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Assegno Unico, importi aggiornati. Come aumenterà nel 2023 e da quando?

Fra le novità dell'Assegno Unico previste per il 2023 vi è un dato ottimo per le famiglie: avranno diritto ad un incremento automatico dell'importo dell'Assegno Unico con effetto retroattivo. Cambiano anche le modalità di erogazione

Una buona notizia per tutti i percettori dell’Assegno Unico, la misura che ha sostituito gli assegni familiari e tutti gli altri bonus connessi ai figli minori per concentrare in un’unica tranche una forma di sostegno alle famiglie.

Sapevamo già che a marzo è avvenuto l’adeguamento dell’Assegno unico e universalecomprensivo dei conguagli maturati da inizio anno e che era già atteso negli scorsi mesi, complice la rivalutazione legata all’inflazione (calcolato quindi sulla base dell’8,1%) cui vanno aggiunte le situazioni atipiche in cui potrebbero esserci trattenute o rimborsi delle somme percepite.

Ad esempio, un caso su tutti è quello che riguarda i beneficiari del reddito di cittadinanza che sono in attesa degli arretrati dell’Assegno unico per il periodo in cui non era ancora disponibile il modello Rdc/Com/Au necessario a fornire indicazioni indispensabili per l’importo da erogare nei casi specifici.

Ebbene, come comunica una nota ufficiale dell’INPS, sono stati aggiornati gli importi dell’Assegno unico e con questo anche le modalità di pagamento per il 2023. Vediamo come.

Assegno Unico, come aumenta nel 2023

Fra le novità dell’Assegno Unico previste per il 2023 vi è un dato ottimo per le famiglie: avranno diritto ad un incremento automatico dell’importo dell’Assegno Unico con effetto retroattivo, da gennaio 2023. A stabilirlo è stata la Legge di Bilancio 2023 e le condizioni per ottenerlo sono contenute nella circolare Inps n.41 del 7 aprile 2023, che recita:

Per effetto degli interventi attuati, con decorrenza dalla mensilità di gennaio 2023, sono incrementati nella misura del 50% gli importi dell’Assegno unico e universale per i figli a carico di età inferiore a un anno. Il medesimo incremento è riconosciuto anche per i nuclei familiari con almeno tre figli, per ciascun figlio nella fascia di età da uno a tre anni, a condizione che abbiano un ISEE non superiore alla soglia di 40.000 euro, annualmente adeguata alle variazioni dell’indice del costo della vita.

Viene modificato anche l’importo della maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico, prevista dall’articolo 4, comma 10, del decreto legislativo n. 230/2021, che, con decorrenza dalla mensilità di gennaio 2023, viene incrementata nella misura del 50%.

L’intervento della legge di Bilancio 2023, all’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo n. 230/2021, comporta inoltre la stabilizzazione, a regime, degli importi più alti che erano stati previsti, limitatamente all’annualità con competenza 2022, in favore dei nuclei con figli disabili. Con riferimento ai predetti nuclei familiari, viene esteso in via transitoria fino al 2024 anche l’incremento in misura fissa della maggiorazione di cui all’articolo 5, comma 1, del decreto legislativo n. 230/2021, ove spettante, previsto dal comma 9-bis del medesimo decreto legislativo.

Nel dettaglio, l’aumento dell’assegno unico sarà riconosciuto nella misura del 50% dell’assegno unico per: i figli minori di un anno a carico; ciascun figlio nella fascia di età da uno a tre anni, nel caso di nuclei familiari con almeno tre figli e un Isee non superiore a 43.240 euro.

Inoltre, usufruiranno dell’aumento del 50% le famiglie con quattro figli, mentre i nuclei familiari con disabili vedranno equiparate le maggiorazioni previste in funzione del grado di disabilità per i figli maggiorenni (fino al compimento dei 21 anni di età) a quelle dei figli disabili minorenni.

Assegno Unico, cambiano anche le modalità di pagamento

Anche per quanto riguarda i pagamenti l’Inps annuncia novità:

  • dal 10 al 20 di ogni mese, infatti – grazie a un’istruttoria semplificata delle domande dell’Assegno Unico – sarà corrisposto l’importo degli assegni che non hanno subito variazioni rispetto al mese precedente;
  • mentre dal 20 al 30, quello per le nuove domande pervenute nel mese precedente e per gli assegni che – rispetto al mese precedente – subiscono variazioni in ragione di mutamenti delle condizioni del nucleo beneficiario e dell’Isee.

In caso di ISEE difforme o sbagliato, si consiglia di leggere questo articolo.

Federica Colucci

Napoletana, classe 1990, Federica Colucci è giornalista, HR e communication specialist. Già responsabile della comunicazione dell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha come expertise i temi del lavoro, del welfare e del terzo settore. È l'anima e la coordinatrice di F-Mag.

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