Istituzioni

PNRR, come cambia la quarta rata?

Le modifiche, che coinvolgono 10 su 27 obiettivi della quarta rata, segnano l'avvio del processo di revisione formale. Un "cambio di metodo", come conferma il Ministro Raffaele Fitto che ha affermato che tali modifiche consentono di "mantenere il percorso stabilito e di richiedere la quarta rata nei prossimi giorni". Ma perché cambiare la quarta rata del PNRR?

La Cabina di regia sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha approvato una serie di modifiche alla quarta rata del Piano, dal valore di 16 miliardi di euro, in accordo con la Commissione Europea.

Queste modifiche, che coinvolgono 10 su 27 obiettivi della quarta rata, segnano l’avvio del processo di revisione formale. Un “cambio di metodo”, come conferma il Ministro Raffaele Fitto che ha affermato che tali modifiche consentono di “mantenere il percorso stabilito e di richiedere la quarta rata nei prossimi giorni“.

Ma perché cambiare la quarta rata del PNRR? Secondo il Governo le modifiche preliminare ai dieci obiettivi individuati servono per evitare ritardi nelel verifiche e limitare i rischi. Se per alcune di queste si tratta di formalità (come ad esempio lo sviluppo dell‘industria cinematografica di Cinecittà cambia nome, passando da Istituto Luce Studios a – molto più semplicemente – Cinecittà), per altre si tratta di modifiche sostanziali.

Si veda ad esempio quella relativa agli asili nido, uno dei banchi di prova più complessi e dibattutti per l’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Il rischio era che si bruciassero nel vero senso della parola centinaia di migliaia di euro per i ritardi; ora con la modifica proposta non sono previsti tagli ai finanziamenti, ma si richiede più tempo per emanare ulteriori bandi.

Prende tempo, l’esecutivo, anche sui treni, più precisamente sul rinnovo del parco ferroviario del trasporto regionale al fine di definire la composizione dei treni e delle carrozze da acquistare.

Altro cambiamento da segnalere si può riassumere in più ecobonus, meno sismabonus. Si è scelto, in sintesi, di aumentare l’obiettivo dell’Ecobonus. Questo consentirà di rendicontare l’installazione di caldaie a condensazione a gas in sostituzione delle caldaie meno efficienti. Al contrario, il sismabonus non era ben chiaro che impatto potesse avere sulla transizione ecologica.

Viene rimodulato l’investimento nel settore dei satelliti, che verrà adattato in base agli sviluppi del mercato e – soprattutto – tenendo in conto la non sovrapposizione con gli investimenti privati in IoT.

Il Governo prevede anche il lancio di nuove gare per l’installazione di colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici nelle aree extraurbane, dopo l’insuccesso delle prime iniziative. L’annuncio arriva quasi casualmente in concomitanza con l’approvazione della Legge UE sulle stazioni di ricarica per le auto elettriche. Un’altra modifica riguarda la riduzione diretta del ferro e sottolinea l’importanza di non utilizzare gas naturale nella produzione di idrogeno.

La Cabina di regia del PNRR ha modificato inoltre le soglie per gli avvisi dei progetti di interventi contro la povertà educativa nel Mezzogiorno, con particolare attenzione al sostegno del Terzo Settore, e ha cambiato anche la descrizione dell’obiettivo di “Creazione di imprese femminili” cancellando il riferimento a specifici strumenti finanziari.

Queste modifiche al PNRR, nelle intenzioni del Governo Meloni, rappresentano un adattamento alle esigenze attuali e alle sfide incontrate lungo il percorso. L’obiettivo principale resta quello di garantire una corretta implementazione del piano, consentendo un uso efficace delle risorse finanziarie per la ripresa economica e la promozione della sostenibilità in diversi settori chiave. Ma non mancano critiche all’operato, come quella di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico (PD), che ha chiesto a Giorgia Meloni di assumersi le sue responsabilità e di spiegare al Parlamento perché ancora non si è visto “nemmeno un euro della terza rata”.

Redazione

Questo è lo spazio dedicato ai contenuti redazionali generici di FMag.it.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button