RicercaImpresa e StartupIstituzioni

Startup e PMI, necessario iscriversi alla Nuova Anagrafe delle Ricerche per accedere ai finanziamenti pubblici

C’è tempo fino a 31 dicembre 2021 per effettuare l’iscrizione alla Nuova Anagrafe delle Ricerche promossa dal Ministero dell’Università e della Ricerca e gestita con il supporto tecnico di Invitalia.

Già nel mese di agosto, avevamo anticipato cosa stesse avvenendo: la “vecchia” anagrafe delle ricerche cede il passo al nuovo sistema per il quale è necessario registrarsi. Il trasferimento al nuovo elenco, infatti, non avverrà in automatico ma ogni Ente accreditato o azienda privata che si occupa di ricerca dovrà autonomamente iscriversi.

Nuova Anagrafe delle Ricerche, perché iscriversi

Il motivo principale per il quale è necessario iscriversi alla Nuova Anagrafe delle Ricerche è intuibile: se l’Ente non è registrato, non potrà erogare i trasferimenti in denaro, in un’ottica di rinnovata tracciabilità degli investimenti in materia.

Altresì, se la Fondazione, l’azienda, la startup o la PMI che si occupa di ricerca non è iscritta all’Anagrafe delle Ricerche di recente creazione, non potrà accedere ai bandi messi a disposizione e, tantomeno, ai fondi designati.

Come chiarisce lo stesso Ministero,

Per poter accedere ai finanziamenti pubblici, tutti i soggetti (amministrazioni, istituti ed enti pubblici e privati, imprese) che svolgono attività di ricerca devono essere iscritti all’Anagrafe delle Ricerche, mentre le amministrazioni e gli enti che erogano le risorse hanno l’obbligo di comunicare all’ANR i finanziamenti concessi per l’attività di ricerca.

Accedendo al nuovo sito, i soggetti, pubblici e privati, già iscritti e in possesso del codice CAR, dovranno provvedere, entro il 31 dicembre 2021, al rinnovo dell’iscrizione, pena cancellazione dall’Anagrafe delle Ricerche, mentre per procedere a una iscrizione ex novo, gli enti e i soggetti interessati dovranno necessariamente dotarsi di un’utenza SPID.

Il mutamento relativo all’Anagrafe delle Ricerche è da rintracciarsi, in realtà, nella generale ottica del Governo di snellire pratiche e procedure e di ottimizzare quanto esistente: l’Anagrafe nazionale delle ricerche, istituita e disciplinata con decreto del Presidente della Repubblica n. 382 dell’11 luglio 1980 (in particolare con gli articoli 63 e 64), ha l’obiettivo di raccogliere tutte le notizie relative alle ricerche finanziate, in tutto o in parte, con fondi a carico del bilancio dello stato o di enti pubblici, evitando così duplicazioni e sovrapposizioni di strutture e finanziamenti.

Il Ministero dell’Università e della Ricerca mette comunque a disposizione due indirizzi email ai quali segnalare eventuali problematiche:  anr@miur.it per le problematiche di carattere generale, assistenzatecnica_anr@miur.it per le problematiche di carattere tecnico-informatico.

Redazione

Questo è lo spazio dedicato ai contenuti redazionali generici di FMag.it.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button