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Tosse, l’AI può rilevare positività al Coronavirus

Dopo un colpo di tosse, con l'utilizzo dell'intelligenza artificiale è possibile rilevare la positività al Coronavirus: lo studio britannico

Un algoritmo può rilevare la positività al Covid-19 dal suono dei colpi di tosse con una precisione del 98 per cento. Il tutto grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. L’incredibile scoperta è frutto della ricerca degli scienziati dell’Università dell’Essex.

Lo studio sulla tosse

Il risultato della ricerca è stato pubblicato sulla rivista Institute of Electrical and Electronics Engineers (Ieee) Transactions on Service Computing.

Come si è sviluppata la ricerca? Il lavoro si posa sull’analisi di un numero estremamente elevato di campioni clinicamente convalidati, tutti testati da laboratori certificati, il che implica l’elevato livello di efficacia dell’algoritmo.

Il team ha utilizzato 8.380 campioni audio clinicamente convalidati di colpi di tosse, prelevati negli ospedali in Spagna e Messico da aprile 2020: «2.339 pazienti erano risultati positivi all’infezione – spiega Javier Andreu-Perez del Center for Computational dell’Università dell’Essex – l’algoritmo è stato in grado di discernere i campioni audio associati ai soggetti infetti con un’accuratezza del 98 per cento».

«Siamo davvero entusiasti di questo metodo promettente e molto meno invasivo della maggior parte degli altri test Covid-19 e offre risultati rapidi, aprendo la strada a soluzioni di test pre-screening in caso di necessità. Si tratta di una metodologia di indagine rapida, economica e affidabile ed ha mostrato ottimi risultati negli studi preliminari».

Il ricercatore spiega anche nel dettaglio il ruolo dell’intelligenza artificiale: «Grazie all’Ai – sostiene l’autore – abbiamo potuto sviluppare metodi avanzati di una tecnologia in grado di rilevare differenze vanno oltre la percezione umana. Le alterazioni nei colpi di tosse sono difficili da cogliere per l’orecchio umano».

Ma non solo. Gli scienziati sottolineano che l’approccio testato è rintracciare la positività al Covid anche sugli asintomatici: «Il nostro modello è stato inoltre in grado di classificare tre livelli di gravità della tosse, che potrebbero aiutare con la gestione efficace delle strutture e delle risorse sanitarie durante la pandemia. Il prossimo passo – conclude Andreu-Perez – sarà la ricerca di collaboratori per effettuare i test delle possibili app per un più ampio rilascio e per la certificazione. Il nostro strumento potrebbe facilitare il rilevamento tempestivo dell’infezione grazie a un algoritmo per l’identificazione efficace, sicuro e rapido».

Dario De Martino

Nato all'ombra del Vesuvio il 18 marzo 1994, dopo la maturità classica e la laurea in scienze politiche alla Federico II diventa giornalista professionista lavorando per il "Roma", la testata più antica del Sud Italia. Sin da giovane racconta il mondo e le sue evoluzioni dall'osservatorio che definisce "privilegiato di una città unica per tanti aspetti e, seppur legata alle sue tradizioni, pronta ad adeguarsi alle nuove velocità del globo".

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