Tecnologia

WhatsApp supera l’utilizzo della mail? Ecco l’impatto negli ultimi 10 anni

Quanta leadership ha eroso WhatsApp alla cara vecchia Email?

Mi sono chiesto, qualche giorno fa, quale impatto ha avuto WhatsApp nell’uso quotidiano a discapito della cara “vecchia” Email.
Non voglio entrare nei meriti o nelle motivazioni che hanno spinto tutti noi ad utilizzare, anche per messaggi non necessariamente urgenti, WhatsApp, l’App di messaggistica più diffusa al mondo (dopo quella SMS), in sostituzione della più utile e comoda Email.

Per fare questo ho analizzato i log di alcuni server mail, tra Zimbra, Microsoft Exchange, Icewarp e le tante varianti presenti nelle distribuzioni Linux per un totale di circa 20.000 caselle professionali o aziendali e circa 20.000 caselle private.

Non ho voluto tenere conto delle PEC, su cui ovviamente non solo non ho dati disponibili, ma di fatto il suo utilizzo è un po’ forzato e relegato a regole imposte dalla legislazione corrente.

Come ho calcolato l’impatto di WhatsApp sulla Posta Elettronica

Per il calcolo ho analizzato strettamente log sintetici, anonimi e in forma aggregata dei server mail, relativi al numero di email inviate e ricevute dai sistemi tramite il protocollo smtp e l’utilizzo della posta elettronica nella sua totalità quindi sia da dispositivo mobile, che client o webmail.

Sia le caselle aziendali, che quelle personali hanno un andamento più o meno simile negli anni, non ho notato alcuna differenza. Ultima precisazione, ho elaborato i dati degli ultimi 10 anni fino al 2021 compreso, per il quale ho eseguito una proiezione sui dati di questi primi mesi.

Per aiutare nell’elaborazione dei dati, ho elaborato un grafico e suddiviso l’analisi per anni e per periodo.

Utilizzo WhatsApp vs Email
Utilizzo WhatsApp vs Email

Utilizzo Posta elettronica vs WhatsApp: anno 2010-2015

Come mostra il grafico in alto dal 2010 al 2015, è ben chiara una forte impennata dell’utilizzo della posta elettronica, dovuto alla maggiore distribuzione in questi anni di smartphone e tablet, oltre alla maggiore disponibilità di Gb nei piani tariffari mobili. In questo periodo la posta elettronica è utilizzato come sistema di messaggistica prioritario, sia per piccoli testi, sia per inviare allegati.
E’ questo un periodo importante, perché WhatsApp nato nel 2009, inizia la sua diffusione lenta a partire dal 2012, con numeri che iniziano ad essere più importanti. Come si nota da grafico non intacca ancora o meglio non sostituisce fino al 2016 l’utilizzo della posta elettronica.

Facebook acquista WhatsApp: anni 2014 – 2015

Proprio nel 2014, Facebook intuisce la potenzialità e la crescita di WhatsApp, nel 2014 acquisisce il marchio e la società, ma solo verso la fine del 2014 inizia ad unificare e implementare servizi sempre più performanti tra cui l’introduzione della famosa spunta blu, che diventa veicolo di diffusione di massa, che abbinata ad una maggiore crittografia dei messaggi inizia ad erodere spazio alla posta elettronica.

WhatsApp vince sulla posta elettronica: Anni 2016-2018

Come si evince dai grafici, fin dal 2015, ma in modo molto vistoso dal 2016 al 2018, WhastApp diventa l’app più utilizzata per i messaggi, soprattutto per quelli brevi. Video, foto, meme e messaggi vocali, oltre a quelli testuali sono veicolati ancora oggi prioritariamente su WhatsApp. Una differenza come si nota importante.

La quasi rivincita della Posta Elettronica: 2019-2021

E’ inevitabile, dopo l’overdose di WhatsApp dei primi anni, l’utenza anche se in minima parte, sta comprendendo la differenza o meglio l’importanza di un messaggio inviato con WhatsApp o con la posta elettronica.

Si nota negli ultimi anni un leggero ritorno all’uso della cara vecchia email: dai dati raccolti si osserva principalmente un ritorno alla Email per inviare allegati di maggiori dimensioni, ma soprattutto per la capacità attualmente mancante in WhatsApp di poter conservare e archiviare la posta in cartelle, sottocartelle e così via, ma anche e soprattutto per l’utilizzo su più dispositivi e utenti della stessa casella email, mentre WhatsApp e WhatsApp Business, ancora oggi limitano l’uso ad un solo dispositivo ed un solo utente in modo “naturale”, escludendo trucchetti da smanettoni non alla portata di tutti.

Cosa accadrà in futuro all’Email ?

Come si evince dalla proiezione per l’anno 2021, resta confermata un ritorno all’uso della Email, anche se non si è ai livelli del 2010, la posta elettronica ritorna ad essere al centro delle comunicazioni più importanti, lasciando a WhatsApp il campo per cui è nato ed è cresciuto, quello di messaggistica istantanea.

Se sei appassionato e legato come me alla Posta Elettronica, può interessarti quanto ho raccolto e gestito in questi anni nell’apposta sezione EMail, del mio blog.

Felice Balsamo

Nato a Napoli, informatico dall'età di 9 anni, nel 1998 scopre il mondo Internet, si appassiona al web e ai motori di ricerca, sviluppa in SOAP, WSDL per i BlackBerry e per il nascente DTT (Digitale Terrestre). Nel 2011 e 2016 coordina la comunicazione web per la campagna a Sindaco di Napoli di Luigi de Magistris. Da Luglio 2011 segue le attività di informatizzazione, razionalizzazione delle risorse economiche, contrasto all'evasione per il Comune di Napoli. Appassionato di anagrafe, ha collaborato per l'introduzione della CIE 3.0 (carta d'identità elettronica) e dell'ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente). Nel 2018 coordina il progetto "Napoli Blockchain" finalizzato alla diffusione e sperimentazione di tale tecnologia nella città di Napoli. Programmatore e consulente SEO, cura il posizionamento dei siti web sui motori di ricerca e l'incremento del numero di visualizzazioni sui social per aziende e professionisti. Da sempre racconta storie e virtù della città di Napoli sul suo profilo personale: https://www.facebook.com/balsamofelice

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