Interviste

Carabetta (M5S): “Startup? Continueremo a chiedere la costituzione online”

"Il ripristino del passaggio notarile in via esclusiva significherebbe contravvenire alle intenzioni assunte a livello comunitario in materia di semplificazione e digitalizzazione"

Negli ultimi mesi la vicenda della costituzione online delle startup ha fatto molto discutere. Il Consiglio Nazionale del Notariato, dopo essersi visto rigettare, nel 2017 – dal Tar del Lazio il ricorso presentato contro il decreto del Mise che consentiva alle startup innovative di costituirsi online anche in assenza di atto pubblico, si è rivolto al Consiglio di Stato che, lo scorso 29 marzo, ha annullato il decreto ministeriale sostenendo che “il controllo notarile in sede di costituzione di srl e startup è a presidio della legalità”. 

E’ in questo quadro che si inserisce l’emendamento presentato al Decreto Sostegni bis dal deputato del Movimento 5 Stelle Luca Carabetta volto a ripristinare la possibilità per le startup di costituirsi online e senza atto pubblico. Lo scorso 16 giugno la Commissione Bilancio della Camera si è espressa riammettendo solo parte del correttivo. Nei fatti ha trovato accoglimento solo il punto relativo alla legittimità di 3500 startup che si sono costituite online dal 2016 su cui la sentenza del Consiglio di Stato aveva posto dubbi. A parlarne con F-Mag, ribadendo l’intenzione a ripresentare l’emendamento nella parte non accolta, è proprio Carabetta.  

Onorevole, il suo emendamento per la costituzione online semplificata delle startup è stato parzialmente riammesso, che significa?
“La Commissione ha deliberato l’inammissibilità per materia, poiché considerata non coerente con il contenuto del DL Sostegni bis, della parte relativa alla costituzione online semplificata per le startup attraverso l’atto pubblico notarile senza la presenza fisica del notaio, ma attraverso piattaforma web e firma digitale. Una procedura telematica in grado di consentire la redazione dell’atto costitutivo di una scrittura informatica privata. Ma ha accolto la parte con cui si rende legittima la costituzione di 3500 startup innovative che si sono costituite online dal 2016”.  

Una partita vinta a metà, adesso che succederà?
“Ripresenterò la richiesta di rendere legittima la costituzione online semplificata delle startup allargandola alle società Srl o alle Srls, con doppia opzione notaio – senza notaio, nel prossimo provvedimento utile. Il ripristino del passaggio notarile in via esclusiva significherebbe contravvenire alle intenzioni assunte a livello comunitario in materia di semplificazione e digitalizzazione”.

Uno degli obiettivi del PNRR è quello di attuare la transizione digitale. Le risorse che il Paese avrà a disposizione sono ingenti, come evitare di sprecarle?
“Servono programmazione e lungimiranza. Alle risorse economiche che avremo a disposizione dovremo unire nuove semplificazioni amministrative e il superamento della rete unica. A giocare un ruolo importante sarà la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. Non è un caso che il DL Governance e Semplificazioni punti, tra le altre cose, a semplificare le comunicazioni tra PA e cittadini e di favorire l’integrazione dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente con le altre banche dati pubbliche. Il PNRR sarà articolato in progetti e per quanto riguarda la digitalizzazione e l’innovazione sarà fondamentale creare sinergie istituzionali e coinvolgere il mondo delle startup, quello dell’università e della ricerca e il sistema produttivo. In questo modo saremo in grado non solo di creare nuove opportunità per l’intero Paese ma anche di attrarre investimenti dall’estero”. 

Loredana Lerose

Giornalista pubblicista, laureata in sociologia. Di origine lucana, trapiantata a Napoli da più di vent'anni, appassionata di danza, teatro, letteratura e psicologia. Scrive per il quotidiano Cronache di Napoli dal 2009.

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