, quindi, lo stesso Ministro Giorgetti ha dichiarato di aver

avviato il lavoro per la realizzazione di una banca dati nella quale far confluire tutte le informazioni disponibili utili a verificare quali e quante imprese abbiano fruito a vario titolo di contributi e di interventi di sostegno a valere su risorse iscritte nel bilancio del Ministero, quale uso ne abbiano fatto e che effetti abbiano prodotto quegli incentivi ai fini del rafforzamento della capacità competitiva e del miglioramento della produttività delle imprese beneficiare”.

La sfida di Giorgetti, quindi, è quella di porre i dati al centro per poter orientare poi politiche che possano rispondere il modo concreto ai bisogni del tessuto produttivo nazionale. 

Le aziende? Poco informate

Tralasciando l’eventuale capziosità dell’annuncio – ad un osservatore semplicista magari sarebbe bastato suggerire a Giorgetti di chiedere l’elenco al collega dell’altro Ministero, ma è solo un’ipotesi – c’è un’altra questione su cui si è soffermato il Ministro: l’incapacità di permeare il mondo imprenditoriale con le misure volte a promuovere la transizione digitale, l’innovazione tecnologica e l’industria 4.0.

“La metà delle imprese monitorate dal rapporto Istat ignora le normative per la promozione del trasferimento tecnologico e la digitalizzazione previste dal programma Industria 4.0. Dall’esame Istat emergono preoccupanti criticità segnalate riguardo alle difficoltà di accedere a informazioni sugli incentivi, ivi compresi quelli previsti per fronteggiare la crisi pandemica”.

Secondo il Ministro Giorgetti, il dato è preoccupante perché “vengono evidenziate ancora una volta carenze da parte di agenzie e soggetti pubblici chiamati a fornire assistenza al mondo delle imprese“. Adesso, che la Pubblica Amministrazione italiana spesso si traduca in un dedalo complicato di uffici da contattare, è notizia nota da tempo. Ma se il Ministro è preoccupato, forse noi dovremmo esserlo ancora di più: dopotutto, nomine e regolamenti vengono stabiliti a monte, non a valle. E questo vale per tanto per i requisiti di accesso alle misure che per il personale addetto al disbrigo di pratiche di qualsivoglia tipo.

Federica Colucci

Napoletana, classe 1990, Federica Colucci è giornalista, HR e communication specialist. Già responsabile della comunicazione dell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha come expertise i temi del lavoro, del welfare e del terzo settore. È l'anima e la coordinatrice di F-Mag.

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