E80 Group, l’industria diventa filiera di comunità: nuovo polo produttivo e 100 assunzioni
“Nella nuova struttura di Carpineti offriremo opportunità di lavoro ad oltre cento giovani. All’interno di questo spazio completamente riqualificato realizzeremo tutte le componenti dei veicoli a guida laser, uno dei sistemi chiave delle Smart Factory realizzate da E80 Group in tutto il mondo"
Coniugare un piano di crescita aziendale con l’economia di una comunità, generare positive ricadute sociali e ambientali sul territorio grazie a un modello di “filiera corta” sostenibile, valorizzando il potenziale delle risorse locali con una visione dalla dimensione globale: fedele a questo orientamento, E80 Group in stretta collaborazione con Gor.Far. ha messo a segno l’ennesima operazione di sviluppo industriale con il recupero di un nuovo polo produttivo a San Prospero di Carpineti (Reggio Emilia), l’ultimo di una “costellazione” di stabilimenti, nati dalla riqualificazione di strutture già esistenti, che negli ultimi anni hanno trasformato “la valle della meccatronica” reggiana in un’eccellenza di livello mondiale.
Il nuovo polo produttivo di E80 Group
Un investimento complessivo da 20 milioni di euro, per ristrutturare e organizzare uno stabilimento ormai in disuso di 12mila metri quadrati, dove a regime lavoreranno oltre 100 nuove risorse, soprattutto giovani, che verranno assunti nei prossimi mesi: sono solo alcuni dei numeri che descrivono la recente operazione compiuta da E80 Group insieme alla società parte del Gruppo, Gor.Far., secondo uno schema di recupero infrastrutturale nella zona già adottato per altre quattro sedi.
La nuova divisione di Carpineti permetterà, a pieno regime, di raddoppiare la capacità produttiva di veicoli automatici a guida laser (Agv e Lgv) realizzati del Gruppo – multinazionale tra i leader di mercato nella progettazione e installazione di soluzioni intralogistiche automatizzate e integrate per imprese produttrici di beni di largo consumo -passando dagli attuali 1000 a oltre 2000 AGV/LGV, ogni anno.
Oltre all’ importante impatto produttivo, economico e occupazionale nell’area della montagna, lo stabilimento genererà un ritorno positivo su più fronti dal punto di vista della sostenibilità ambientale, evitando nuovo consumo di suolo grazie al recupero di uno stabile in disuso e garantendo l’autosufficienza energetica dell’impianto grazie ai pannelli fotovoltaici installati su tutta la struttura.
“Queste operazioni di riqualificazione fanno bene al nostro territorio e alle persone perché migliorano l’ambiente e creano occasioni di lavoro – commenta Mimmo Costetti, fondatore e socio di Gor.Far. e Lgv Unit director di E80 Group –. Nei prossimi mesi partirà l’assunzione di un centinaio di figure specializzate nella saldatura manuale eseguita con modernissime attrezzature auto-aspiranti per la massima tutela della salute, nella programmazione di centri di lavoro, presse piegatrici e tagli laser a CNC di ultima generazione degli Lgv di E80 Group che compongono il parco macchine di questo nuovo stabilimento. Parliamo di sistemi che vengono poi installati negli impianti di clienti di tutto il mondo”.
Non solo produzione, anche valore per la comunità
“Con l’obiettivo di sostenere la crescita dei più giovani e offrire loro occasioni di occupazione concrete stiamo finanziando, inoltre, all’interno dell’Istituto professionale Nelson Mandela di Castelnovo ne’ Monti, la ristrutturazione del laboratorio di saldatura e progettando percorsi di formazione dedicati” continua Mimmo Costetti.
“L’apertura del modernissimo stabilimento realizzato da E80 Group e Gor.Far. a San Prospero, sul sito dove un opificio vetusto da tempo dismesso era divenuto un ingombrante fardello ambientale per la comunità carpinetana, per tipologia produttiva e dimensioni, rappresenta un evento storico – dichiara Tiziano Borghi, Sindaco di Carpineti -. Un centinaio di giovani tecnici formati nelle scuole della nostra montagna e che in essa ora trovano occupazione qualificata nella produzione di sistemi meccatronici per il mercato mondiale segna una nuova fase di rilancio socio-economico oggettivamente senza precedenti nel nostro Appennino reggiano.
L’Amministrazione comunale che ho l’onore di rappresentare è orgogliosa di avere sostenuto la scelta di un grande gruppo industriale a costruire qui una delle strutture più moderne d’Europa e di essergli stata a fianco con attenzione e disponibilità nelle fasi istituzionali che hanno portato a concretizzare questo progetto. Sono certo che l’avvio di questa nuova esperienza concorrerà ad alimentare ulteriormente la fiducia anche tra il tessuto imprenditoriale locale, nella direzione di ulteriori investimenti, riaffermando una vocazione produttiva e competitiva di un ecosistema che guarda al futuro con concretezza e rinnovato entusiasmo”.
Il nuovo stabilimento dedicato alla produzione dei veicoli a guida laser lavorerà in sinergia con i poli produttivi già esistenti come quello di Villa Minozzo, E80 Group LGV’s Carpentry, inaugurato nel 2018, anch’esso frutto di un’operazione di riqualificazione di un fabbricato di 2.200 metri quadrati, e di Fora di Cavola.
Attualmente i due poli impiegano un centinaio di risorse.
Le componenti meccaniche vengono poi inviate al polo logistico di Rondinara, altri 12mila metri quadrati frutto, a loro volta, della riqualificazione di una struttura esistente, l’ex stabilimento Isla Tiles, fermo da oltre vent’anni; qui dove gli LGV vengono progettati, assemblati e testati prima di essere inviati agli stabilimenti dei clienti.
A queste operazioni si aggiunge anche lo stabilimento dedicato ai sistemi robotizzati, dal pallettizzatori ai fasciatori, nato sempre da un’operazione di riqualificazione realizzata da E80 Group di uno stabile esistente di oltre 4.000 metri quadrati, l’ex Stilfreni a Viano. Il quadro si completa con il polo di Traversetolo (Parma), riservato alla progettazione dei magazzini automatici di circa 3.000 metri quadrati.
Il risultato è un network aziendale basato su un criterio di vicinanza geografica, essendo tutte le strutture collocate sul perimetro di un “anello” stradale lungo meno 100 chilometri.
All’interno di quest’area lavorano circa 700 persone, su un totale di oltre 1000 dipendenti nelle 14 sedi del Gruppo presenti in tutto il mondo.
La filiera corta di E80 Group
Evidenti i benefici in termini di sostenibilità, innovazione, sicurezza e affidabilità frutto della visione di lungo periodo che E80 Group porta avanti da anni attraverso lo sviluppo di una filiera corta che, come spiegano Enrico Grassi e Vittorio Cavirani, rispettivamente presidente e vicepresidente di E80 Group: “Permette di aumentare la produzione in modo ottimizzato, con un controllo qualità maggiore e una drastica riduzione dei tempi di intervento. Poter verificare, ‘just in time’, tutto il processo – aggiungono – ci permette di ridurre al minimo i margini di errore, inefficienze e sprechi, garantendo ai clienti di tutto il mondo la qualità e l’innovazione che da sempre ci contraddistinguono”.
Il piano di sviluppo complessivo è finalizzato a mantenere la produzione dei sistemi all’interno del tessuto produttivo locale, attraverso una selezionata rete di fornitori, generando così un impatto positivo anche mediante l’indotto.
“Abbiamo deciso di investire molti anni fa su una filiera corta, dove i fornitori sono partner, raggiungendo importanti risultati, partendo proprio da questa Valle – ricordano il vicepresidente Cavirani e il presidente Grassi -. Vogliamo restituire valore a questa terra, investendo per riqualificare aree e strutture, proponendo progetti di qualità, offrendo opportunità di formazione in grado di valorizzare i giovani, creando occupazione qualificata con un impatto importante su tutta la filiera produttiva. Il nostro obiettivo è sempre quello di crescere contribuendo al tempo stesso alla creazione di un ecosistema rigenerativo”.
“Il territorio – concludono – è una leva fondamentale per il nostro Gruppo con cui condividiamo valori forti che ci aiutano a superare ogni sfida, con la consapevolezza di rappresentare una risorsa per le comunità che vi abitano”.