Impresa e Startup

“Trasformiamo l’Ue in un continente di Startup” l’annuncio del MISE

Con il Recovery Plan l'Europa può diventare un continente di startup: a spiegare il perchè è Alessandra Todde, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico

«Con il Recovery vogliamo rafforzare la rete nazionale per il trasferimento tecnologico composta da centri di competenza e hub di innovazione digitale per la diffusione delle tecnologie dalla ricerca e dalle grandi imprese alle PMI e alle start up. Siamo convinti di poter trasformare l’Unione Europea in un continente di startup in grado di tenere rapidamente il passo con le tendenze globali. L’Italia sarà un partner attivo nella progettazione di un percorso virtuoso e duraturo di startup e crescita innovativa». È l’obiettivo, mica da poco, che si pone il Governo italiano stando a quanto scrive sul suo profilo Facebook il sottosegretario al Ministero per lo sviluppo economico Alessandra Todde.

Italia protagonista del continente di startup

La Todde ha rappresentato il ministero alla quarta edizione della “Giornata europea del digitale”. È lo stesso sottosegretario a riferire il dettagli dell’appuntamento: durante l’evento «sono stati firmati 3 documenti: Dichiarazione sulle porte d’accesso europee dei dati come elemento chiave del Decennio Digitale dell’Ue; Dichiarazione sullo Standard d’eccellenza Ue per le nazioni Startup; Dichiarazione sulla trasformazione verde e digitale dell’Ue».

In questo processo di trasformazione verso l’innovazione, l’Italia ha intenzione di essere protagonista. Per questo l’esponente M5s ricorda i numeri dell’Italia sullo sviluppo delle startup: «in Italia sono 12mila le Startup innovative attive che crescono in termini di aumento dell’occupazione (85.000 addetti) e di valore aggiunto (1,2 miliardi)» e sottolinea che si tratta di aziende che «si sono dimostrate resilienti al Covid» grazie «ai loro punti di forza: attitudine al digital e smart working, velocità e flessibilità nel rispondere alle nuove esigenze del mercato, alto livello di competenze tecniche e informatiche». In Italia sono state create «più di 3.500 Startup innovative» grazie alla possibilità di realizzarle «digitalmente e senza costi amministrativi». Seguendo il ragionamento sarebbe possibile, quindi, trasformare l’Europa in un continente di startup.

L’esponente grillina non manca di sottolineare le operazioni di sostegno messe in campo in questi anni dall’Esecutivo Conte: «Nel 2019 abbiamo creato il Fondo Nazionale per l’Innovazione con un importo iniziale di 1 miliardo di euro. Un ruolo importante è quello del Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese: dal 2012 le startup hanno ricevuto finanziamenti bancari garantiti per 1,4 miliardi di euro. Con Stefano Patuanelli abbiamo istituito un Fondo per il trasferimento tecnologico, Enea Tech Foundation, con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2020, che sostiene la crescita di Startup», conclude il sottosegretario.

Dario De Martino

Nato all'ombra del Vesuvio il 18 marzo 1994, dopo la maturità classica e la laurea in scienze politiche alla Federico II diventa giornalista professionista lavorando per il "Roma", la testata più antica del Sud Italia. Sin da giovane racconta il mondo e le sue evoluzioni dall'osservatorio che definisce "privilegiato di una città unica per tanti aspetti e, seppur legata alle sue tradizioni, pronta ad adeguarsi alle nuove velocità del globo".

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