Tecnologia

Nuovi linguaggi per insegnare: la sfida BricksLab con le “lezioni pronte” con l’IA

I cambiamenti in corso nella nostra società grazie alle nuove tecnologie impongono di ripensare anche il modo in cui si insegna. BricksLab, piattaforma digitale di contenuti education ideata da MR Digital, per rispondere alle nuove esigenze di studenti e docenti introduce le “Lezioni pronte BricksLab”: oggetti didattici pronti all’uso per la scuola secondaria di primo grado e per i primi anni della secondaria di secondo grado ideati e realizzati dalla Content Factory di BricksLab, dedicati ciascuno a un determinato argomento curricolare e pensati per una didattica digitale integrata che stimoli la partecipazione degli studenti con attività interattive e nuovi linguaggi.

Come funzionano le lezioni pronte di BricksLab

Ogni lezione è costituita da un video, fruibile sia interamente, sia in modalità Stop&Go, con momenti specifici in cui mettere in pausa per dedicarsi ad approfondimenti e poi riprendere, da risorse di approfondimento, come mappe concettuali e test di verifica, e da guide riservate al docente con indicazioni su come utilizzare al meglio la lezione in classe.

Ogni video, della durata fra i 15 e i 20 minuti, è stato ideato come un piccolo corto, ponendo grande attenzione sia dal punto di vista del linguaggio grafico, sia di quello sonoro, per uno storytelling ingaggiante capace di catturare l’attenzione degli studenti: le lezioni di scienze, per esempio, sono accompagnate dalla musica disco anni ‘80, mentre il racconto diventa più una storia narrata che un mero resoconto dei fatti. Ogni video contiene, inoltre, riferimenti all’attualità”. Ha dichiarato Maria Vittoria Alfieri, Direttrice Editoriale di BricksLab.

La Lezione pronta BricksLab può essere svolta in modalità tradizionale, che unisce la visione del filmato e momenti di brain-storming in classe con attività da svolgere successivamente in autonomia a casa, come la fruizione dei materiali di approfondimento e la verifica, o in modalità flipped, in cui prima lo studente lavora in autonomia e poi vi sono i momenti di discussione, approfondimento e verifica insieme in classe.

La Lezione pronta può anche diventare un’attività di Social Learning grazie allo strumento integrato Chat Didattica, ovvero uno strumento pensato per essere agganciato a un determinato contenuto per sperimentare una didattica social fatta di interazione, scambio di materiali, confronto e cooperazione.

Una metodologia che riprende uno strumento d’uso quotidiano per gli studenti, le chat, “luoghi” in cui si svolge una parte consistente della loro vita sociale e in cui si sentono a loro agio, per trasformarle in strumenti che aprono a nuovi scenari didattici informali, rendono la lezione attiva, collaborativa e “aumentata” grazie ai contributi degli alunni. Ciò consente agli studenti di sviluppare competenze strategiche trasversali: la cittadinanza digitale, il pensiero critico, le regole comportamentali e di buone maniere da adottare quando si interagisce con gli altri online, l’intelligenza emotiva, il pensiero divergente. 

Le prime due lezioni, disponibili gratuitamente per tutti gli utenti della piattaforma, sono dedicate al suolo e alla pedogenesi e al feudalesimo, ma all’inizio del nuovo anno scolastico ne arriveranno altre per abbracciare sempre più argomenti.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale

Per aiutare i docenti a comprendere come l’AI possa rivelarsi una potente alleata al servizio di insegnanti e studenti, BricksLab propone, inoltre, il corso “Intelligenza Artificiale a scuola, tra sfide e opportunità” del professor Roberto Castaldo, docente e formatore esperto di innovazione didattica digitale. Un’occasione per acquisire le conoscenze di base riguardo all’AI e al suo funzionamento, sapersi orientare fra i servizi di AI generativa per introdurli nella didattica, sviluppare consapevolezza riguardo ai limiti della tecnologia dell’AI e all’importanza di formulare prompt efficaci.

La piattaforma si arricchisce, infine, dei contenuti di Ricercamondo, un progetto formativo di Henkel nato per stimolare nei bambini della scuola primaria l’interesse verso le discipline STEM, incoraggiandoli a imparare e applicare il metodo scientifico in modo facile e divertente. A partire dall’osservazione della realtà, i giovani ricercatori formulano ipotesi che poi verificano attraverso esperimenti scientifici con l’impiego di camici, provette, pipette e veri strumenti di laboratorio.

Redazione

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