Impresa e Startup

Credito di imposta formazione 4.0: aumentano le percentuali per le aziende

Aumenta al 70% per le piccole imprese e al 50% per le medie imprese il credito di imposta formazione 4.0

Cambia il credito di imposta formazione 4.0: la misura dedicata al reskilling e upskilling dei lavoratori dipendenti diventerà, nel prossimo autunno, più “generosa” nei confronti delle aziende (ma con l’applicazione di controlli maggiori).

La misura si rivolge a tutte le aziende del territorio italiano, purché rispettino gli obblighi di sicurezza sul lavoro e gli adempimenti retributivi e contributivi nei confronti del personale dipendente.

Come cambia il credito di imposta formazione 4.0

Il credito di imposta formazione 4.0, previsto nel Piano Industria 4.0, prevede il riconoscimento di un credito esigibile nell’anno solare successivo l’erogazione della formazione alle aziende che coinvolgono il personale dipendente in percorsi di riqualificazione tecnologica e digitale creando o consolidando le competenze nelle tecnologie abilitanti necessarie a realizzare il paradigma 4.0.

A partire dall’anno 2022 – quindi, le novità in merito al credito di imposta formazione 4.0 non sono retroattive e non si applicheranno per i progetti di formazione svolti nell’anno 2021 – prevedono un aumento della percentuale del credito di imposta formazione così ripartita:

  • 70% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 300 mila euro per le piccole imprese, a condizione che le attività formative siano erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico di prossima emanazione e che i risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle suddette competenze siano certificati secondo le modalità stabilite con il medesimo decreto ministeriale;
  • 50% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250 mila euro per le medie imprese, a condizione che le attività formative siano erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico di prossima emanazione e che i risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle suddette competenze siano certificati secondo le modalità stabilite con il medesimo decreto ministeriale;
  • 30% delle spese ammissibili per le grandi imprese nel limite massimo annuale di 250 mila euro.

Inoltre, la misura del credito di imposta formazione 4.0 è aumentata per tutte le imprese, fermo restando i limiti massimi annuali, al 60% nel caso in cui i destinatari della formazione ammissibile rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati, come definite dal decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 17 ottobre 2017.

Cosa finanzia la formazione 4.0

Per ottenere il nuovo credito di imposta formazione 4.0 è necessario sottoscrivere, attraverso Enti accreditati al Ministero dello Sviluppo Economico, le Università, gli ITS, i Centri di Competenza e gli EDIH (European Digital Innovation Hubs) presenti sul territorio, progetti formativi che certifichino le competenze in ingresso e in uscita dei dipendenti coinvolti nella formazione.

I progetti di formazione dovranno riguardare:

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud e fog computing;
  • cyber security;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo macchina;
  • manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione digitale dei processi aziendali.

Le spese ammissibili al nuovo credito di imposta formazione 4.0 sono:

  • spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
  • costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione. Sono escluse le spese di alloggio, ad eccezione delle spese di alloggio minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità;
  • costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
  • spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.

Cosa fare per ottenere il credito di imposta formazione 4.0

Per ottenere il credito di imposta formazione 4.0, il MISE informa che:

Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e in quelle relative ai periodi d’imposta successivi fino a quando se ne conclude l’utilizzo.

Il credito è utilizzabile, esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Ai fini dell’ammissibilità al credito d’imposta, l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili deve risultare da apposita certificazione – da allegare al bilancio – rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Le imprese non soggette a revisione legale dei conti devono comunque avvalersi delle prestazioni di un revisore legale dei conti o di una società di revisione legale dei conti. Sono escluse dall’obbligo di certificazione le imprese con bilancio revisionato.

Per ottenere maggiori dettagli per l’avvio delle attività, però, occorrerà attendere la registrazione del Decreto presso la Corte dei Conti e la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Federica Colucci

Napoletana, classe 1990, Federica Colucci è giornalista, HR e communication specialist. Già responsabile della comunicazione dell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha come expertise i temi del lavoro, del welfare e del terzo settore. È l'anima e la coordinatrice di F-Mag.

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