PadMed, la startup che porta in Italia il “Software as Medical Device”
La rivoluzione digitalizzata nella sanità è la sfida della PadMed, la startup biomedicale che si pone di realizzare tecnologie innovative Software as Medical Device (SaMD) per la produzione e promozione del nuovo prodotto software rivolto proprio al settore medicale.
Nell’era della digitalizzazione culturale, la sanità si dimostra uno dei principali settori su cui investire per una maggiore fruibilità e operabilità sia per pazienti che operatori sanitari. Su questa prospettiva, il principio del “sistema biomedicale integrato” residente in cloud che, in un’unica interfaccia, risponderà alle esigenze sia dei pazienti sia degli operatori sanitari.
Lo scopo è di smaterializzare veri e propri macchinari digitalizzandoli e rendendoli accessibili attraverso semplici interfacce, con dati condivisi in cloud abbattendo, anche nel medical alcuni vincoli di tempo e spazio.
Il progetto di PadMed
“PadMed – come spiegano i fondatori Enrico Furlan e Tomaso Schiaffino – appartiene al SaMD, Software as Medical Device, cioè la nuova frontiera del digitale che è destinata a crescere prepotentemente nel futuro prossimo, proprio com’è successo per l’IoT nell’ambito dell’elettronica”.
Ma come nasce e soprattutto qual è il suo scopo?
“PadMed – continuano Furlan e Schiaffino – è la nostra soluzione per la scarsa digitalizzazione e frammentazione dei servizi nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale, per altro ampiamente evidenziati anche nell’anno del PNRR. PadMed è nata nel corso della pandemia, quando ci siamo chiesti come poter concretizzare e supportare con la tecnologia e il nostro know-how di medici e pazienti le specifiche peculiarità dell’ambito medicale .
Abbiamo così deciso di rispondere alla call di Orange Lab che, per noi che proveniamo dall’imprenditoria, ha rappresentato un vero riferimento e supporto per competenza e professionalità nel mondo delle startup. Con Orange Lab, in sei mesi, abbiamo fatto passi da gigante. Abbiamo completato la fase di pre-seed con successo e trovato investitori qualificati che hanno sposato il progetto”.
Infatti, PadMed è accelerata da Orange Lab, il primo innovation hub di startup e imprese dedicato al mondo dell’economia circolare e sostenibile, ed è stata scelta con altre nove tra le 101 aziende candidate al primo round di accelerazione dello scorso luglio 2021
Per supportare la fase di crescita, PadMed ha aperto un round d’investimento ed è attualmente in fase di selezione di potenziali investitori che vogliono impegnarsi concretamente nel progetto, con un obiettivo di raccolta fino a mezzo milione di euro.
“I pro” della digitalizzazione nella Sanità
“Smaterializzare device fisici e materializzare device digitali – commentano Enrico Furlan e Tomaso Schiaffino – ci condurrà a rilevanti vantaggi finanziari, ma soprattutto una conversione green nell’impatto reale e in linea con la sostenibilità e a favore della green economy, quantificando un risparmio importante di materiali e CO2 prodotta.
La rivoluzione è totale, perché con PadMed investiamo sulla salute pubblica, ma con un occhio di riguardo all’ urgenza green del nostro pianeta. Sempre seguendo questa linea, siamo diretti verso i primi test di validazione e, da febbraio 2022, procederemo con trial presso cliniche private selezionate”.