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Eventi, wedding e HoReCa: al via le domande per i contributi a fondo perduto da 60mln

Finalmente è operativa la misura per il settore eventi, wedding e HoReCa – hotellerie, restaurant e catering – colpiti dalla crisi economica determinata dalla congiuntura pandemica. La misura, annunciata lo scorso gennaio dal Ministero dello Sviluppo Economico, prevede contributi a fondo perduto per un plafond complessivo di 60 milioni di euro, così suddivisi:

  • 40 milioni al settore del wedding;
  • 10 milioni al settore – diverso dal wedding – dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie;
  • 10 milioni al settore dell’hotellerie-restaurant-catering (Ho.Re.Ca.).

Eventi, wedding e Horeca: come funziona il contributo

Sparito (o quasi) nel nulla per circa sei mesi, finalmente nella serata di ieri il Ministero ha dato notizia di aver aperto, a partire da oggi 9 giugno e fino al 23 dello stesso mese, la possibilità di richiedere il contributo a fondo perduto.

E’ stato, infatti, firmato il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che rende operativo il bonus per il settore eventi, wedding e horeca: potranno richiedere il contributo le imprese del settore eventi che nell’anno 2020 hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 30% rispetto a quello del 2019.

Gli interessati, inoltre, dovranno presentare un’istanza all’Ente indicando:

 il codice fiscale del soggetto, persona fisica o persona non fisica, che richiede il contributo;
 nel caso in cui il soggetto richiedente sia un erede che prosegue l’attività di un soggetto deceduto, il codice fiscale del de cuius; nel caso in cui il soggetto richiedente abbia posto in essere operazioni aziendali di trasformazione, la partita IVA del soggetto cessato;
 il codice fiscale del legale rappresentante del soggetto che richiede il contributo, nei casi in cui quest’ultimo sia diverso dalla persona fisica, ovvero, nel caso in cui il soggetto richiedente sia minore o interdetto, il codice fiscale del rappresentante legale;

 la dichiarazione di operare nei settori del “wedding”, dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie o del settore dell’HO.RE.CA e di avere come attività prevalente una di quelle individuate da uno dei codici ATECO 2007 elencati nelle tabelle A, B, e C dell’allegato 1 al decreto interministeriale;
 la dichiarazione di svolgere attività prevalente individuata da uno dei codici ATECO 2007 elencati nella tabella A dell’allegato 1 al decreto interministeriale, i cui ricavi del 2019 sono stati generati per almeno il 30% da prodotti o servizi inerenti a matrimoni, feste o cerimonie;
 la dichiarazione di essere un soggetto iscritto nel Registro delle imprese e attivo alla data di presentazione dell’istanza;

 l’indicazione che i ricavi o compensi dell’anno 2019 sono inferiori o uguali a 100 mila euro, superiori a 100 mila euro e fino a 300 mila euro o superiori a 300 mila euro;
 la dichiarazione di aver registrato un peggioramento del risultato economico d’esercizio nel periodo d’imposta 2020 di almeno il 30% rispetto al risultato economico d’esercizio 2019;
 la dichiarazione di aver subito una riduzione dei ricavi dell’anno 2020 di almeno il 30% rispetto a quelli del 2019;
 la dichiarazione di avere esercizi fiscali non coincidenti con l’anno solare;
 la dichiarazione di essere un soggetto costituitosi nel corso del 2019;
 l’IBAN del conto corrente intestato al soggetto richiedente i contributi;

 il codice fiscale dell’eventuale soggetto incaricato della trasmissione telematica dell’istanza e l’eventuale dichiarazione sostitutiva, resa da quest’ultimo, relativa al conferimento di una specifica delega, da parte del richiedente, per l’invio dell’istanza stessa;
 la data di sottoscrizione e la firma dell’istanza.

La domanda per il contributo a fondo perduto per il settore eventi, wedding e horeca è trasmissibile unicamente attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. In caso di errore, è possibile presentare una nuova Istanza, in sostituzione dell’Istanza precedentemente trasmessa.

Per maggiori informazioni, si consiglia di visionare il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Redazione

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