Legge di Bilancio 2022, le novità in arrivo: IRPEF, bollette e Superbonus
Si va dalla nuova IRPEF al taglio delle bollette di luce e gas, passando per il contrasto alle delocalizzazioni e per la stretta sulle frodi legate ai bonus edilizi.
Sono settimane calde al Governo, in quanto ci si appresta ad approvare la Manovra di Bilancio 2022: prima di Natale il Senato discuterà in aula la legge con le con gli emendamenti e le modifiche approvati nelle scorse ore presso la Commissione Bilancio, successivamente entro la fine dell’anno toccherà alla Camera l’ok definitivo al Bilancio 2022.
E’ possibile, pertanto, tracciare un quadro delle novità emerse e degli aggiustamenti applicati: si va dalla nuova IRPEF al taglio delle bollette di luce e gas, passando per il contrasto alle delocalizzazioni e per la stretta sulle frodi legate ai bonus edilizi.
Le proposte di modifica al Bilancio 2022, infatti, contengono due decreti legge: ‘Misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche’ e ‘Misure urgenti finanziarie e fiscali’ (con 3,2 miliardi di risorse aggiuntive).
Bilancio 2022, gli orientamenti
Nella Manovra di Bilancio 2022, come già noto, sarà ritoccato l’IRPEF con quattro aliquote (23%, 25%, 35%, 43%) e nuovo metodo di calcolo delle detrazioni, con il bonus 100 euro che resta per i redditi fino a 15.000 euro (primo scaglione Irpef).
Il bonus di 1.200 euro l’anno può essere riconosciuto anche per i redditi tra 15.000 euro e 28.000 euro (secondo scaglione) ma a determinate condizioni. In termini di indebitamento netto l’intervento complessivo comporta una maggiore spesa di 6,4 miliardi di euro, ma purtroppo i contribuenti vedranno ben poche modifiche al “taglio delle tasse” promesso: si parla, in soldoni, di poche centinaia di euro l’anno per i redditi fino a 30mila euro, di un migliaio per quelli a salire.
La nuova IRPEF dovrà essere utilizzata per le addizionali che comuni e regioni applicheranno il prossimo anno, quindi avranno tre mesi di tempo in più rispetto al normale termine per fissare le aliquote (31 marzo 2022 invece della 31 dicembre 2021). La modifica, si legge nella relazione tecnica, ”è necessaria al fine di consentire di adeguare le legislazioni’‘ degli enti locali e territoriali, alle modifiche in materia di irpef previste con la legge di bilancio 2022.
E’ poi prevista una decontribuzione per i redditi più bassi: ”In via eccezionale” per i periodi di paga dal primo gennaio al 31 dicembre 2022, i lavoratori dipendenti con redditi bassi (fino a 2.692 euro lordi al mese) potranno beneficiare di uno ‘sconto’ dei contributi previdenziali di 0,8 punti percentuali.
Un taglio più netto nella Manovra di Bilancio 2022 riguarda l’Irap: via per 1,2 milioni attività, per un costo di 1,1 miliardi di euro. Nella relazione tecnica si ricorda poi che, grazie all’introduzione dei regime dei minimi, ‘‘sono comunque esclusi dall’Irap le imprese individuali e lavoratori autonomi che si avvalgono del regime forfetario o del regime di vantaggio”.
Di conseguenza i soggetti non più tenuti al pagamento dell’imposta sono 835.000 su una platea di 2.028.888, pari al 41,2% della totale. Quindi a poter beneficiare dell’esclusione dell’irap sarà il 58,8% pari a 1,2 milioni di attività (1.193.000). Dalle tabelle si evince, inoltre che la spesa per l’operazione ammonta a circa 1,1 miliardi di euro (1.075 mln).
Cambia poi la disciplina del patent box, con la variazione in diminuzione del reddito d’impresa che passata dal 90% al 110% delle spese per ricerca e sviluppo (per alcune categorie di beni immateriali). La misure si concentra in particolare su beni oggetto di brevetto mentre sono esclusi i marchi d’impresa. Viene inoltre eliminato il divieto di cumulo tra l’agevolazione del 110% e il credito di imposta ‘ricerca e sviluppo’.
Per quanto concerne le delocalizzazioni, nel bilancio 2022 è previsto che le aziende con almeno 250 dipendenti che intendono chiudere parti dell’azienda che portino al licenziamento minimo di 50 dipendenti dovranno dare comunicazione per iscritto ai sindacati di categoria, alle regioni interessate, al ministero del Lavoro, al ministero dello Sviluppo economico e all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro.
I datori di lavoro avranno 60 giorni di tempo per elaborare un piano per limitare le ricadute occupazionali ed economiche e lo presenti ai sindacati, alle Regioni, ai ministeri e all’Anpal. E se un’azienda risulta inadempiente rispetto al piano di ristrutturazione del sito sarà chiamata a pagare il contributo previsto per il finanziamento dell’Aspi, oggi Naspi, in misura doppia.
In arrivo, poi, 68 milioni per il finanziamento del bonus tv e decoder. Il contributo andrà a finanziare ‘‘l’acquisto di apparecchi tv idonei agli standard trasmissivi vigenti e di decoder’‘, si legge nella proposta. E’ prevista anche la consegna a casa per gli over 70 che hanno diritto al bonus.
Nel bilancio 2022 sono previsti interventi anche su bollette luce e gas: arrivano 1,8 miliardi di euro per ‘‘il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi del settore elettrico e del gas naturale e rafforzamento del bonus sociale e del gas”. Le bollette potranno anche essere pagate in 10 rate dalle famiglie in difficoltà.
La norma ha l’obiettivo di ”contenere per il primo trimestre 2022 gli effetti su famiglie e imprese derivanti dagli aumenti dei prezzi del gas che hanno raggiunto livelli senza precedenti e determinato consistenti incrementi dei prezzi dell’energia elettrica’‘, si legge nella relazione tecnica. Le risorse aggiuntive si vanno a sommare ai 2 miliardi già previsti dalla manovra, per un budget totale che sale a 3,8 miliardi di euro.
Il Bilancio 2022 prevede anche disposizioni per semplificare il ‘Funzionamento della Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici’. In particolare il provvedimento ”reca disposizioni di semplificazione delle attività di competenza della commissione” di cui ‘‘l’emergenza covid ha ulteriormente evidenziato l’esigenza”.
Ai comuni sede di città metropolitane arrivano 150 milioni di euro se presentano un disavanzo procapite superiore a 700 euro risultate dai rendiconti del 2020. Il riparto è previsto entro il 31 marzo 2022.
Per la scuola sono previsti cento milioni per il personale ata, 60 milioni per la valorizzazione del personale docente e 20 milioni per le scuole dell’infanzia paritarie, per un totale di 180 milioni.
Per i magistrati onorari è poi previsto nel Bilancio 2022 previsto il riconoscimento delle garanzie del lavoratore ordinario, per i magistrati onorari in servizio al momento dell’entrata in vigore della legge Orlando 2017.
Per quanto riguarda bonus e superbonus viene introdotto l’obbligo del visto di conformità anche per la fruizione diretta del superbonus e per gli altri bonus edilizi, in caso di cessione del credito d’imposta o dello sconto in fattura. L’attestazione di congruità delle spese viene estesa a tutti i casi di cessione credito o sconto in fattura, anche per i bonus minori. Inoltre sono previste nuove ipotesi di concorso in violazione da parte del fornitore che concede lo sconto o del cessionario.
Sarà poi cancellato il tetto ISEE di 25.000 euro previsto per le ville unifamiliari, mentre raddoppia il bonus mobili: il tetto si spesa sale dai 5.000 euro attualmente fissati dalla legge di bilancio a 10.000 euro, frutto dell’intesa raggiunta tra Governo e maggioranza.
AGGIORNAMENTO: nella serata, sono stati approvati anche gli emendamenti che introducono lo sgravio triennale al 100% per le aziende con più di 9 dipendenti che assumono apprendisti e lo stop all’iva per il terzo settore fino al 2024.