Cos’è Terra Next, l’acceleratore startup e PMI che investe 5mln in bioeconomia
“Terra Next nasce per potenziare la crescita delle giovani imprese italiane innovative, che devono essere in grado di offrire soluzioni sostenibili alle sfide che il mondo sta affrontando, per diventare campioni nazionali e internazionali nel processo di transizione energetica”.
Nasce Terra Next, il programma di accelerazione per startup e piccole e medie imprese innovative attive nel settore della bioeconomia. Frutto dell’iniziativa congiunta di Cdp Venture Capital, il programma è parte della Rete Nazionale Acceleratori Cdp, un network presente in tutta Italia, con l’obiettivo di aiutare la crescita di startup specializzate nei mercati a maggiore potenziale.
Terra Next vede la partecipazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center, in qualità di co-ideatore e promotore, e il supporto di Cariplo Factory che gestirà operativamente il programma. Con una dotazione iniziale di circa 3,8 milioni di euro stanziati dal Fondo Acceleratori di Cdp Venture Capital oltre a circa 1,3 milioni stanziati da Intesa Sanpaolo Innovation Center e i partners, Terra Next è progettato su un asse temporale di tre anni.
Quali sono gli step di Terra Next
Ogni anno verrà lanciato un percorso di accelerazione di 12 settimane con base a Napoli, nel quale le startup selezionate, fino a 30 nell’arco dei tre anni, avranno l’opportunità di crescere attraverso mentorship, formazione, networking e momenti di approfondimento frontale dedicati al consolidamento della value proposition e del modello di business, alla validazione tecnica e alla prototipazione delle soluzioni, al supporto al go-to-market e al fundraising.
Terra Next è rivolto alle startup e alle PMI innovative che sviluppano soluzioni e servizi nel settore della bioeconomia, che registra un valore della produzione di 317 miliardi di euro in Italia nel 2020, per accelerare competenze imprenditoriali e creare sinergie con soggetti industriali.
Nel 2020, in Italia, il settore ha impiegato due milioni di lavoratori, il 7,9% dell’occupazione totale nazionale, valore che sale al 10,7% nel solo Mezzogiorno, secondo i dati del settimo rapporto sulla Bioeconomia. L’iniziativa prevede il coinvolgimento di partner istituzionali e scientifici, quali Fondazione con il Sud, l’Università Federico II di Napoli, il Campania Digital Innovation Hub e Srm, Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, oltre a partner come Pastificio Garofalo, Gruppo Getra e Nestlé, Novamont, Aristea e Selepack.
Cariplo Factory, in collaborazione con l’Università Federico II e il Campania Digital Innovation Hub, gestirà il programma di accelerazione che sarà basato nel Campus di San Giovanni a Teduccio, polo tecnologico e uno degli ecosistemi dell’innovazione più importanti d’Italia.
La call per la selezione delle startup per il primo batch di Terra Next che partirà a giugno 2022, dedicato ai segmenti Nutraceutica, Soluzioni biobased e Agricoltura rigenerativa, è aperta da oggi fino al prossimo 30 marzo sul sito dedicato.
“La bioeconomia è al centro delle misure di sviluppo economico inclusivo dell’Unione Europea e rappresenta un settore particolarmente strategico per l’Italia, dove il suo impatto raggiunge il 12% del Pil con ampie ricadute occupazionali e sociali”, commenta Francesca Bria, presidente di Cdp Venture Capital. “Terra Next nasce per potenziare la crescita delle giovani imprese italiane innovative, che devono essere in grado di offrire soluzioni sostenibili alle sfide che il mondo sta affrontando, per diventare campioni nazionali e internazionali nel processo di transizione energetica”.
“Con questa iniziativa confermiamo e rafforziamo il sostegno alle startup e alle pmi ad alto contenuto tecnologico che operano nel settore della bioeconomia”, spiega Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo. “Il programma Terra Next si inserisce tra le numerose attività che portiamo avanti nel Mezzogiorno con istituzioni, incubatori e imprese che hanno l’obiettivo di creare valore aggiunto per l’intero territorio”.
La bioeconomia, sottolinea Riccardo Porro, chief operating officer di Cariplo Factory,
“non è soltanto una priorità del nostro tempo, ma anche un’eccellenza del Made in Italy – afferma. Grazie alla ricerca, alle nuove tecnologie e all’attivazione di processi di co-innovazione, oggi possiamo accelerare la transizione verso modelli di sviluppo sostenibili e resilienti”.