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Life: verso un’economia sostenibile. Il bando 2023 per l’ambiente e il clima

La Commissione europea ha pubblicato i bandi 2023 relativi a LIFE, il programma per l’ambiente e l’azione per il clima, che è il principale strumento per la realizzazione del Green deal europeo.

Il bando LIFE prevede, in questo caso, progetti d’azione standard (SAP) nel quadro del sottoprogramma Economia circolare e qualità della vita: l’obiettivo è quello di sostenere progetti tesi a facilitare la transizione verso un’economia sostenibile, circolare, priva di sostanze tossiche, efficiente dal punto di vista energetico e resiliente al clima e a proteggere, ripristinare e migliorare la qualità dell’ambiente.

Gli obiettivi del bando Life 2023

I progetti di azione standard (SAP) che corrispondono ai progetti “tradizionali” della precedente programmazione di LIFE, hanno l’intento di:

  • sviluppare, dimostrare e promuovere tecniche, metodi e approcci innovativi, ovvero soluzioni nuove rispetto allo stato dell’arte a livello di Stato membro o di settore attuate su scala operativa e in condizioni tali da consentire un impatto significativo;
  • contribuire alla base di conoscenza e all’applicazione delle migliori pratiche, definizione che comprende soluzioni, tecniche, metodi e approcci appropriati, efficienti e all’avanguardia (a livello di Stato membro o di settore), attuate su scala operativa e in condizioni da consentire un impatto significativo;
  • sostenere lo sviluppo, l’attuazione, il monitoraggio e l’applicazione della legislazione e della politica dell’UE, anche migliorando la governance a tutti i livelli, in particolare rafforzando le capacità degli attori pubblici e privati e il coinvolgimento della società civile;
  • catalizzare la diffusione su larga scala di soluzioni tecniche e politiche di successo replicando i risultati, integrando gli obiettivi correlati in altre politiche e nelle pratiche del settore pubblico e privato, mobilitando investimenti e migliorando l’accesso ai finanziamenti.

Quali progetti sono candidabili a LIFE?

I SAP previsti dal progetto LIFE possono essere vicini al mercato, ossia mirare non solo a fornire soluzioni ambientali migliori, ma anche a garantire che tali soluzioni siano ampiamente adottate attraverso un esplicito approccio orientato al mercato.

Per questo motivo, il bando comprende 2 topic (una proposta progettuale deve riguardare un solo topic). In particolare, il Topic 1 – Circular Economy, resources from Waste, Air, Water, Soil, Noise, Chemicals,
Bauhaus (ID: LIFE-2023-SAP-ENV-ENVIRONMENT) ha come Sub-topic (un progetto può riguardare un massimo di due sub-topic):

  1. Economia circolare e rifiuti, ossia:

    » Recupero di risorse dai rifiuti: Implementazione di soluzioni innovative a sostegno di materiali, componenti o prodotti riciclati a valore aggiunto per una serie di aree specifiche.

    » Economia circolare e ambiente: Implementazione di modelli o soluzioni commerciali e di consumo per sostenere le catene del valore, in particolare quelle dei prodotti chiave definite nel nuovo
    piano d’azione dell’UE per l’economia circolare, con l’obiettivo di ridurre o prevenire l’uso delle risorse e i rifiuti.

    Modelli e soluzioni dovrebbero considerare le prestazioni ambientali dell’intera catena del valore ma possono anche concentrarsi su una fase specifica della stessa. Particolare attenzione dovrà essere data al coinvolgimento e alla partecipazione attiva delle PMI.

    Nell’ambito del progetto LIFE, la priorità è data ai progetti che minimizzano o eliminano l’impatto ambientale, senza semplicemente spostare gli impatti negativi altrove/in altre fasi del ciclo di vita del
    prodotto.

    Inoltre, i progetti che si occupano di prevenzione dei rifiuti dovrebbero possibilmente coinvolgere i cittadini, attraverso l’informazione e la sensibilizzazione sulle prestazioni ambientali associate alla soluzione proposta (per incoraggiare acquisti più consapevoli) e sui sistemi di restituzione, raccolta e recupero disponibili e il significato delle etichette relative alle prestazioni ecologiche e al riciclaggio.
  2. Aria, ossia: saranno finanziati progetti riguardanti l’attuazione della legislazione sulla qualità dell’aria e approccio globale ai problemi ambientali urbani, industriali e rurali correlati. I progetti devono fare riferimento alla riduzione degli inquinanti atmosferici, in particolare PM, NOx e/o ammoniaca. Nel dettaglio:

    Legislazione sulla qualità dell’aria e direttiva NEC (Limiti emissioni nazionali), ossia miglioramento della qualità dell’aria e riduzione delle emissioni di particolato (PM) in aree con un elevato utilizzo di combustibili solidi come biomassa, carbone e torba per il riscaldamento domestico, oppure con elevate emissioni di PM derivanti da (ri)costruzione, cave, miniere, movimentazione di minerali o altre attività che generano polvere, se non coperte dalla IED (direttiva sulle emissioni industriali);

    Mobilità sostenibile: nel progetto LIFE è rivolta sia al trasporto stradale per ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici e contribuire al rispetto degli standard di qualità dell’aria che mobilità sostenibile diversa dal trasporto su strada, compresi il trasporto marittimo, i porti, l’aviazione e la mobilità dei macchinari mobili non stradali, le loro infrastrutture di supporto e la logistica;

    Riduzione delle emissioni di ammoniaca, metano e PM dall’agricoltura a sostegno dell’attuazione del Codice di buone pratiche aggiornato dell’UNECE per la riduzione delle emissioni dall’agricoltura.

    Direttiva sulle emissioni industriali, ossia: applicazione di tecniche di prevenzione e abbattimento dell’inquinamento indicate nella Direttiva sulle emissioni industriali (IED) come tecniche emergenti o sviluppo-e applicazione di tecniche di prevenzione e abbattimento dell’inquinamento (i progetti si concentreranno sulla riduzione degli inquinanti atmosferici e dovranno riguardare in particolare PM2.5, NOX, SO2, NH3 e/o NMVOCs generati da impianti industriali regolamentati dalla Direttiva IED).
  3. Acqua: nel progetto LIFE saranno finanziati progetti riguardanti lo sviluppo e l’attuazione di azioni che possano aiutare gli Stati membri a muoversi verso una gestione realmente integrata delle risorse
    idriche, a ridurre le pressioni sull’acqua (qualità e quantità), a promuovere soluzioni basate sulla natura e a sostenere la Strategia dell’UE per la biodiversità.

    Quantità e qualità dell’acqua: miglioramento della qualità dell’acqua; implementazione di azioni di gestione del rischio di alluvione e/o siccità; progetti innovativi che affrontano le pressioni idro-morfologiche identificate nei Piani di gestione dei bacini idrografici e derivanti dagli usi del suolo o
    dell’acqua; misure innovative di risparmio idrico.

    – Gestione delle acque marittime e costiere:
    applicazione di soluzioni innovative per garantire la protezione e la conservazione di mari, oceani e delle loro coste, promuovendo attività umane sostenibili, comprese iniziative volte a ridurre la pressione delle attività umane sull’ambiente
    marino e ad affrontare almeno uno dei seguenti temi: rumore subacqueo, rifiuti marini e/o contaminanti, perturbazione e danneggiamento dei fondali marini, esame e riduzione degli impatti dello sfruttamento e dell’esplorazione delle profondità marine, pesca eccessiva e/o catture accessorie accidentali, apporti di nutrienti e di materia organica da parte di agricoltura o acquacoltura, navigazione.

    Servizi idrici: applicazione di tecnologie e strumenti innovativi per i sistemi di trattamento
    dell’acqua potabile e delle acque reflue urbane; applicazione di strumenti innovativi che garantiscano l’efficienza delle risorse nella fornitura di servizi idrici conformi alla direttiva sull’acqua potabile e alla direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane per la popolazione che vive nelle aree rurali; miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle soluzioni innovative e/o delle opzioni di trattamento innovative relative all’acqua riciclata/recuperata.
  4. Suolo, ossia progetti volti a contribuire agli impegni sul suolo stabiliti nella Strategia dell’Unione Europea per la Biodiversità verso il 2030 come attuazione di azioni per proteggere la qualità del suolo dell’UE, ripristino, protezione e miglioramento della salute del suolo e prevenzione del
    suo degrado, compresa la perdita di suolo.
  5. Rumore, cioè soluzioni ad alta sostenibilità ambientale ed economica per una riduzione sostanziale
    del rumore all’interno di aree urbane densamente popolate.
  6. Prodotti chimici, ossia: prevenzione e riduzione dell’impatto sull’ambiente o sulla salute umana di
    sostanze pericolose; prevenzione e riduzione dell’impatto sull’ambiente e sulla salute umana della
    produzione e dell’uso di sostanze chimiche lungo tutta la catena del valore; innovazioni digitali per strumenti, metodi e modelli avanzati e capacità di analisi dei dati per abbandonare anche la sperimentazione animale; implementazione di soluzioni sicure e da progettazione sostenibile; facilitazione dell’attuazione della Direttiva Seveso III (Direttiva 2012/18/UE) sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi a determinate sostanze pericolose.
  7. Un Nuovo Bauhaus europeo, cioè progetti riguardanti una serie di priorità che contribuiscono all’attuazione del NEB:
    – riduzione olistica dell’impatto ambientale dei nuovi edifici;
    – distretti circolari che prevedono la creazione di catene di valore circolari per stimolare le economie urbane e al contempo produrre una rigenerazione urbana e territoriale;
    – progetti di mantenimento/ripristino della biodiversità che contribuiscano all’iniziativa NEB, compresi ad es. la dimostrazione di pratiche rispettose della biodiversità per l’isolamento energetico degli edifici, approcci architettonici innovativi per edifici rispettosi della fauna selvatica, ecc.

    Nell’ambito del progetto LIFE, il Topic 2 – Environmental Governance (ID: LIFE-2021-SAP-ENV-GOV) prevede come Sub-topic:
  8. Supporto al processo decisionale e agli approcci volontari delle pubbliche amministrazioni:
    – Migliorare la capacità della PA di implementare una visione olistica dell’ambiente, compresa la gestione, il monitoraggio e la valutazione di piani, programmi e iniziative ambientali, coinvolgendo le autorità responsabili, anche attraverso la collaborazione istituzionale a diversi livelli territoriali e/o in partenariato con soggetti privati;

    – Sviluppo, promozione, implementazione e/o armonizzazione di uno o più dei seguenti strumenti e approcci volontari e loro utilizzo da parte di enti che mirano a ridurre l’impatto ambientale delle loro attività, prodotti e servizi, come:

    – Verifica da parte di terzi delle prestazioni delle tecnologie innovative quando sono pronte per il mercato;
    – Regole di categoria sull’impronta ambientale dei prodotti (PEFCR) e/o regole settoriali sull’impronta ambientale delle organizzazioni (OEFSR) a livello europeo per i prodotti e i settori non ancora coperti dalle regole esistenti;
    – Marchio Ecolabel UE, per la promozione di prodotti (beni e servizi) con eccellenti prestazioni ambientali, in tutti i settori di interesse e in particolare nel turismo e nella finanza, e per promuovere modelli di consumo e stili di vita sostenibili; sostegno all’uso di marchi ecologici ufficialmente riconosciuti;
    – Azioni, servizi, reti e modelli di business innovativi per promuovere l’uso di prodotti riutilizzati, riparati, ricondizionati, rigenerati anche in relazione alla durata dei prodotti e all’obsolescenza programmata; sviluppo di indicatori legati alla politica di prodotto;
    – Appalti pubblici verdi e circolari: capitolati d’appalto comuni e/o strumenti di monitoraggio dell’adozione per le autorità pubbliche con esigenze di acquisto simili, al fine di promuoverne l’adozione;
    – Collegare gli incentivi normativi, finanziari o di reputazione alle prestazioni ambientali utilizzando l’EMAS;
    – Valutazione e rendicontazione delle prestazioni di sostenibilità degli edifici.
  9. Garanzia di conformità ambientale e accesso alla giustizia, ossia, per il progetto LIFE: sostenere la garanzia di conformità ambientale; promuovere l’effettiva partecipazione del pubblico e l’accesso alla giustizia in materia ambientale tra il pubblico, le ONG, gli avvocati, la magistratura, le
    amministrazioni pubbliche o altre parti interessate.
  10. Cambiamento comportamentale e iniziative di sensibilizzazione, cioè sensibilizzazione ai problemi ambientali, alle politiche, agli strumenti e/o alla legislazione ambientale dell’UE presso i destinatari interessati, con l’obiettivo di modificare la loro percezione e promuovere comportamenti e pratiche rispettosi dell’ambiente e/o l’impegno diretto dei cittadini.

    – I problemi ambientali, le politiche ambientali dell’UE, gli strumenti e/o la legislazione cui si rivolgono devono essere direttamente collegati a una o più delle priorità del programma: il Green Deal europeo, il Piano d’azione per l’economia circolare e il Piano d’azione “Inquinamento zero”.

Chi e come partecipare al progetto LIFE

Sono ammissibili alla presentazione di una proposta progettuale al bando LIFE le persone giuridiche,
pubbliche e private, stabilite in uno dei Paesi ammissibili a LIFE, ovvero Stati dell’Eurozona, compresi
Paesi e territori d’Oltremare, e alcuni altri Paesi, le organizzazioni internazionali.

Per la presentazione di una proposta progettuale è necessario utilizzare la documentazione specificamente predisposta per il topic di riferimento.

Il contributo Europeo può coprire fino al 60% dei costi del progetto per entrambi i topic. Nel dettaglio, secondo il bando LIFE, per il topic LIFE-2023-SAP-ENV-ENVIRONMENT il budget complessivo del progetto deve essere compreso fra 2 e 10 milioni di euro (saranno finanziati indicativamente 31 progetti); per il topic LIFE-2023-SAP-ENV-GOV il budget complessivo del progetto deve essere compreso fra 0,7 e 2 milioni di euro (saranno finanziati indicativamente 7 progetti).

Il bando LIFE scade il prossimo 6 settembre 2023. Per maggiori informazioni si consiglia di visionare il sito ufficiale.

Redazione

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