Luciano Canova e l’educazione finanziaria su Tik Tok: “Un modo nuovo per arrivare alle persone”
Un professore universitario che, in sessanta secondi, regala pillole di economia e finanza: è Luciano Canova, che racconta su TikTok il mondo dell'economia alla portata di tutti
Una sera ero sul divano e pigramente swappavo i video su Tik Tok per rilassarmi dopo una giornata intensa. Ho trovato così Luciano Canova, diventato ormai famoso per i suoi video in cui divulga in un minuto pillole di educazione finanziaria, quasi sempre accompagnato dai mattoncini Lego per fissare meglio i concetti. Mi ha subito colpito per la sua capacità di semplificare argomenti complessi come quelli dell’educazione finanziaria, di cui se ne parla sempre troppo poco, in un contesto in cui non ti aspetti di trovare contenuti del genere: Tik Tok.
Ho deciso così di contattarlo e di chiedergli: ma cosa fa nella vita Luciano Canova?
“Sono un’economista e insegno economia in un master post-universitario presso la “Scuola Enrico Mattei”, oltre ad aver collezionato diverse docenze presso le Università italiane. Insegno soprattutto Economia Comportamentale, è il mio ramo di studi prevalente. Da diversi anni faccio anche divulgazione, ho scritto diversi saggi di economia e di economia comportamentale, ma anche su testate e piattaforme”
Ed è arrivato su Tik Tok…
“Si, è il social dove ho più follower – pochi rispetto ad un’influencer, sono circa 30mila, ma tanti per l’argomento che tratto. È nato come una curiosità, un esercizio quotidiano per provare a divulgare in pillole nozioni di economia e invece poi ogni giorno cerco di fare la mia pillola”
Beh, da un punto di vista di percezione sociale Tik Tok solitamente è “bollato” come social per ragazzi, fra balletti e challenge si può pensare che ci sia poco spazio per argomenti più seri. E invece…
“Eh lo so, infatti ero curioso: ho iniziato un annetto fa osservando mio nipote che ovviamente è su Tik Tok, mi diverte il social e mi divertiva l’idea di provare a fare qualcosa di utile e interessante per il prossimo. A volte anche i balletti, che uno da “boomer” minimizza, in realtà sono una modalità di espressione fantastica dei ragazzi di oggi, c’è tanta cura e attenzione e alcuni sono veramente bravissimi”
Quindi come si è inserito in questo contesto?
“Ho iniziato per caso, con un video con i mattoncini sul caso di Game Stop e della speculazione in borsa che c’era stata lo scorso anno. Il video è andato virale – sempre rispetto al tema, parliamo di centomila visualizzazioni – ma ho riscontrato ben presto dell’interesse reale per le pillole di educazione finanziaria. Il mio obiettivo è quello di produrre una video pillola al giorno per fare divulgazione soprattutto in materia economica e statistica, o di rispondere alle curiosità delle persone che mi scrivono. E da lì è nata questa attività ormai quotidiana, nel mio piccolo ho un pubblico che interagisce e si incuriosisce, è bello sapere di poter dare degli spunti e stimolare curiosità ed intuizioni attraverso i social. Anche se, lo dico sempre, non basta fermarsi alla pillola o al contenuto, occorre sempre poi approfondire gli argomenti trattati”
L’economia e l’educazione finanziaria sono temi complessi, che però rende semplici soprattutto per i più giovani. Come si sente, da professore universitario, in questo ruolo?
“Nella mia vita ho sempre cercato di arrivare alle persone, anche quando ho tenuto il podcast “Favolose Economia” che ha raccontato in tre stagioni l’economia a partire dal mondo delle favole e delle storie. Quindi in realtà ho seguito un’inclinazione personale. Chiaramente nei video si semplifica, a volte anche troppo, ma non è in sessanta secondi che si può ottenere la piena conoscenza di un argomento: la cosa che mi preme è quella di arrivare al cuore delle persone, anche dei ragazzi e delle ragazze più giovani. E Tik Tok è un social validissimo, che travalica i confini dell’insegnamento e del mondo accademico: a volte si da per scontato che per insegnare alle persone ci sia bisogno di un’aula e di un corso, in realtà basta mettersi lì, con un po’ di tempo, e provare a semplificare argomenti difficili. Ma sto ancora imparando tanto”
In che senso?
“Beh su alcuni temi mi rendo conto che la sfida di avere un solo minuto implica la capacità di saper semplificare il più possibile, ma senza rendere l’argomento banale. Occorre però un buon ritmo per spiegare tutto: il social mi aiuta anche ad ascoltare le esigenze di chi mi segue, anche se non è sempre tutto rose e fiori”
Cioè? Cosa è successo?
“In un video sulle statistiche dei vaccini mi è capitato di essere attaccato, offeso, colpito da una vera e propria shitstorm da parte di No Vax. Ma io non stavo convincendo nessuno – perché su argomenti del genere nessuno può essere convinto, stavo solo traducendo i numeri in realtà. Ho vissuto male questo imbruttimento del social, che non riguarda solo Tik Tok ma anche le altre piattaforme spesso si trasformano in un’arena di insulti, perché amplifica tantissimo la community ma in realtà lo schieramento in fazioni limita moltissimo il dialogo, soprattutto se si utilizzano i profili anonimi. Sto imparando però ad avere le spalle larghe, perché mi piace parlare con le persone e voglio continuare a divulgare informazioni utili”.