Economia

Gli affitti aumentano il doppio rispetto ai mutui

Che i mutui in questo momento siano proibitivi per tanti italiani è un fatto noto e le cronache non lasciano ben sperare. Secondo Immobiliare.it, però, anche gli affitti corrono. Il doppio, per la precisione, rispetto ai mutui in termini di percentuale di rialzo. Una situazione di contrazione per l'intero mercato immobiliare italiano, ma anche di estrema difficoltà per le famiglie.

I mutui in questo momento sono questione proibitiva. Lo abbiamo detto e ridetto, scritto e riscritto, sottolineando anche che sono in aumento le famiglie in difficoltà a causa della spirale inflattiva e delle conseguenti scelte economiche dettate dalla BCE.

Bene, ma siccome le sciagure come le ciliegie arrivano sempre in coppia, sappiate che anche per l’affitto non non sembra propriamente essere il momento adatto. Lo si evince dalla ricerda di uno dei più noti portali di settore, Immobiliare.it, snocciolando i dati di Immobiliare.it Insight, società del gruppo specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare.

Stando ai dati diffusi in queste ore, il mercato immobiliare nazionale continua a vedere rialzi nel primo semestre del 2023, nonostante un rallentamento della domanda e l’incremento dello stock a disposizione sul mercato. Cala, di conseguenza, anche l’accessibilità (intesa come affordability) di single e coppie nel Paese. Il prezzo al metro quadro delle abitazioni in vendita ha raggiunto a giugno i 2.125 euro di media, con un rialzo del 2,5% su base nazionale rispetto all’inizio del 2023 (e con i tassi di crescita nelle grandi città e le piccole città che differiscono notevolmente ma che concorrono a generare tale media). Verrebbe da chiedersi quale sia la possibile soluzione, e verrebbe da chiederlo con maggiore convinzione considerando che l’Italia ritiene quello alla casa un diritto fondamentale. Ma andiamo avanti.

Gli affitti continuano a crescere a un ritmo sostenuto, con il primo semestre 2023 che fa registrare il +5,4% su base nazionale, portando i canoni ad un livello medio di 12,5 euro al metro quadro. Questo vuol dire che gli affitti aumentano il doppio rispetto ai prezzi di vendita. E con sempre meno famiglie propense ad accendere un mutuo si tratta di un rincaro importante e di grande interesse, che di fatto rischia di far contrarre anche il mercato degli immobili in affitto. Rischierebbe, almeno, dato che tutti più o meno sognano un tetto sulla testa.

“Come preventivabile – commenta Antonio Intini, CBO di Immobiliare.it – vista la situazione di congiuntura economica sfavorevole che stiamo vivendo, il primo semestre del 2023 si è chiuso all’insegna del rallentamento delle transazioni immobiliari. Nonostante questo, i prezzi di vendita continuano ad aumentare. Questo è un trend comune a diverse nazioni europee in cui la piccola proprietà è preponderante e si adegua più lentamente alle dinamiche di mercato rispetto, ad esempio, a ciò che abbiamo visto negli Stati Uniti (dove il prezzo delle case è sceso nell’ultimo semestre 2022 e ad inizio 2023)”.

“Anche nella prima parte di quest’anno – aggiunge Intini – continua la corsa delle locazioni, con i canoni che restano più alti nelle grandi città, anche se le piccole presentano tassi di crescita maggiori È in atto un ribilanciamento degli equilibri del mercato, che ha visto nel 2022 una forte contrazione dell’offerta guidata da una significativa crescita della domanda, anche spinta dal successo delle locazioni turistiche, che però non impatta ancora sulle dinamiche del prezzo”.

Ma dove costa di più affittare casa? Secondo i dati Immobiliare.it, la regione più cara per gli affitti è la Valle d’Aosta con 17,6 euro al metro quadro di media di canone, con un rialzo del 25,7% nell’ultimo semestre. Tra le città, la più cara in assoluto resta l’ormai “iconica” (in tal senso) Milano, con i suoi 22 euro al metro quadro medi e in crescita del 5,2% nel semestre. Nonostante la corsa della città meneghina proceda senza apparenti rivali, Firenze al secondo posto segna comunque una invidiabile media di 18,7 euro/mq. Sul podio anche la grassa, la dotta e la rossa Bologna che con i suoi 17,4 euro di media al metro quadro batte anche la capitale Roma che è di dieci centesimi sotto i 15 euro. seguita da Bolzano (14,7). La regione più economica è l’Umbria (7,2 euro/mq di media). Un pensiero da fare per chi si sente stritolato dalla prospettiva di andare a vivere da solo o in coppia.

Enrico Parolisi

Giornalista, addetto stampa ed esperto di comunicazione digitale, si occupa di strategie integrate di comunicazione. Insegna giornalismo e nuovi media alla Scuola di Giornalismo dell'Università Suor Orsola Benincasa. Aspirante re dei pirati nel tempo libero.

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