Impresa e Startup

Scoperta Imprenditoriale per incentivi R&S alle imprese del Sud: si parte il 7 febbraio

Le imprese delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia saranno eleggibili per questo incentivo, focalizzato nel sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale da parte delle PMI.

Si parte con Scoperta imprenditoriale, il programma di incentivi per le imprese del Mezzogiorno d’Italia. Con la data di partenza fissata per il prossimo 7 febbraio, le imprese situate nelle regioni del Sud Italia avranno la possibilità di accedere a incentivi destinati a progetti di ricerca e sviluppo.

Questo annuncio è stato reso pubblico tramite il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, evidenziando come queste agevolazioni, che ammontano a 300 milioni di euro, rientrino nel programma “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027″.

Attenzione: una quota pari al 60 per cento delle predette risorse è riservata ai progetti proposti da PMI e da reti di imprese. Ai fini dell’accesso a tale riserva, i soggetti che propongono un progetto di ricerca e sviluppo in forma congiunta devono appartenere tutti alla categoria delle PMI, ad eccezione degli Organismi di ricerca, o devono realizzare il progetto mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.

Nell’ambito della riserva in questione, una sotto riserva pari al 25 per cento della stessa è destinata alle micro e piccole imprese.

Scoperta Imprenditoriale, di cosa si tratta

Secondo quanto comunica il Ministero, Scoperta Imprenditoriale è il nuovo programma realizzato nell’ambito del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021-27, per sostenere i progetti di ricerca e sviluppo, da realizzare nei territori delle Regioni meno sviluppate.

I progetti devono essere coerenti con le aree tematiche della Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero finalizzati a individuare traiettorie tecnologiche e applicative evolutive della stessa.

In altre parole, le imprese delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia saranno eleggibili per questo incentivo, focalizzato nel sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale da parte delle PMI.

Il Ministero delle Imprese ha fissato i termini e le modalità di presentazione delle domande, iniziando dal 7 febbraio 2024, secondo quanto stabilito dal bando “Scoperta imprenditoriale” emanato con decreto lo scorso 13 luglio.

Come partecipare a Scoperta Imprenditoriale

Possono beneficiare delle agevolazioni di Scoperta Imprenditoriale le imprese di qualsiasi dimensione con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda di agevolazioni, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5), e i Centri di ricerca. Gli Organismi di ricerca possono essere co-proponenti di un progetto congiunto con i citati soggetti.

Le richieste dovranno essere inviate tramite lo sportello online di Mediocredito Centrale, ente gestore di questa misura, mentre l’accesso alla procedura per compilare le domande sarà possibile a partire dal 24 gennaio.

Scoperta Imprenditoriale finanzia progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle aree tematiche e delle traiettorie di sviluppo definite dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero nell’ambito di altre aree tematiche e traiettorie di sviluppo non rientranti nella predetta Strategia, al fine di contribuire ad alimentare il processo di scoperta imprenditoriale e il conseguente adattamento evolutivo della stessa.

I progetti devono essere realizzati nei territori delle regioni meno sviluppate, prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 1 milione di euro e non superiore a 5 milioni di euro ed avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi. L’avvio delle attività progettuali deve avvenire successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e comunque entro 3 mesi dalla concessione delle stesse.

I progetti di ricerca e sviluppo devono essere realizzati in forma collaborativa, secondo in alternativa una delle seguenti modalità:

  1. progetto realizzato congiuntamente, che preveda:
    • un massimo di tre soggetti proponenti, ivi compresa l’impresa capofila;
    • almeno una micro, piccola o media impresa tra i soggetti proponenti;
    • che ciascuno dei soggetti proponenti sostenga almeno il 10 per cento dei costi ammissibili;
    • il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione.
  2. progetto realizzato da una micro, piccola o media impresa ovvero da una piccola impresa a media capitalizzazione, che preveda la partecipazione di uno o più soggetti esterni all’impresa, indipendenti dalla stessa, che concorrano alle attività del progetto attraverso servizi di ricerca, prestazioni di consulenza alla ricerca e sviluppo e/o ricerca contrattuale, il cui valore sia almeno pari al 10 per cento dei costi complessivi ammissibili del progetto.

Come funzionano le agevolazioni di Scoperta Imprenditoriale

Per accedere a queste agevolazioni, i progetti ammissibili dovranno prevedere spese comprese tra 1 e 5 milioni di euro, con una durata di 18-36 mesi dall’avvio delle attività. I progetti dovranno rispettare specifiche condizioni, coinvolgendo anche organismi di ricerca indipendenti dalle imprese proponenti.

Le agevolazioni di Scoperta Imprenditoriale sono concesse, nei limiti delle intensità massime di aiuto e delle soglie di notifica individuali stabilite, rispettivamente, dall’articolo 25 e dall’articolo 4 del regolamento GBER, nelle seguenti forme in concorso tra loro:

  • nella forma del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale pari al 50 per cento dei costi e delle spese ammissibili;
  • nella forma del contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili articolata come segue:
  • 35 per cento per le imprese di piccola dimensione;
  • 30 per cento per le imprese di media dimensione;
  • 25 per cento per le imprese di grande dimensione.

Per gli Organismi di ricerca, le agevolazioni sono concesse esclusivamente nella forma di contributo diretto alla spesa, per una percentuale nominale pari al 60 per cento dei costi e delle spese ammissibili per attività di ricerca industriale e pari al 40 per cento dei costi e delle spese ammissibili di sviluppo sperimentale.

Le agevolazioni consistono in un finanziamento agevolato del 50% dei costi ammissibili e un contributo diretto che varia a seconda delle dimensioni aziendali. Le risorse complessive destinate ammontano a 300 milioni di euro e saranno un’opportunità importante per sostenere la ricerca e lo sviluppo nelle regioni del Sud, promuovendo la competitività e l’innovazione delle imprese locali.

Già a partire dal 24 gennaio i soggetti interessati potranno precompilare le domande tramite la procedura informatica disponibile al link dedicato.

Federica Colucci

Napoletana, classe 1990, Federica Colucci è giornalista, HR e communication specialist. Già responsabile della comunicazione dell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha come expertise i temi del lavoro, del welfare e del terzo settore. È l'anima e la coordinatrice di F-Mag.

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