Innovazione

Nuova Agenda Europea dell’Innovazione: opportunità in arrivo per startup e scaleup

"L'innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico rafforzerà la leadership tecnologica dell'Europa e genererà soluzioni innovative alle pressanti sfide sociali, come i cambiamenti climatici e le minacce informatiche".

La Commissione Europea è pronta a lavorare in direzione della Nuova Agenda Europea dell’Innovazione: l’obiettivo è quello di dare una spinta, a partire probabilmente dalla metà del 2023, all’innovazione grazie all’apporto di startup e scaleup deep tech.

“Vogliamo essere il posto in cui i migliori talenti lavorano di concerto con le migliori imprese e l’innovazione a elevatissimo contenuto tecnologico prospera e crea in tutto il nostro continente soluzioni innovative pionieristiche che ispireranno il mondo”

Perché una nuova Agenda Europea dell’Innovazione

La necessità di una nuova Agenda Europea dell’Innovazione nasce anche dal mutato scenario connesso al conflitto fra Russia e Ucraina: le continue minacce da parte del Presidente Putin sul taglio della fornitura di gas e di energia elettrica, oltre che l’aumento dei costi vivi delle materie prime e delle componenti elettroniche, ha spinto una riflessione urgente e concreta sul futuro e sullo sviluppo dell’Eurozona.

Già qualche mese fa, infatti, l’Europa ha lanciato il Chips ACT con 43 miliardi di investimenti, fino al 2030, per rafforzare l’industria dei semiconduttori. Ma adesso è arrivato il momento di guardare alle innumerevoli realtà tecnologiche, come startup e scaleup, che saranno gli “attori” delle azioni previste dalla nuova Agenda Europea dell’Innovazione.

“Mettendosi alla guida dell’innovazione, in particolare della nuova ondata di innovazioni ad elevatissimo contenuto tecnologico che presuppone attività di R&S pionieristiche e ingenti investimenti di capitale, l’Europa rafforzerà il suo ruolo di punta nel plasmare le transizioni verde e digitale.

L’innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico rafforzerà la leadership tecnologica dell’Europa e genererà soluzioni innovative alle pressanti sfide sociali, come i cambiamenti climatici e le minacce informatiche. È probabile che tali innovazioni alimentino e arricchiscano tutti i settori, dalle energie rinnovabili alle agrotecnologie, dall’edilizia alla mobilità e alla salute, rafforzando la sicurezza alimentare, riducendo la dipendenza energetica, migliorando la salute delle persone e rendendo le nostre economie più competitive.

Le gravi conseguenze della guerra di aggressione della Russia hanno reso queste questioni ancora più urgenti e indotto cambiamenti politici strategici per garantire la prosperità e la sicurezza dell’UE”.

Le azioni previste dalla Nuova Agenda Europea dell’Innovazione

Promuovere i sistemi di innovazione, le strategie di sviluppo sostenibile, la transizione digitale e verde, facilitare gli investimenti in ricerca e sviluppo senza lasciare da parte i grandi temi della cultura, dei diritti, dei giovani e della povertà: potrebbe essere questa la sintesi dei punti nevralgici della Nuova Agenda Europea dell’Innovazione.

Le azioni previste, infatti, rientrano nei più ampi scenari legati al:

  • migliorare l’accesso ai finanziamenti per le start-up e le scale-up europee, ad esempio mobilitando fonti di capitale privato non sfruttate e semplificando le norme in materia di quotazione in borsa;
  • migliorare le condizioni in cui gli innovatori possono sperimentare nuove idee in spazi di sperimentazione normativa;
  • contribuire alla creazione di “valli regionali dell’innovazione”, che rafforzeranno e collegheranno meglio gli attori dell’innovazione in tutta Europa, anche nelle regioni in ritardo di sviluppo;
  •  attrarre e trattenere talenti in Europa, ad esempio attraverso la formazione di 1 milione di talenti nell’innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico, sostenendo maggiormente le donne innovatrici e innovando con stock option per i dipendenti delle start-up;
  • migliorare il quadro politico mediante terminologie, indicatori e serie di dati più chiari, nonché sostenendo gli Stati membri nell’elaborazione e nell’esecuzione delle politiche pubbliche.

La nuova agenda europea per l’innovazione prevede 25 azioni specifiche nell’ambito di cinque iniziative faro:

  • il finanziamento delle scale-up mobiliterà investitori istituzionali e altri investitori privati in Europa affinché investano nelle start-up europee ad altissima tecnologia e traggano i benefici derivanti dalla loro espansione.
  • Si faciliterà l’innovazione aprendole la strada mediante spazi di sperimentazione e appalti pubblici, grazie al miglioramento delle condizioni quadro, compresi gli approcci sperimentali alla regolamentazione (ad esempio spazi di sperimentazione normativa, banchi di prova, laboratori viventi e appalti per l’innovazione).
  • Accelerando e rafforzando l’innovazione negli ecosistemi europei dell’innovazione in tutta l’UE si sosterrà la creazione di valli regionali dell’innovazione e si aiuteranno gli Stati membri e le regioni a destinare almeno 10 miliardi di € a progetti interregionali concreti di innovazione, anche per quanto riguarda l’innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico per le principali priorità dell’UE. Si sosterranno inoltre gli Stati membri nella promozione dell’innovazione in tutte le regioni attraverso l’uso integrato degli strumenti della politica di coesione e di Orizzonte Europa.
  • Promuovendo, attraendo e trattenendo i talenti nell’innovazione ad altissimo contenuto tecnologico si garantiranno lo sviluppo e il flusso di talenti essenziali nelle tecnologie di punta, all’interno dell’UE e in provenienza da altri paesi, mediante una serie di iniziative, tra cui un sistema di tirocini dell’innovazione per start-up e scale-up, un bacino di talenti europeo per aiutare le start-up e le imprese innovative a reperire talenti fuori dell’UE, un programma di imprenditorialità e leadership femminile e un’iniziativa pionieristica a favore delle stock option per i dipendenti di start-up.
  • Il miglioramento degli strumenti di elaborazione delle politiche sarà fondamentale per lo sviluppo e l’impiego di serie di dati solide e comparabili e di definizioni condivise (start-up, scale-up) che possano orientare le politiche a tutti i livelli in tutta l’UE e ne garantiscano un miglior coordinamento a livello europeo in seno al forum del Consiglio europeo per l’innovazione.

Federica Colucci

Napoletana, classe 1990, Federica Colucci è giornalista, HR e communication specialist. Già responsabile della comunicazione dell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha come expertise i temi del lavoro, del welfare e del terzo settore. È l'anima e la coordinatrice di F-Mag.

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