Italiani, c’è aria di vacanze: partiranno in 30 milioni, sarà estate di ripresa post Covid
30 milioni di italiani pronti a partire: quest'anno il turismo nel Bel Paese genererà un volume di affari di circa 45 milioni di euro, nonostante rincari e aumenti generalizzati.
Il comparto del turismo torna a brillare e gli operatori del settore si preparano ai grandi esodi delle vacanze estive: sarà una lunga stagione “calda”, in cui gli italiani di età compresa fra i 18 e i 74 anni hanno in programma ben 63 milioni di partenze (circa due a testa), su un totale complessivo di 30 milioni di persone pronte a spostarsi.
A rilevarlo è l’Osservatorio Turismo di Confcommercio sulle vacanze degli italiani realizzato in collaborazione con SWG, che sottolinea quanto l’estate 2023 muoverà un volume di affari complessivo di circa 45 miliardi di euro.
Italiani (finalmente) pronti a partire per le vacanze: le mete
Dopo le “prove generali” dello scorso ponte del due giugno, gli italiani sono finalmente pronti a partire per le vacanze estive. Ma dove si sposteranno i nostri connazionali?
In Italia, il mare occupa saldamente il primo posto con il 24% delle preferenze, qualche punto percentuale meno dell’estate 2022. Le città d’arte sono scelte dal 15% del campione, i piccoli borghi dal 9% e la montagna dall’11%.
Intanto, riprende quota la domanda turistica verso l’estero. Se nel 2022, 3 italiani su 4 sceglievano esclusivamente mete nazionali, tale quota scende, quest’anno, a circa il 56%, mentre salgono dal 25% al 43% coloro che faranno vacanze sia in Italia che all’estero.
Raddoppiano, in particolare, sul 2022, con riferimento ai viaggi di 7 giorni o più, coloro che sceglieranno una meta fuori Europa, con la ricomparsa di destinazioni particolarmente care agli italiani prima del COVID, come Mar Rosso e Stati Uniti. A dominare le scelte di vacanze oltralpe restano però comunque le vicine Francia, Austria e Slovenia, oltre a Spagna, Grecia e Regno Unito. Si aggiunge quest’anno il Portogallo, grazie anche all’effetto mediatico e di attrazione delle giornate mondiali della gioventù di inizio agosto.
Per gli alloggi, rileva Confcommercio, preferite sono le strutture turistico ricettive, ma con qualche distinguo. Le scelgono più della metà dei vacanzieri italiani per i soggiorni più lunghi, optando per un albergo in 4 casi su 10, mentre, per gli short break, lo fanno addirittura 2 su 3, optando però, in questo caso, per B&B e alberghi in pari misura. Campeggi, resort e villaggi vacanza totalizzano complessivamente una media del 20% delle preferenze mentre gli altri soggiorneranno in agriturismi e, soprattutto, in seconde case – di proprietà o in affitto – o da amici e parenti.
Sul fronte della spesa, a fronte di un incremento medio dei costi dei servizi prettamente turistici nell’ordine del 12% rispetto allo scorso anno – con punte più alte sui trasporti, dove il 28% degli intervistati riscontra aumenti superiori al 30% – gli intervistati dichiarano mediamente di mettere a disposizione, per le vacanze tra giugno e settembre, un budget di circa 1.130 euro ciascuno, il 10% in più dello scorso anno: 920 euro per le partenze in agosto, 560 a giugno e 700 per quelle tanto di luglio quanto di settembre.
Nel raffronto con l’estate 2022 incoraggia quel 6% di intervistati che, non avendone fatte l’estate scorsa, torna a pianificare una vacanza, seppure breve, nell’estate 2023. Ne consegue che, per non ridurre né il numero delle partenze né la lunghezza dei soggiorni, un italiano su 2 dichiara che limiterà le spese extra in loco e uno su 3 rinuncerà ad attività a pagamento a destinazione.