Cosa è DAZN X, il video-on-demand che promette di “rompere” le regole italiane del calcio in tv
All'estero, più che in Italia, le piattaforme VOD cercano di rompere la quarta parete da tempo puntando su modelli d'interazione che sappiano coinvolgere gli ascoltatori
“Le nostre due parole d’ordine sono interazione e coinvolgimento: Nessuno si deve sentire solo guardando Dazn”. Le parole di Veronica Diquattro, ad di DAZN Italia, sono datate marzo 2021. La piattaforma aveva appena acquisito i diritti di trasmissione della Serie A e in un’intervista alla Gazzetta dello Sport la manager anticipava la linea. Del resto, il coinvolgimento e l’interazione non sono una novità ma un tema ricorrente che in pandemia è esploso.
Basti pensare che, quando il digitale era ancora in fase embrionale, tutti con il satellitare abbiamo votato in diretta il giocatore migliore del match con i tasti colorati. Ed è quello che mancava all’esperienza del calcio “da divano”: la condivisione.
Ora che il mondo è interconnesso e il digital apre le strade a possibilità un tempo precluse (o quantomeno macchinose da mettere in campo), quella quarta parete in qualche modo può essere sfondata. Lo insegna Twitch, ma lo insegnano altre esperienze sportive fuori dai confini italiani.
Complice la pandemia, queste soluzioni di condivisione dell’esperienza domestica con altri supporter, proprio come in uno stadio, hanno iniziato ad avere ancora un maggior appeal. Si veda la tecnologia Watch Together che BT Sport ha introdotto nella Premier League e Verizon ha portato nella NFL, il massimo campionato di baseball statunitense. E che ha permesso di condividere la visione del primo SuperBowl post Coronavirus con amici e parenti, insieme a una serie di altre feature che vanno dal SuperStadium in 5G a Tampa all’arena digitalizzata su Fortnite.
Per comprendere quanto le parole di Diquattro fossero molto più di un annuncio di intenti manca un tassello: l’acquisizione da parte di Dazn della startup israeliana Texel, che dell’interazione degli utenti in live streaming ha fatto la sua missione. Dazn ha assorbito i 50 innovatori e inseriti nel suo organico, punto di svolta per la creazione di DAZN X. Dazn ha messo a punto un hub di qualità e ha creato delle business unit globali in ogni area di mercato in cui opera.
Ma nel pratico, cosa è DAZN X?
L’idea alla base di DAZN X, spiegano organi di stampa specializzati, è quella di “far maturare la consapevolezza, negli spettatori, non soltanto di stare guardando tutti lo stesso match, ma anche di poter commentare e interagire dal vivo tra loro e con il contenuto video in streaming”. In che modo questo accadrà? Staremo a vedere, quello che è ipotizzabile già da ora è che i “gruppi di visione” potranno condividere, oltre a una chat, attività digitali o giochi.