Innovazione

Il ritorno degli Innovation Manager: al via i voucher consulenza-innovazione 4.0

Torna alla ribalta la figura dell'Innovation Manager con i voucher, da 75 milioni di euro, rivolti alla consulenza per il rinnovamento tecnologico e digitale delle imprese in chiave 4.0

Pensavamo di averli lasciati nel dimenticatoio, invece tornano alla ribalta: parliamo degli innovation manager, gli esperti in innovazione aziendale, certificati dall’allora MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) nel biennio 2020-2021 e resi appetibili con la misura dei voucher d’innovazione del 2021.

Sono trascorsi due anni da allora e l’attuale MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ha deciso di “rispolverare” la figura degli innovation manager con il secondo sportello dedicato alla consulenza-innovazione per il rinnovamento tecnologico e digitale delle imprese in chiave 4.0. Ma vediamo di cosa si tratta.

Gli innovation manager: chi sono e cosa fanno

A partire dal prossimo 22 giugno e fino al 5 settembre, gli innovation manager o aspiranti tali avranno l’opportunità di iscriversi all’elenco dei manager qualificati e delle società di consulenza che offriranno supporto nell’implementazione del Piano Nazionale Impresa 4.0. Questo piano mira a promuovere la transizione delle imprese verso un modello più sostenibile e digitale.

In questo quadro, per l’appunto, si inseriscono gli innovation manager riconosciuti dal ministero: si occupa di gestire e promuovere l’innovazione all’interno di un’impresa, lavorando per definire una strategia chiara per l’innovazione all’interno dell’azienda, stabilendo obiettivi e piani d’azione per promuovere l’innovazione in vari settori dell’organizzazione.

Inoltre, l’innovation manager monitora costantemente il mercato e l’ambiente aziendale per individuare nuove opportunità di innovazione. Effettua ricerche, analisi e valutazioni per identificare tecnologie emergenti, trend di mercato, esigenze dei clienti e altre fonti di innovazione.

Fra l’altro, l‘innovation manager misura e valuta l’impatto dell’innovazione sull’azienda, sia in termini di benefici finanziari che di miglioramento dei processi interni o dell’esperienza del cliente. Utilizza indicatori di prestazione e strumenti di monitoraggio per valutare il successo delle iniziative di innovazione e apportare eventuali modifiche necessarie.

Perché gli innovation manager e i voucher

Con il secondo sportello introdotto dal MIMIT, le imprese potranno poi richiedere un contributo per la transizione green e digitale attraverso i soggetti iscritti all’elenco del MIMIT, ossia gli innovation manager di cui sopra. Questi potranno erogare consulenze specifiche relative l’applicazione delle seguenti tecnologie:

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security;
  • integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa tridimensionale;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  • programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
  • programmi di open innovation.

In altre parole, attraverso i voucher-innovazione i consulenti avranno il compito di assistere le imprese nella modernizzazione delle loro strutture gestionali e organizzative, inclusa l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali. Con gli innovation manager, saranno introdotti nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale e nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che portino a un significativo processo di innovazione organizzativa all’interno dell’impresa.

L’attività di consulenza potrà anche riguardare l’assistenza alle imprese nell’avvio di percorsi mirati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, la partecipazione al Programma Elite, l’apertura del capitale di rischio ad investitori indipendenti specializzati nel settore del private equity o del venture capital, nonché l’utilizzo di nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale, come ad esempio l’equity crowdfunding, l’invoice financing e l’emissione di minibond.

Voucher-innovazione: chi può beneficiare della misura e in che modo

A questo punto è lecito chiedersi: chi può beneficiare della misura dei voucher-innovazione e della possibilità di attuare la transizione green e digitale con un innovation manager? Non dimentichiamo che i fondi a disposizione sono pari a 75 milioni di euro: una bella cifra per poter investire in processi di miglioramento aziendale.

I voucher-innovazione, dunque, sono rivolti a:

  1. micro, piccola o media impresa ai sensi della normativa vigente;
  2. non rientrare tra le imprese attive nei settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013 “De Minimis”;
  3. avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
  4. non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali;
  5. non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente;
  6. non aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione Europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

Possono inoltre beneficiare del Voucher anche le reti d’impresa composte da un numero non inferiore a tre PMI.

I voucher innovazione erogati attraverso le prestazioni degli innovation manager dovranno riguardare attività relative a prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete.

L’agevolazione del voucher-innovazione è costituita da un contributo in forma di voucher concedibile in regime “de minimis” ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013. Il contributo massimo concedibile è differenziato in funzione della tipologia di beneficiario:

  • Micro e piccole: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro
  • Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro
  • Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro

Per maggiori informazioni, si consiglia di visionare la pagina ufficiale del Ministero.

Federica Colucci

Napoletana, classe 1990, Federica Colucci è giornalista, HR e communication specialist. Già responsabile della comunicazione dell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha come expertise i temi del lavoro, del welfare e del terzo settore. È l'anima e la coordinatrice di F-Mag.

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