Diffusione dell’Open Science: l’Italia guida il progetto europeo Skill4Eosc
Parte in queste ore il progetto europeo, a guida italiana, Skill4Eosc dedicato alla diffusione dell’open science: con 44 partner in 18 Paesi europei Skills4Eosc realizzerà una rete europea di centri di competenza per accelerare l’aggiornamento dei ricercatori europei e armonizzare la formazione di nuove figure professionali per la gestione dei dati scientifici in chiave Open Science.
Skill4Eosc: di cosa si tratta
Skill4Eosc, acronimo di Skills for the European Open Science Commons: creating a training ecosystem for Open and Fair science, è coordinato dalla rete della ricerca italiana Garr ed è finanziato nell’ambito del programma quadro Horizon Europe. Il consorzio riunisce 44 partner, che rappresentano i maggiori centri di competenza nazionali, regionali, istituzionali e tematici per la scienza aperta e la gestione dei dati scientifici in 18 paesi europei (Italia, Olanda, Francia, Finlandia, Danimarca, Norvegia, Grecia, Bulgaria, Serbia, Macedonia, Germania, Belgio, Austria, Polonia, Regno Unito, Svezia, Estonia, e Spagna).
L’obiettivo è di sviluppare metodologie, attività e risorse per unificare l’attuale panorama formativo in un ecosistema comune e riconosciuto e favorire la formazione delle figure tecniche di supporto alla gestione dei dati della ricerca e allo sviluppo della scienza aperta.
Particolare attenzione verrà data inoltre a migliorare la comunicazione dei risultati della ricerca verso i policy-maker, i civil servant e i decisori, attraverso un programma di formazione ad hoc dei ricercatori “La pratica di informare attraverso l’evidenza”. Questo programma, assicurano i promotori, “mostrerà come le pratiche per la scienza aperta possano favorire l’adozione dei risultati della ricerca da parte dei responsabili politici e della pubblica amministrazione e migliorare in questo modo il loro impatto sulla società tutta”.
Come nasce Skill4Eosc
La proposta del progetto Skill4Eosc è stata sviluppata anche grazie al forte impegno di Garr nell’iniziativa Icdi, (Italian Computing and Data Infrastructure) e il suo Competence Center, che riunisce una rete di esperti delle principali infrastrutture di ricerca e infrastrutture digitali italiane con l’obiettivo di offrire un servizio di consulenza e di formazione sui diversi aspetti della scienza aperta, tenendo presente le caratteristiche dei diversi ambiti disciplinari.
“Si tratta di un importante risultato del lavoro svolto da Icdi e dal suo centro di competenza, coordinato da Garr e sono felice di vedere che attraverso Skills4Eosc l’Italia gioca un ruolo promotore, che risulterà essenziale per lo sviluppo della scienza aperta” sottolinea Federico Ruggieri, Direttore Garr.
“Skills4Eosc – aggiunge – ci permetterà di sviluppare il centro allargando la rete degli esperti che vi partecipano e mettendo a disposizione della comunità italiana le risorse formative e i servizi che verranno prodotti. Il progetto fornirà perciò un contributo concreto per la formazione di nuove figure professionali in grado di garantire la qualità dei dati Fair e di tutti i prodotti del processo scientifico, in linea con quanto prevede il Piano Nazionale per la scienza aperta, pubblicato a giugno 2022 dal Ministero per la Ricerca”.
Dieci membri di Icdi fanno parte del consorzio: oltre al coordinatore Garr, partecipano Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Istituto Italiano di Tecnologia, Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici, Università di Torino, Politecnico di Torino, Università degli studi di Milano-Bicocca, Università degli Studi di Trento.