Messa: “Al Tecnopolo con supercomputer Leonardo apriamo una porta verso il futuro”
Secondo quanto riporta ADNKronos, il Ministro dell’Università e Ricerca Maria Cristina Messa in visita al Tecnopolo di Bologna, dove è stato installato il supercomputer di Leonardo, il quinto più potente del mondo, ha rilevato che
“Leonardo è una porta verso il futuro. Grazie al supercomputer sarà possibile sviluppare nuovi approcci di medicina personalizzata e predittiva; rendere più affidabili le previsioni meteo e prevedere eventi naturali catastrofici; sviluppare materiali sempre più tecnologici; realizzare ricerche e prospezioni minerarie sempre più accurate; intervenire con sempre più accuratezza nel campo della sicurezza nazionale e dell’intelligenza artificiale”.
Il Ministro Messa si è recata in visita al Tecnopolo con la Commissaria europea per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Istruzione e la Gioventù, Mariya Gabriel, e con il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, per un evento internazionale.
Il Tecnopolo di Bologna, hub di innovazione e ricerca italiano
“L’hub di Bologna – ha detto Messa- è stato ideato, sviluppato e realizzato secondo tre linee in particolare. Prima di tutto, è partito dall’analisi delle forze di ricerca e sviluppo di Regione Emilia-Romagna che qui ha concentrato molti sforzi. Secondo, partendo da queste forze è stata creata una rete inclusiva di tutte le realtà che potessero avere un ruolo in quest’area. Il terzo punto forte è stato quello di aver disegnato e costruito questo Hub insieme all’Europa. Di questo bisogna ringraziare il ministro Bianchi, che è stato il vero fautore del progetto”.
“Gli oltre 120.000 metri quadrati dell’ex Manifattura Tabacchi di Bologna sono ora sede del Tecnopolo, un polo nazionale ed europeo dedicato alle nuove tecnologie, ai big data, alla climatologia e allo sviluppo umano. Il Tecnopolo – ha ricordato il ministro – è stato scelto come sede di due infrastrutture strategiche essenziali per l’Italia e l’Europa: il nuovo Data Center del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a medio raggio (Ecmw) e Leonardo, uno dei più potenti supercomputer al mondo”.
La titolare del Mur ha rilevato che “il ministero dell’Università e della Ricerca è orgoglioso di aver sostenuto il progetto di trasferimento del Data Center Ecmwf con un contributo di quasi 44 milioni di euro e di sostenere annualmente il Data Center con 4 milioni di euro. Il Data Center ospiterà il più grande archivio al mondo di dati meteorologici. Grazie anche all’impegno e alle risorse investite dal Ministero e dalla Regione Emilia-Romagna – un grazie di cuore a Patrizio Bianchi per il suo straordinario lavoro nel suo precedente ruolo – il trasferimento è stato completato in meno di due anni, nonostante le difficoltà dovute all’emergenza pandemica”.
“Dieci megawatt di potenza installata, due sale dati di 1.000 metri quadrati, due spazi di stoccaggio dati di 500 metri quadrati ciascuno, 50 km di cavi elettrici, 20.000 metri cubi di cemento, 2.000 tonnellate di acciaio. Questi numeri danno un’idea della grandezza di questo nuovo Data Center. Accanto al Data Center, siamo molto orgogliosi e soprattutto pronti a ospitare Leonardo. Questo supercomputer pre-exascale mira a portare l’Italia all’avanguardia nei calcoli, nella ricerca e nell’innovazione tecnologica dell’exascale computing. Insieme ad altri sette supercomputer europei, Leonardo creerà la prima rete europea di calcolo ad alte prestazioni: EuroHpc. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha investito 120 milioni di euro nella realizzazione di questo ambizioso progetto” ha detto ancora Messa.