Cultura e Spettacoli

Giffoni 53 premia una storia contro il bullismo

Una potente narrazione sulla realtà del cyberbullismo che affligge sempre più giovani vista da un’altra prospettiva: quella del bullo. Che, in un loop che ricorderà formule cinematografiche già sperimentate ma che per la sua natura su punizione e senso di colpa ricorda un po’ l’inferno di Lucifer, vivrà sempre lo stesso giorno. Per uscirne sarà costretto a rivalutare le sue azioni che fanno soffrire gli altri, ma anche lui stesso.

È la storia di “Loop” (TNM Produzioni, distribuito da Tersite Film), cortometraggio diretto da Luigi Russo con protagonisti Gabriele D’Aquino, Tonia De Micco e la partecipazione di Antonio Buonanno, che ha convinto i giurati degli Elements +10 di Giffoni 53 che hanno assegnato al corto il premio prestigioso.

Il corto

Diretto da Luigi Russo, il film segue la storia di Ciro, un adolescente talentuoso nel disegno, ma con una personalità violenta e spietata che lo ha portato a diventare il bullo della scuola.

Tuttavia, la vita di Ciro cambia radicalmente quando si ritrova intrappolato in un bizzarro loop temporale, costretto a rivivere lo stesso giorno ripetutamente. Questa condanna lo costringe a una profonda introspezione e a rivalutare le sue azioni, in particolare quelle che hanno causato sofferenza e terrore a un suo compagno di scuola.

Il tema centrale di “Loop” è la violenza del cyberbullismo, che causa danni non solo alle vittime ma anche al bullo stesso. Russo spiega che il fenomeno è una triste ripetizione di azioni ostili verso coloro che sono più deboli e riflette sul fatto che i bulli diventano schiavi delle proprie frustrazioni. L’uso della violenza e della paura, afferma, non è la via giusta, ma piuttosto, i giovani dovrebbero concentrarsi su obiettivi nobili e utilizzare la loro creatività e talento in modo costruttivo.

Il cortometraggio offre un’importante riflessione sulla banalità di questo fenomeno e sulla necessità di fermare la spremitura di tempo nella semina del terrore e della sofferenza. Invece, si dovrebbe cercare di ottenere ammirazione e rispetto attraverso il talento e la creatività, così come il protagonista Ciro avrebbe dovuto fare con il suo dono artistico.

La musica del gruppo 24 Grana accompagna magistralmente i circa 26 minuti di narrazione, donando ulteriore profondità all’opera.

La realizzazione di “Loop” ha coinvolto diversi istituti di Acerra, tra cui il liceo “Alfonso Maria de’ Liguori”, la scuola media “Gaetano Caporale” e il comprensivo Don “Milani-Capasso”, mostrando l’importanza di coinvolgere direttamente la comunità nel dibattito e nella lotta contro il cyberbullismo.

Per la giovane casa di produzione TNM, fondata appena nel 2018, questa vittoria al Festival di Giffoni rappresenta un traguardo significativo e un trampolino di lancio per sensibilizzare ancora di più su tematiche sociali di fondamentale importanza. La speranza è che “Loop” possa raggiungere un vasto pubblico, avviando un dialogo aperto e costruttivo sulla necessità di combattere il cyberbullismo in Italia e in tutto il mondo.

Redazione

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