Green

Sud: il MISE scommette 66 milioni sugli impianti fotovoltaici

In Puglia investimento su impianti tecnologicamente innovativi

66,3 milioni di euro per “attività di ricerca e produzione di impianti e moduli fotovoltaici tecnologicamente innovativi”. Li annuncia in queste ore il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) che sottolinea come “siano previsti investimenti per circa 66,3 milioni di euro, di cui 64,7 milioni agevolabili, a sostegno dei quali il Ministero dello sviluppo economico mette a disposizione 37,29 milioni”.

Il forte investimento del MISE segue l’accordo di sviluppo industriale presentato dalla società Midsummer Italia che porterà queste attività di ricerca e produzione nel sito industriale di Modugno, in provincia di Bari, Puglia.

Impianti fotovoltaici, il futuro dell’Industria

Nello specifico, sono previsti due diversi progetti che si avvieranno nel sito: il primo di investimento industriale per la realizzazione di una nuova unità da dedicare alla produzione di celle solari con tecnologia Cigs (Copper, Indium, Gallium e Selenium) e moduli fotovoltaici a film sottile; il secondo di ricerca industriale e sviluppo sperimentale per la realizzazione di moduli fotovoltaici con celle Cigs.

“L’investimento in Puglia nel settore del fotovoltaico – spiega il Ministro Giancarlo Giorgetti – presenta tutte le caratteristiche di una opportunità da cogliere e valorizzare anche perché punta a realizzare prodotti innovativi e di qualità, a differenza di quelli provenienti dalla Cina che finora hanno invaso il mercato delle rinnovabili. La sfida della transizione green si vince anche puntando su questi progetti validi”.

“Accompagnare le imprese a nascere ma anche a investire per creare lavoro è la strada scelta dal Mise nel valutare i progetti industriali da sostenere con gli incentivi”

Giancarlo Giorgetti

L’investimento compiuto dal MISE è ennesima riprova di come il settore delle energie rinnovabili sia assets focale di una transizione ecologica improcrastinabile, nonostante dall’ultimo G20 romano all’impegno su carta dei big del mondo non siano seguiti, stando agli osservatori, impegni reali e reali azioni da mettere in campo per la riduzione delle emissioni.

Resta così da registrare come investimenti e spese siano ancora fortemente orientati per migliorare ed efficientare la produzione di energia da fonti rinnovabili. Lo fa il MISE ma lo fanno anche i privati e i grandi gruppi aziendali italiani: una manciata di giorni fa ad esempio il colosso siderurgico Feralpi – tra i maggiori in Europa – ha annunciato 100 milioni di investimento per far sì che il 20 percento dell’energia utilizzata dal gruppo provenga da fonti rinnovabili (e fotovoltaico), mentre nell’ultimo Made in Italy Summit del Sole 24 Ore, FT e Sky TG, Edinson, per bocca di Giovanni Brianza, executive vice president Strategy & Innovation, affermava di aver puntato per 3 miliardi di investimenti sulle rinnovabili.

L’International Energy Agency nel report 2021 plaudiva sì alla necessaria transizione ecologica ma chiedeva anche di velocizzarla, partendo da “progressi più rapidi” per un’energia pulita. Investimenti del genere vanno in quella direzione, sperando che portino i frutti sperati nei tempi promessi.

Enrico Parolisi

Giornalista, addetto stampa ed esperto di comunicazione digitale, si occupa di strategie integrate di comunicazione. Insegna giornalismo e nuovi media alla Scuola di Giornalismo dell'Università Suor Orsola Benincasa. Aspirante re dei pirati nel tempo libero.

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