Sociale

Super Green pass (rafforzato), da oggi le nuove misure: ecco cosa cambia

Scatta da oggi, fino al 15 gennaio, il Super Green pass, l’ultima misura introdotta dal Governo per incentivare i cittadini a sottoporsi al vaccino anti-covid e, dunque, per cercare di limitare il numero di contagiati nel nostro Paese. Stando ai numeri c’è già una prima risposta: ieri sono stati scaricati 1,3 milioni di Green pass di cui circa un milione ottenuti proprio attraverso la somministrazione del vaccino.

Difatti, il certificato verde “rafforzato” si può ottenere soltanto con la vaccinazione o attraverso l’avvenuta guarigione da Covid-19. A ben vedere le nuove regole prevedono che in musei, archivi e biblioteche, in zona bianca e in zona gialla, non è necessario il “super green pass”: qui si continua ad accedere con il green pass base ma con l’obbligo di indossare la mascherina.

Cambia tutto, invece, per molte strutture di svago e divertimento. Cinema, teatri e sale da concerto restano aperti con capienza al 100% ma l’ingresso è possibile soltanto per coloro che sono in possesso del “super green pass”. Caso particolare per i minori di 12 anni che continuano ad avere accesso libero a musei, cinema, teatri, sale da concerto e negli altri luoghi dello spettacolo.

Super green pass, come accedervi

Per chi si è già sottoposto a due dosi del vaccino anti-covid può accedere alla terza a cinque mesi dall’ultima puntura. Per questi il Green pass ha una durata di nove mesi dall’ultima dose scaduti i quali il nuovo Certificato verde sarà ottenibile proprio con la dose di richiamo. Diversamente, il green pass base si ottiene tramite un tampone molecolare o antigenico. Con quest’ultima certificazione, però, molti sono i luoghi e i servizi preclusi, a cominciare dai mezzi pubblici.

Le regole cambiano anche a seconda del coloro della zona con differenze fra bianche, gialle o arancioni. Se, infatti, i possessori del super green pass possono continuare a fare praticamente tutto – dalle serate in discoteca alle feste di matrimonio, comunioni ed altri eventi – chi ha il green pass base è molto più limitato, soprattutto in zona arancione. Chi ne è totalmente sprovvisto sono consentite solo attività all’aperto, anche sportive.

Nelle zone bianche, gialle e arancioni aerei, treni, navi, autobus sono preclusi a chi non è fornito di green pass o di super green pass, mentre nessuna limitazione viene prevista per l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico non di linea (taxi e mezzi adibiti a servizio di noleggio con conducente) a prescindere dal colore.

Le cose cambiano anche per gli spostamenti fra comuni anche con mezzo proprio: senza uno dei due green pass non ci si può spostare se non per lavoro, necessità, salute o per servizi non disponibili nel proprio Comune. Ai luoghi di lavoro si accederà solo se in possesso di uno dei due green pass con l’eccezione delle categorie di lavoratori pubblici – come per le forze dell’ordine – per le quali è previsto l’obbligo vaccinale.

Libero accesso per tutti a negozi, uffici e servizi ma limitazioni per l’accesso ai centri commerciali se in zona arancione. Stadi ed eventi sportivi accessibili solo con super green pass. Accesso libero nelle scuole ma gli studenti universitari possono frequentare gli atenei solo se in possesso di uno dei due green pass. Per quanto riguarda bar e ristoranti, consumazione al banco e al tavolo all’aperto consentita a tutti in zona bianca e gialla ma riservata ai soli possessori di super green pass in zona arancione. La consumazione al tavolo al chiuso è consentita per tutto il periodo solo con green pass “rafforzato”.

Per il soggiorno in albergo è necessario uno dei due green pass e i servizi di ristorazione sono consentiti sia all’aperto che al chiuso a tutti coloro che alloggiano nella struttura. Le limitazioni introdotte dal Governo non valgono per i minori di 12 anni e gli esenti al vaccino. Resta da sciogliere il nodo riguardante i minori dai 12 ai 18 anni.

Nel caso una regione passasse in zona gialla la mascherina all’aperto diventerebbe obbligatoria. In zona arancione le ulteriori restrizioni continuerebbero a valere solo per i non vaccinati che non potrebbero uscire dal proprio comune e potrebbero andare solo a lavoro o accedere ai servizi essenziali. In zona rossa si tornerebbe al divieto di spostamento, anche nel proprio Comune, e ristoranti e bar dovrebbero chiudere. La scuola tornerebbe in didattica a distanza.

Insomma, gli ultimi provvedimenti hanno introdotto diverse regole per mettere in sicurezza il periodo natalizio nel quale i cittadini si spostano per acquisti, pranzi, cene e momenti conviviali. Non sono mancate le polemiche di chi considera il Super Green pass come una gravissima privazione della libertà. Dall’altro lato, invece, chi guarda all’azione dell’Italia come un modello cui ispirarsi per combattere la pandemia e i suoi effetti sull’economia e sulla società, come disoccupazione, povertà e isolamento.

Informazione più incisiva e controlli capillari sono due aspetti suoi quali dovrebbero lavorare Governo e enti locali specie per convincere quella residuale fetta di italiani a sottoporsi al vaccino anti-covid che, è bene evidenziare, resta non obbligatorio nel nostro Paese ma di fatto necessario per non rinunciare a molti momenti della quotidianità in condizioni di sicurezza.

Alessandro Bottone

Giornalista e copywriter freelance, con Laurea magistrale in 'Comunicazione pubblica, sociale e politica' presso l'Università Federico II di Napoli. Segue la cronaca collaborando con Il Mattino di Napoli e altre testate. Si occupa di comunicazione multimediale, di social network e uffici stampa per conto di associazioni, professionisti e imprese.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button