Innovazione

Nuovo albo Innovation Manager 2023: le istruzioni per iscriversi

Al via da oggi la procedura di accreditamento dei nuovi (e vecchi) Innovation Manager: ecco come fare per essere iscritti all'albo del MIMT

Lo avevano annunciato, lo hanno fatto: apre oggi la piattaforma per il nuovo albo degli Innovation Manager (o Manager dell’Innovazione), dedicata cioè ai professionisti dell’innovazione e della digitalizzazione originariamente iscritti all’elenco MISE del 2019.

Infatti, secondo il nuovo decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, anche per i professionisti già accreditati (oltre che per le società di consulenza) occorrerà effettuare nuovamente l’iscrizione: una tabula-rasa, insomma, per poter – presumibilmente a partire dall’autunno – essere scelti dalle aziende con la finalità di erogare servizi in chiave industria 4.0.

Il ritorno degli Innovation Manager: a cosa serve e perché?

La situazione, dunque, è la seguente: sia coloro che aspirano da questo momento in poi a qualificarsi come Innovation Manager che i professionisti già accreditati devono iscriversi all’albo. La finestra temporale resterà aperta a partire dalla mattinata odierna (22 giugno, ndr) e fino alle ore 17 del prossimo 5 settembre 2023.

L’obiettivo è quello di accogliere quante più istanze possibili per poter poi erogare servizi alla rete di PMI italiane. Come avevamo già anticipato, le imprese potranno poi richiedere un contributo per la transizione green e digitale attraverso i soggetti iscritti all’elenco del MIMIT, ossia gli Innovation Manager di cui sopra.

Questi potranno erogare consulenze specifiche relative l’applicazione delle seguenti tecnologie:

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud, fog e quantum computing;
  • cyber security;
  • integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo-macchina;
  • manifattura additiva e stampa tridimensionale;
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
  • programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati;
  • programmi di open innovation.

In altre parole, attraverso i voucher-innovazione i consulenti avranno il compito di assistere le imprese nella modernizzazione delle loro strutture gestionali e organizzative, inclusa l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali. Con gli Innovation Manager, saranno introdotti nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale e nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che portino a un significativo processo di innovazione organizzativa all’interno dell’impresa.

Quali requisiti per iscriversi all’albo degli Innovation Manager?

Volendola guardare in positivo, l’attuale Governo ha voluto ri-aggiornare l’albo dando la possibilità a quanti non si erano iscritti nel lontano 2019 di rimediare: i requisiti per iscriversi all’albo degli Innovation Manager, infatti, sono rimasti praticamente i medesimi, cioè quelli introdotti dal Decreto Ministeriale del 7 maggio 2019.

Semplificando, quindi, per potersi iscrivere all’albo degli Innovation Manager è necessario

PER LE PERSONE FISICHE

  • soddisfare uno dei seguenti requisiti a) essere accreditate negli albi o elenchi dei manager dell’innovazione istituiti presso Unioncamere, presso le associazioni di rappresentanza dei manager o presso le organizzazioni partecipate pariteticamente da queste ultime e da associazioni di rappresentanza datoriali; b) essere accreditate negli elenchi dei manager dell’innovazione istituti presso le regioni ai fini dell’erogazione di contributi regionali o comunitari.
  • Oppure avere 1) dottorato di ricerca in settori relativi ad una delle seguenti aree: 01-Scienze matematiche e informatiche; 02-Scienze fisiche; 03-Scienze Chimiche; 05- Scienze Biologiche; 09-Ingegneria industriale e dell’informazione; 13-Scienze economiche e statistiche;
  • 2) master universitario di secondo livello in settori relativi ad una delle aree di cui al precedente punto 1, nonché lo svolgimento documentabile di incarichi, per almeno 1 anno, presso imprese negli ambiti a) big data e analisi dei dati; b) cloud, fog e quantum computing; c) cyber security; d) integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale; e) simulazione e sistemi cyberfisici; f) prototipazione rapida; g) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA); h) robotica avanzata e collaborativa; i) interfaccia uomo-macchina; l) manifattura additiva e stampa tridimensionale; m) internet delle cose e delle macchine; n) integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali; o) programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati; p) programmi di open innovation.;
  • 3) laurea magistrale in settori relativi ad una delle aree di cui alla precedente lettera a), nonché lo svolgimento documentabile, per almeno 3 anni, di incarichi presso imprese negli ambiti di cui sopra;
  • 4) svolgimento documentabile, per almeno 7 anni, di incarichi presso imprese sui temi di cui sopra.

PER LE SOCIETA’ DI CONSULENZA

  • Occorre rispettare i requisiti: a) avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
  • b) essere costituite nella forma di società di capitali;
  • c) non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • d) non avere subito condanne con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale per i reati indicati nell’articolo 80 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50; e) aver eseguito progetti di consulenza o formazione in una o più delle aree indicate dall’articolo 3 ed essere costituite da almeno 24 mesi; oppure, essere accreditate negli albi o elenchi dei consulenti in innovazione istituiti presso le associazioni di rappresentanza dei manager o presso le organizzazioni partecipate pariteticamente da queste ultime e da associazioni di rappresentanza datoriali, ovvero presso le regioni o le province autonome ai fini dell’erogazione di contributi regionali o comunitari aventi finalità analoghe a quelle previste dal presente decreto.

Ok, ho i requisiti. Come mi iscrivo?

Per iscriversi all’albo degli Innovation Manager è necessario essere in possesso di CIE, SPID o CNS (della persona fisica o del legale rappresentante). La procedura è totalmente informatica: una volta effettuato l’accesso, si allegano i file disponibili sul sito del Ministero (allegati da 1 a 4 e il trattamento dati personali) correttamente compilati.

Il portale attraverso il quale iscriversi è quello di Invitalia e la procedura per essere un Innovation Manager riconosciuto prevede:

  • login;
  • conferma dei dati personali che appaiono nella schermata iniziale;
  • selezione dall’elenco la voce VOUCHER PER CONSULENZA IN INNOVAZIONE – ISCRIZIONE ELENCO MIMIt Per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy – Direzione Generale Incentivi alle imprese;
  • procedere a nuova istanza.

Federica Colucci

Napoletana, classe 1990, Federica Colucci è giornalista, HR e communication specialist. Già responsabile della comunicazione dell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha come expertise i temi del lavoro, del welfare e del terzo settore. È l'anima e la coordinatrice di F-Mag.

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