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Tecnologia e sviluppo globale, la call di ENEA Tech

ENEA Tech lancia la prima call per lo sviluppo sostenibile e glocale: inizia la sfida per valorizzare il potenziale tecnologico dell'Italia

La sfida globalizzata del mondo post-pandemia da virus Covid 19 va in direzione dello sviluppo tecnologico e della sua evoluzione: nel corso dell’ultimo anno, ci siamo resi tutti conto che senza tecnologia studiare, lavorare, fare gli acquisti o la spesa sarebbero state attività pressochè impossibili.

Promotrice e catalizzatrice della sfida 2021 sulla tecnologia è ENEA Tech, la Fondazione vigilata dal MISE, la cui missione è investire in tecnologie innovative di interesse strategico nazionale e di scala globale.

E, in vista del nuovo futuro che verrà dopo lo shock pandemico e la sua imprevista sfida globale, non c’è da farsi trovare impreparati.

Cos’è Enea Tech e quali sono i suoi obiettivi

ENEA Tech è stata ideata per accelerare i processi di innovazione, sviluppo, crescita e ripartenza strutturale del sistema produttivo nazionale, investendo in tecnologia innovativa di portata glocal mediante l’utilizzo del Fondo per il Trasferimento Tecnologico del MISE, con una dotazione monetaria di 500 milioni di euro e un piano di intervento con Horizon 2021-2035.

Nelle scorse ore, la Fondazione ha informato della prossima apertura del primo bando per progetti di innovazione radicali destinati ad anticipare le evoluzioni tecnologiche globali, per affrontare le nuove sfide emergenti dallo shock pandemico.

L’attuale pandemia ha rivelato in modo estremo le nostre debolezze e le nostre potenzialità, dividendo in vincitori e vinti gli attori internazionali. La capacità tecnologica è diventata una questione di sopravvivenza. Per esempio, un vaccino contro un virus sconosciuto in meno di un anno, invece che in dieci, o mai. È una campana che suona per l’Italia e per l’Europa, soprattutto oggi. Il nostro Paese e il nostro continente non possono più subire stupiti l’evoluzione globale della tecnologia, ma devono anticiparla e investire su schemi più radicali di innovazione.

Dal sito ENEA Tech/Su cosa vogliamo investire

In altre parole, ENEA Tech sarà il motore dello sviluppo tecnologico del prossimo futuro.

A chi è rivolta la call e quali sono i settori di interesse

Il bando di ENEA Tech è fra i più trasversali di quelli esistenti. Possono partecipare, infatti, tutti gli attori dell’ecosistema dell’innovazione:

  • enti di ricerca,
  • università,
  • startup,
  • piccole e grandi aziende innovative,
  • founder e imprenditori.

La “chiamata alle armi” è aperta a tutti coloro che, come raccomanda il team della Fondazione, hanno voglia di partecipare alla sfida tecnologica progettando, promuovendo e innovando lo stato dell’arte della scienza e delle tecnologie di nuova generazione, puntando sulle idee imprenditoriali dei migliori talenti.

Inviateci le vostre idee di impresa, i progetti di innovazione più radicali e fuori dagli schemi. Non cerchiamo proposte di piccoli miglioramenti incrementali, ma salti tecnologici e di paradigma: a partire dall’ambito della salute, ma puntando su tutti quei settori che sono stati alterati e/o accelerati da COVID-19 e che saranno investiti dai nuovi shock globali.

Dal sito ENEA Tech/Su cosa vogliamo investire

In altre parole, affinchè la pandemia da Coronavirus sia un terreno di ripartenza e sviluppo, sono coinvolti nella call di ENEA Tech gli operatori che lavorano nei settori:

  • Deep Tech;
  • Healthcare;
  • Green, Energy & Circular Economy;
  • Information Technology.
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Dal portale ENEA Tech

Quali sono le modalità di contributo

Il team di ENEA Tech ha intenzione di investire con un co-finanziamento nei progetti selezionati mediante strumenti di intervento ovviamente innovativi, quali:

  • equity;
  • quasi equity;
  • convertibili;
  • oppure grant e contratti di acquisto, con opzione convertibile.

Per sintetizzare, i finanziamenti in equity o quasi equity indicano l’aumento di capitale sociale (solitamente, con un investimento da parte dei soci di maggioranza). Fondamentale è tenere presente che, per ottenere un finanziamento in equity/quasi equity come suggerisce BlueOceanFinance, bisogna:

  • Avere un progetto di sviluppo chiaro e valido, che  abbia prospettive di crescita sia dimensionale, che reddituale;
  • Dimostrarsi determinatiambiziosi e corretti nella realizzazione del progetto di sviluppo;
  • Avere un buon management, formato da persone con consolidata esperienza e con conoscenza specifica del settore;
  • Aver delineato e comunicato una modalità di disinvestimento chiara. Questo è importante considerato l’orizzonte d’investimento relativamente breve delle due classi.
  • Avere un team competente e determinato, che abbia le capacità manageriali adatte a gestire un progetto di sviluppo.

Se invece parliamo di convertibili, per semplificare, ci si riferisce alla concessione di un prestito convertibile: come spiega il portale Creazione Impresa chiarisce che:

I convertibile loan  (che non sono convertible note e quindi obbligazioni convertibili) sono finanziamenti eseguiti da investitori (istituzionali) a favore della startup, che quest’ultima, decorso un certo termine, potrà restituire (anche parzialmente) insieme agli interessi maturati; e/o convertire in tutto o in parte in equity. In altre parole, sono contratti di finanziamento e non titoli obbligazionari, accompagnati da accordi privati che disciplinano il processo di conversione, stabilendone tempistiche e modalità di realizzazione.

I grant, invece, sono sovvenzioni cioè (tradotto da Wikipedia in inglese) “fondi o prodotti non rimborsabili erogati o erogati da una parte, spesso un dipartimento governativo, una società, una fondazione o un fondo fiduciario, a un destinatario, spesso un’entità senza scopo di lucro, un istituto di istruzione, un’impresa o un individuo”.

Riassumendo, lo scopo di ENEA Tech è quello di co-finanziare i progetti mediante investimenti di capitale, finanziamenti a tempo e sovvenzioni.

Come partecipare

L’innovazione della call sta anche nelle modalità di partecipazione: è un bando a sportello, pertanto si può presentare domanda  senza limiti di tempo ma fino all’esaurimento delle risorse stanziate accedendo al portale e compilando l’application form dedicato.

Per farsi un’idea del processo e della strutturazione del progetto, con i relativi obiettivi da valorizzare, si può consultare l’infografica apposita.

Federica Colucci

Napoletana, classe 1990, Federica Colucci è giornalista, HR e communication specialist. Già responsabile della comunicazione dell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha come expertise i temi del lavoro, del welfare e del terzo settore. È l'anima e la coordinatrice di F-Mag.

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