Istituzioni

PIL, Tozy (Credit Agricole): “in primo trimestre Italia migliora rispetto alle stime, nonostante il calo”

La stima preliminare del PIL italiano comunicata la scorsa settimana dall’Istat “è leggermente migliore del previsto con un -0,2% contro una previsione di -0,3% nel nostro scenario di aprile e -0,5% per il Documento economico e finanziario”.

Lo segnala Credit Agricole in una nota firmata dall’economista Sofia Tozy, che sottolinea come “il rimbalzo della produzione industriale di febbraio, fortemente negativa a gennaio, ha contenuto il calo del valore aggiunto industriale“.

Il PIL cresce?

“Le imprese, in particolare nel settore manifatturiero, restano resilienti nonostante i forti vincoli che gravano sull’offerta (aumento dei costi, problemi di approvvigionamento)” mentre – spiega la banca francese – “l’elevata inflazione sembra avere un impatto maggiore sulle attività di servizi ancora indebolite dal periodo di Covid-19”.

“In un contesto in cui l’aumento dei prezzi sta tagliando il reddito disponibile reale, sono queste spese altamente ‘elastiche’ a risentire” delle modifiche di comportamento delle famiglie. Nel complesso – continua la nota – regge la fiducia, soprattutto quella delle imprese, sebbene questo sviluppo positivo nasconda disparità settoriali“. Tuttavia, la situazione per quanto riguarda i vincoli di approvvigionamento resta ancora preoccupante conclude la nota.

Secondo l’Istat, nel primo trimestre del 2022 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e sia cresciuto del 5,8% in termini tendenziali.

Il primo trimestre del 2022 ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al primo trimestre del 2021.

La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, di una riduzione in quello dei servizi e di una stazionarietà nell’industria. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2022 è pari a +2,2%.

Romolo Napolitano

Giornalista professionista dal 2011 è stato, non ancora trentenne, caporedattore dell’agenzia di informazione videogiornalistica Sicomunicazione. Ha lavorato 3 anni negli Stati Uniti in MSC. Al suo ritorno in Italia si è occupato principalmente di uffici stampa e comunicazione d'impresa. Attualmente è giornalista, copywriter e videomaker freelance. Si occupa, tra le altre cose, di tecnologie, nautica e sociale.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button