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Assegno Unico di giugno sbloccato: pagamenti in arrivo, ma non per tutti la cifra aumenta

L'Assegno Unico è in arrivo per circa 512mila nuclei familiari: la maggior parte riceverà un credito medio di 272 euro, ma molti lo troveranno diminuito.

Ci siamo: già in questi giorni molte persone che non avevano ricevuto l’Assegno Unico di maggio potranno tirare un respiro di sollievo e vedere accreditata la cifra relativa non solo al mese passato, ma anche al mese di giugno.

Il problema del ritardo, come avevamo anticipato nei giorni scorsi, è dovuto alla necessaria fase di conguaglio: l’Assegno Unico, infatti, aumenterà per molti utenti (mentre altri, purtroppo, vedranno diminuire la cifra). Comprendiamo insieme la situazione.

Assegno Unico di giugno, quali sorprese si nascondono?

A partire dal mese di giugno, le famiglie beneficiare dell’Assegno Unico vedranno alcuni cambiamenti nell’erogazione della misura: chiusa la fase per così dire “sperimentale“, con il nuovo anno (che, ricordiamo, per l’Assegno Unico parte da marzo), l’INPS ha effettuato alcuni aggiustamenti sulla cifra che spetta ai 512mila nuclei familiari, per motivi differenti.

Viene naturale, allora, chiedersi: cosa fa mutare l’Assegno Unico? Le situazioni possono essere le più disparate, suddivisibili – in linea di massima – fra circostanze soggettive e oggettive.

Infatti, potremmo far rientrare nell’insieme delle circostanze soggettive che “viziano” l’Assegno Unico tutte le variazioni legate non solo al nucleo familiare (nascita di un ulteriore figlio, modificazione della componente familiare, perdita o inizio del lavoro di uno dei genitori e così via) ma anche dei veri e propri errori effettuati nel comunicare i dati familiari e la situazione economica equivalente (soprattutto se l’ISEE è difforme o sbagliato o non è stato aggiornato).

Altresì, fra le circostanze oggettive, non solo potrebbero esserci stati all’origine errori di calcolo nell’erogazione dell’Assegno Unico (per difetto o per eccesso) ma anche l’entrata in vigore dell’adeguamento della cifra della misura, dovuto all’aumento della spirale inflattiva. L’Assegno Unico e Universale, infatti, si “adegua” al costo della vita.

Tutte queste situazioni messe insieme o vissute anche solo in parte – tranne, infatti, per le erogazioni ex novo – hanno determinato notevoli ritardi nell’Assegno Unico e un adeguamento della cifra che riceverà ogni nucleo familiare. L’aumento dell’Assegno Unico di giugno, quindi, non sarà per tutti: al contrario, c’è chi potrebbe ricevere una cifra inferiore.

Come cambia a giugno l’Assegno Unico?

Il messaggio n. 1947 del 26 maggio 2023 dell’INPS informa, quindi, che stanno avvenendo i pagamenti dell’Assegno Unico Universale per il mese di giugno e che questi pagamenti includono anche degli importi aggiuntivi come conguaglio finale, come abbiamo appena spiegato.

Nella maggior parte dei casi, le somme spettanti a titolo di Assegno Unico sono state integrate con importi supplementari che, in base alle circostanze, rappresentano un credito a favore delle famiglie. Questo credito può essere dovuto all’adeguamento dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), al riconoscimento del premio alla nascita per il settimo e l’ottavo mese di gravidanza e alla presenza di persone con disabilità, che hanno diritto a importi maggiorati a partire da marzo 2022.

L’INPS ha ricalcolato le rate dell’Assegno Unico per oltre 512.000 famiglie a causa delle modifiche normative. In totale, ciò ha comportato un pagamento aggiuntivo di circa 140 milioni di euro, con un credito medio per famiglia di circa 272 euro. Le situazioni in cui è necessario recuperare importi pagati in eccesso rispetto a quanto spettante sono più limitate e coinvolgono circa 378.000 famiglie, per un totale di recupero di circa 15 milioni di euro. In questi casi, l’importo medio da restituire è di circa 41 euro e verrà dilazionato in più rate, con ciascuna rata che non supererà il quinto del debito totale.

Gli utenti riceveranno un messaggio SMS e un’email per essere informati della variazione dell’Assegno Unico.

Federica Colucci

Napoletana, classe 1990, Federica Colucci è giornalista, HR e communication specialist. Già responsabile della comunicazione dell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha come expertise i temi del lavoro, del welfare e del terzo settore. È l'anima e la coordinatrice di F-Mag.

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