Economia

Tassi BCE, Debach (eToro): settimana decisiva per il futuro

La settimana che ci attende si preannuncia infuocata sui mercati finanziari, con gli occhi degli investitori puntati su due eventi chiave: i dati sull’inflazione negli Stati Uniti e la decisione di politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE). Gabriel Debach, market analyst di eToro, fornisce un’analisi dettagliata delle dinamiche in gioco e delle implicazioni per gli investitori.

BCE: una decisione in bilico

In Europa giovedì è prevista la decisione della BCE sulla sua politica monetaria. Al momento, si prevede che la Banca centrale mantenga invariati i tassi di interesse, segnando una pausa nella campagna di rialzo dei tassi dopo nove incrementi consecutivi che hanno portato il tasso di deposito al 3,75%. Tuttavia, questa decisione è tutt’altro che scontata.

Le pressioni salariali in aumento, evidenziate dalla crescita dei redditi da lavoro dipendente nel secondo trimestre al ritmo del 5,5% su base annua, potrebbero spingere la BCE a non abbandonare il ciclo di rialzi. D’altra parte, ci sono crescenti preoccupazioni per le prospettive di recessione nell’area dell’euro, che rimangono fragili. La Commissione europea pubblicherà questa settimana le sue previsioni economiche, e ciò potrebbe comportare una revisione al ribasso delle stime di crescita del PIL rispetto alle previsioni di maggio.

Inflazione USA: le tensioni continuano

Dall’altro lato dell’Oceano, negli Stati Uniti, la prossima pubblicazione del rapporto sull’indice dei prezzi al consumo di agosto è destinata a catturare l’attenzione degli investitori. Questo dato potrebbe fornire ulteriori argomenti ai “falchi dell’inflazione”, coloro che sottolineano il rischio di un’inflazione sostenuta e cercano di convincere la Federal Reserve a adottare una politica monetaria più restrittiva. Nonostante la Fed stia gradualmente avvicinandosi alla fine del suo ciclo di rialzi dei tassi di interesse, il tasso finale rimane ancora in discussione.

Le aspettative suggeriscono che ad agosto i prezzi al consumo siano aumentati del 3,6% su base annua, accelerando per il secondo mese consecutivo rispetto al 3,2% attuale. Tuttavia, c’è un focus particolare sull’inflazione core, che si prevede possa diminuire al +4,3%, il minimo dal settembre 2021. Questo indicatore è importante perché esclude elementi volatili come il cibo e l’energia ed è considerato un barometro più affidabile dell’inflazione sottostante.

Dollaro e petrolio in primo piano

Da notare come nella scorsa settimana il dollaro statunitense e il prezzo del petrolio abbiano brillato sui mercati. Il dollaro ha beneficiato dei rialzi dei rendimenti dei Treasury USA, registrando la sua ottava settimana consecutiva di rialzo, una performance non vista dal 2005. Questa forza del dollaro preoccupa l’Europa, poiché potrebbe aumentare i costi energetici e ha attirato l’attenzione dei politici in Giappone e in Cina, che riflettono sul suo potenziale impatto sulle rispettive economie.

Nel frattempo, il Giappone ha riportato un rafforzamento della sua valuta, con i rendimenti dei titoli di stato giapponesi a 10 anni saliti sopra lo 0,7% per la prima volta dal 2014. Questo segue i commenti del governatore della Bank of Japan, Kazuo Ueda, che ha lasciato intendere che la banca centrale giapponese potrebbe avere informazioni sufficienti sulle dinamiche salariali entro la fine dell’anno, il che potrebbe influenzare la sua politica monetaria ultra-espansiva.

In sintesi, la settimana in corso è cruciale per i mercati globali, con eventi chiave negli Stati Uniti, in Europa e in Asia che influenzeranno le decisioni degli investitori. Le incertezze legate all’inflazione, alla politica monetaria e alle dinamiche dei cambi continuano a dominare il panorama finanziario globale, richiedendo una vigilanza costante da parte degli investitori. La tenuta dei supporti forniti dalle medie mobili a 50 e 200 periodi e l’analisi di indicatori come il RSI saranno essenziali per navigare in queste acque turbolente.

Gli altri eventi destinati a segnare la settimana

Oltre alle questioni legate all’inflazione e alla politica monetaria, la prossima settimana vedrà una serie di eventi importanti, tra cui il reveal dell’iPhone “Wonderlust” di Apple, la conferenza Dreamforce di Salesforce e il primo AI Insight Forum del Senato, che vedrà la partecipazione di leader del settore tecnologico come Elon Musk di Tesla e Mark Zuckerberg di Meta Platforms.

Inoltre, l’inizio del processo sul monopolio di Google, previsto per martedì, sarà un evento di rilievo che potrebbe avere implicazioni significative per altri giganti della tecnologia. Nel settore dell’auto, General Motors, Stellantis e Ford saranno sotto i riflettori, con i contratti sindacali della United Auto Workers che stanno per scadere, creando la possibilità di uno sciopero che potrebbe influenzare in modo significativo l’economia statunitense.

In conclusione, la settimana che ci attende è una delle più cruciali dell’anno per i mercati finanziari, e gli investitori devono rimanere attenti e preparati per affrontare le sfide e sfruttare le opportunità che si presenteranno.

Redazione

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